18 aprile 2008

Il Papa lancia ai vescovi americani un appello all'accoglienza degli immigrati (Osservatore)


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Un appello all'accoglienza degli immigrati

dal nostro inviato Gianluca Biccini

Washington, 17. Un incoraggiamento ad accogliere gli immigrati che ancora oggi continuano a giungere numerosi negli Stati Uniti, a condividere le loro gioie e speranze, a sostenerli nelle sofferenze e nelle prove, è stato rivolto da Benedetto XVI agli oltre quattrocentotrenta vescovi che compongono la Conferenza episcopale americana durante la celebrazione dei vespri al santuario nazionale dell'Immacolata Concezione di Washington. "La diversità della loro provenienza - ha spiegato - è riflessa nella ricca varietà della vita ecclesiale dell'odierna America".
Nel pomeriggio di mercoledì 16 aprile, il Papa è giunto in auto panoramica dalla nunziatura apostolica in quella che è la settima chiesa più grande del mondo e la più grande degli Stati Uniti tra quelle cattoliche.
Come preannunciato durante il volo verso la capitale, Benedetto XVI ha affrontato con l'episcopato anzitutto il tema dell'immigrazione che si ripercuote con effetti devastanti sulla stabilità delle famiglie. Ha poi ribadito anche il deciso sdegno per lo scandalo degli abusi sessuali nella Chiesa americana. Si tratta di due argomenti tra le priorità pastorali che l'episcopato americano si è dato per i prossimi anni.

La basilica santuario

La basilica santuario dell'Immacolata Concezione, che domina tutta la zona nordorientale della capitale, è sorta su un terreno donato dalla Catholich university of America. La cupola dorata e il campanile svettano in un contesto segnato da una corona di "presenze" della Chiesa: la stessa Università Cattolica, fondata nel 1887; la sede della Conferenza episcopale, le case religiose di vari ordini. Dal marzo del 2001 c'è anche il Pope John Paul II cultural center, faro del dialogo interreligioso.
Un angolo di terra d'America che ha oltre due secoli di storia cristiana. Era infatti il 28 maggio 1792, quando John Carroll, primo vescovo di Baltimore e quindi del Paese, sceglieva la Vergine Maria come Patrona della diocesi che allora abbracciava tutto il territorio degli Stati Uniti. Mezzo secolo dopo - il 13 maggio 1846 - 19 presuli americani presentavano alla Santa Sede una petizione perché la Madonna venisse proclamata patrona degli Stati Uniti con il titolo di Immacolata Concezione. L'anno successivo, nel 1847, la Petitio veniva approvata da Pio IX, il Papa dell'Immacolata.
La posa della prima pietra del santuario risale al 23 settembre 1920. Tra i più generosi sostenitori dell'opera, i Cavalieri di Colombo, che hanno offerto un milione di dollari per la costruzione del campanile. Il 20 novembre 1959 l'edificio è stato consacrato.

La preghiera nella cripta

Benedetto XVI è giunto all'ingresso orientale della basilica ed è stato accolto dal rettore monsignor Walter R. Rossi, che lo ha accompagnato all'interno. Qui, dopo un breve saluto ad alcuni collaboratori della Conferenza episcopale, il Papa ha sostato in preghiera presso la cappella del Santissimo Sacramento e davanti alla statua della Madonna di Altötting. È quindi sceso alla cripta dedicata alla Madonna delle catacombe. Lo ha accolto il presidente dei vescovi americani, il cardinale Francis Eugene George, accompagnandolo all'altare, da dove Benedetto XVI ha presieduto la celebrazione dei vespri. Alcuni maxischermi hanno consentito ai fedeli rimasti nella basilica superiore e all'esterno di seguire la preghiera.
Al termine della celebrazione il Papa ha impartito la benedizione, quindi, dopo l'indirizzo di saluto del cardinale George a nome degli oltre quattrocento vescovi presenti, Benedetto XVI ha pronunciato il suo secondo discorso di questo viaggio. Successivamente ha risposto a tre domande rivoltegli dai presuli James Vann Johnston, jr., vescovo di Springfield-Cape Girardeau, il più giovane dei presuli, da Daniel Edward Pilarczyk, arcivescovo di Cincinnati, e da Basil Myron Schotte, arcivescovo di Pittsburgh dei Bizantini. In pratica si è trattato di due interventi a tutto campo di Benedetto XVI che, pur prendendo spunto dalla grande religiosità della nazione americana, ne denunciano la deriva materialistica. Parole rivolte soprattutto alla Chiesa cattolica macchiata dalla vergognosa vicenda degli abusi sessuali sui minori e minacciata da pseudovalori che danneggiano in particolare le giovani generazioni, come avvenuto per lo scandalo dato da quei cattolici che promuovono un presunto diritto all'aborto. Ma il Papa della speranza si è detto anche convinto, sulla scia del magistero di Giovanni Paolo II, che Dio sta preparando una nuova primavera per la cristianità.
Infine il cardinale George ha offerto a nome della Conferenza episcopale la somma di ottocentosettantamila dollari per la carità del Papa. Benedetto XVI ha ricordato le sofferenze della popolazione di New Orleans provocate dall'uragano Katrina ed ha donato un calice al pastore dell'arcidiocesi Alfred Hughes.

(©L'Osservatore Romano - 18 aprile 2008)

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