20 luglio 2008

I giornali italiani dedicano intere pagine alla condanna della pedofilia da parte del Papa. Osservazione: indelicato contrapporre due Papi!

CHIESA E PEDOFILIA: LA TOLLERANZA ZERO DI PAPA BENEDETTO XVI: I VIAGGI NEGLI USA ED IN AUSTRALIA ED I SINGOLI PROVVEDIMENTI

Cari amici, purtroppo il bellissimo discorso del Papa ai giovani (durante la Veglia) ha avuto pochissima risonanza nei media italiani, ma c'era da aspettarselo: paginate intere sulla condanna inequivocabile della pedofilia.
In fondo non c'e' nulla di cui stupirsi e, comunque, sono particolarmente felice per il fatto che, finalmente, si riconoscano pubblicamente i meriti di Papa Benedetto nell'operazione trasparenza che sta attuando da anni.
Registro, tuttavia, due atteggiamenti che mi piacciono poco.
Il primo e' quello di contrapporre Benedetto XVI a Giovanni Paolo II lasciando intendere che il primo ha una tollerenza zero mentre il secondo avrebbe avuto un atteggiamento (come dire?) "prudente" se non improntato al lassismo.
Questo atteggiamento non mi piace perche' il cardinale Ratzinger era uno stretto collaboratore di Papa Wojtyla.
Quindi che senso ha contrapporli?
E poi tutti questi novelli avvocati difensori dove erano quando, lo scorso anno, ando' in onda Santoro con tutto il suo video comprato dalla BBC?
Come mai ben pochi, allora (quando c'era bisogno!), si fecero avanti ed ora si presentano come i fustigatori dei costumi, alleati del Papa dalla prima ora?
Enno'! Questo, per il blog, e' un argomento molto sensibile dopo tutto il lavoro che abbiamo fatto per dare voce alla verita' che i media, nel maggio 2006, fingevano di non conoscere.
Cio' non toglie, tuttavia, che io sia grata e felice per questo mutato atteggiamento nei confronti del Papa. Mi fa piacere, era ora!

C'e' poi un secondo atteggiamento che definire sorprendente e' un eufemismo.
E' il caso, per esempio, di un commento, apparso sul Corriere della sera, secondo il quale Papa Benedetto ha detto tutto quello che poteva dire sui preti pedofili e che "un Papa Wojtyla forse avrebbe compiuto un quarto passo che poteva essere la richiesta di perdono alle vittime, ma Papa Ratzinger è più sobrio".
Enno'...enno'!
Confronti in questa materia non se ne possono fare a mio modesto avviso.
Non sapremo mai che cosa avrebbe detto o fatto Giovanni Paolo II, ma sappiamo che cosa ha detto e fatto Benedetto XVI e sono eventi storici!
Benedetto XVI e' stato il primo Papa a dire "IO mi vergogno!" (e non "Chiediamo scusa", o un generico: Vergogna!) e a ribadire: "IO sono addolorato e personalmente vicino alle vittime").
E' stato il primo Papa nella storia a ricevere in udienza, negli Usa, un gruppo di vittime dei preti pedofili.
Mai nessun Papa in precedenza aveva ordinato di "consegnare i preti pedofili alla giustizia".
Nulla di tutto cio' era accaduto prima...questi sono i fatti!
Non sappiamo come mai non ci siano state udienze in Australia, ma non possiamo permetterci di dire nulla visto che non conosciamo i fatti. Puo' darsi che in futuro ci saranno altri gesti.
Trovo, quindi, questo secondo atteggiamento indelicato perche' tende, a mio avviso, a sminuire la portata storica del Pontificato di Papa Benedetto lasciando intendere, fra le righe, che il suo predecessore avrebbe fatto di piu' e meglio.
Non lo sapremo mai e confronti "a posteriori" su questo argomento, mi dispiace, non se ne possono fare
.
Raffaella

8 commenti:

Anonimo ha detto...

Alla rassegna stampa di Sky hanno letto proprio l'articolo che citi,che mi sembra di Accattoli.
E' la prima volta che i vaticanisti confrontano i due Papi su questa materia.Sanno chi ne esce vincente e chi perdente.
Chi ha condannato padre Maciel?Chi ha cacciato Stenico?Chi ha accettato le dimissioni di Gelmini?
Ratzinger è la risposta alle domande.
Se proprio vogliamo sottilizzare io sarei portata a dire che Wojtyla non avrebbe chiesto perdono alle vittime perché i suoi mea culpa hanno riguardato sempre il passato non il presente.
E' più facile vergognarsi di un prete pedofilo contemporaneo o dei peccati di Bonifacio VIII?
Saluti,Chiara

mariateresa ha detto...

cara amica, il secondo atteggiamento di cui tu parli si può sintetizzare con l'adagio popolare:
"se mio nonno aveva le ruote era un tram".

brustef1 ha detto...

