28 dicembre 2007

Padre Amorth: "Forse sono tra gli ispiratori della nota che imporrà più esorcisti" (Petrus)


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Padre Amorth: "Forse sono tra gli ispiratori della nota che imporrà più esorcisti"

di Gianluca Barile

CITTA’ DEL VATICANO - Grazie a Dio abbiamo un Papa che ha deciso di combattere frontalmente il diavolo”. E’ il commento a caldo di Padre Gabriele Amorth (nella foto) alla notizia dell’istruttoria che Benedetto XVI starebbe preparando per spingere i Vescovi diocesani ad incaricare un numero stabile di esorcisti per liberare le persone possedute dagli spiriti maligni.

Padre Amorth, Lei è tra i più noti esorcisti del mondo: cosa pensa di questa iniziativa del Papa?

“Tutto il bene possibile. E, le dirò, credo di esserne stato in parte l’ispiratore”.

Si spieghi meglio…

“In occasione del motu proprio per la liberalizzazione della Messa in latino, che prevede la recita al termine della cerimonia della preghiera a San Michele Arcangelo, sono riuscito a far recapitare al Santo Padre una lettera in cui gli chiedevo di concederci la possibilità di pregare pubblicamente contro il demonio anche con il messale in lingua nazionale con iriti specifici”.

Ma il Papa sembra essere andato addirittura oltre la Sua istanza.

“Esatto. Ed ha fatto bene! Si vede che ha voluto ampliare la mia richiesta. Era ora che i Vescovi venissero obbligati ad incaricare un numero stabile di esorcisti per ogni Diocesi. Per la verità, l’obbligo ce l’hanno già ora, ma non lo rispettano perché proprio loro che sono esorcisti per diritto divino, non credono all’esistenza del diavolo!”.

Non è la prima volta che Lei fa questa denuncia.

“E non mi stancherò mai di dirlo pubblicamente: decine di Vescovi vivono sotto peccato mortale perché non delegano i propri sacerdoti ad effettuare esorcismi. Così, decine di migliaia di poveri fratelli e sorelle assediati dal diavolo, devono girovagare in lungo e in largo per trovare un esorcista con regolare mandato”.

Per fortuna, Padre Amorth, il Papa Benedetto XVI crede nell’esistenza e nella pericolosità del maligno.

“Verissimo. E ciò sin dai tempi in cui era Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede. Basti pensare che da allora non perde occasione per mettere in guardia l’umanità dai rischi che derivano dall’azione del diavolo. E poi ricordo con emozione l’incontro che noi esorcisti abbiamo avuto con lui l’anno scorso: ci esortò ad impegnarci sempre di più nel nostro ministero. Quelle espressioni di sostegno sono state un’enorme iniezione di fiducia”.

Sembra che il Papa voglia anche incoraggiare la diffusione della preghiera a San Michele Arcangelo.

“Un’altra iniziativa buona e giusta, ma mi sia consentito di sottolineare che non solo gli esorcisti ma anche i laici devono adoperarsi con le preghiere di liberazione contro il demonio. Ecco, se un laico conosce una persona posseduta e questa persona non ha un esorcista di riferimento, che intervenga con delle preghiere di liberazione e dia pure il comando al diavolo di andarsene. E’ Cristo stesso a dirlo nel Vangelo: ‘Nel nome mio scaccerete i dèmoni’. Bene, tutti noi, nel nome di Cristo, possiamo scacciare il diavolo. Pensate al Rinnovamento nello Spirito: i fratelli di questo cammino contribuiscono, con le loro preghiere, a liberare tanti ammalati dalla presenza del maligno”.

© Copyright Petrus

1 commento:

Anonimo ha detto...

Vorrei domandare a padre Amorth.. Non è arrivato il momento di armare anche noi fedeli convinti nella lotta a Satana, con un piccola guida che possa aiutare con la sua esperienza ad applicare ciò che Cristo stesso ha detto nel Vangelo: ‘Nel nome mio scaccerete i demoni’ e porre i limiti però limitato alla possibilità del laico. Visto che la forza della chiesa è l'insieme dei laici e clero? Sia lodato Gesu Cristo.