Dire "mi vergogno" in prima persona è davvero una forzatura eccessiva, un cedimento al sadismo di certa opinione pubblica suggerito, forse, dalla Segreteria di Stato. A mio avviso sarebbe bastata una forte condanna, peraltro ribadita e straribadita. Povero Benedetto, perché si dovrebbe vergognare lui, che è sempre in prima linea contro questo crimine? "Fare una vita da Papa" è un'espressione che andrebbe aggiornata, oggi significa davvero prendere su di sé i peccati del mondo ("tollere", nel suo vero significato, non nella insulsa traduzione "togliere"...)

Anonimo ha detto...

Continuo a pensare, come ho sempre fatto sin dal 2005, che paragonare i due ultimi Papi non sia uno scandalo o uno svantaggio, ma anzi! che produca un grande beneficio nello spiegare i messaggi e gli insegnamenti dell'uno o dell'altro. Forse posso essere d'accordo sul fatto che non possiamo sapere che cosa GPII avrebbe detto o fatto, pero' anche qui va riconosciuto ai vaticanisti che lo hanno seguito durante tutto il pontificato che, forse, dalla loro esperienza hanno imparato quali avrebbero potuto essere le reazioni di Papa Wojtyla.
Non vedo alcuna indelicatezza nella contrapposizione dei due pensieri, ma un confronto costruttivo per riconoscere i meriti di quanto B16 sta operando.
Cordiali saluti ROBERTO

euge ha detto...

Caro Roberto, accetto il tuo punto di vista; lasciami dire però che in genere quando si mettono a confronto questi due Papi, in genere lo si fa per denigrare o l'uno o l'altro a seconda di come torna utile. Per mia convinzione personale poi, non amo i confronti fra due persone in genere figuriamoci fra due Papi. E' dall'elezione di Benedetto XVI, che non si fa altro ma, nella maggioranza delle volte, non per un confronto costruttivo come dici tu ma, soltanto per gettare fango ora sull'uno ora sull'altro. Quante volte sono stati messi addirittura uno contro l'altro quando si sa benissimo il rapporto di collaborazione e di amicizia che esisteva sinceramente fra i due. Poi non trovo assolutamente giusto che si prenda Benedetto XVI come capo espiatorio per una piaga incancrenita da anni....... Ricordiamo tutti il vergognoso attacco a Benedetto XVI portato dalla trasmissione Anno Zero, basata sulla colossale bufala della BBC......... No adesaso è ora di finirla di contrapporre fra loro due persone che hanno collaborato servendo la chiesa con tutte le loro forze.

gemma ha detto...

anch'io avrei pensato che padre Maciel, date le accuse a suo carico, sarebbe stato allontanato prima, che monsignor Marcinkus sarebbe stato esonerato dalla guida dello Ior e tante altre cose che invece non sono accadute ...lasciamo stare i se e la si smetta di provocare continuamente i fedeli che, loro malgrado, sfogliano i giornali alla ricerca di notizie, non di illazioni, e finiscono per cascare nella trappola del battibecco tra schieramenti e simpatizzanti dell'uno o dell'altro. Con tutto l'impegno, ci si finisce sempre in questa trappola e non è bello nè tantomeno giusto nei confronti di uomini di Chiesa ciascuno dei quali grande a suo modo.

@mariateresa
ma non era la carriola" il nonno con le ruote?" :-)

Anonimo ha detto...

Probabilmente il Papa ha semplicemente detto quello che realmente prova , senza giri di parole o conti fatti a tavolino, quando si affrontano certi argomenti delicati si deve essere limpidi e trasparenti altrimenti sono tutti li' pronti ad azzannarti.

Anonimo ha detto...

Cara Euge, io parlavo di confronto di pensieri,di messaggi,di insegnamenti, certamente non di persone o di Papi.
Mi sembrano giochetti troppo infantili da attribuire a giornalisti o commentatori in genere.
Proprio la collaborazione tra i due personaggi parla da sola come risposta a qualsivoglia critica. Al di sopra, molto al di sopra!, di quanto chiunque puo' dire.
Un'altra cosa sulla quale non mi trovi d'accordo e' il fatto che si consideri Benedetto XVI un capro espiatorio.Sarebbe come dire che consideriamo il Presidente Napolitano responsabile della camorra.
Sappiamo che non e' cosi':sappiamo che tra i milioni di italianoi onesti ci sono anche i cammorristi. Cosi' come sappiamo che tra i milioni di sacerdoti onesti che seguono le orme di Cristo, ci possono essere coloro che, pur vestendo l'abito talare, si comportano peggio dei peggiori delinquenti.
Gli attacchi televisivi, dei giornali,dei giornalisti non proprio favorevoli al Vaticano e al Papa,secondo me, vanno ascoltati, letti e metabolizzati con il nostro cervello per confermarci sempre di piu' nella nostra Fede. E sempre ammesso che non siano offensivi perche' in quel caso sono tra i primi a saltare in piedi e a difendere chiunque viene offeso.
Cordialmente Roberto