17 luglio 2008

L'incontro del Papa con i giovani: la cronaca dell'agenzia Agi


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Riceviamo e molto volentieri pubblichiamo:

PAPA: SPETTACOLARE ARRIVO IN BATTELLO TRA I RAGAZZI DELLA GMG

Salvatore Izzo

(AGI) - Sidney, 17 lug.

Benedetto XVI e' stato accolto a Barangaroo, nella Baia di Sidney, da una folla giovane e festante. Secondo gli organizzatori sulla riva erano presenti in 150 mila ma molti di piu', affermano, non hanno potuto raggiungere lo spazio transennato. Di certo il colpo d'occhio goduto dal Papa sul battello che lo ha portato dalla Rose Bay al luogo del raduno era impressionante: una folla immensa dominata dagli avveniristici grattacieli della city.
''Le diamo il benvenuto - lo ha salutato il card. George Pell - come sacerdote e come vescovo. Ma ancor di piu' la accogliamo come successore di Pietro, la pietra su cui Gesù ha fondato la sua Chiesa. In lealta' e preghiera le diamo il benvenuto come Papa e vescovo di Roma''.
''Nella nostra breve storia generalmente i cattolici australiani sono stati forti sostenitori del Papa. Santita' - ha detto il porporato - lei e' tra amici. E non solo tra figli, fratelli e sorelle di fede cattolica, ma anche tra amici provenienti da tutti gli angoli del Paese e soprattutto da altre comunita' cristiane''. Pell ha anche reso omaggio, tra scroscianti applausi, alla memoria di ''Giovanni Paolo II il Grande, il quale fondo' la tradizione della Giornata mondiale della gioventu' e venne a trovarci due volte in Australia''.
Ben 530 persone hanno viaggiato con il Papa sulla nave ''Sidney 200 0'', tra giovani della Gmg scelti in rappresentanza di 170 paesi e nazionalita', vescovi australiani, rappresentanti del Pontificio
Consiglio per i laici e seguito papale. Un altro migliaio di ragazzi erano invece su altre imbarcazioni che accompagnavano il battello panoramico.
Tra i rappresentanti dei gruppi nazionali 32 sono dell'Oceania e tra questi 20 australiani,10 dei quali aborigeni. Tra tutti sono stati scelti i 16 giovani che hanno fatto da corona a Benedetto XVI sulla prua della nave: tra questi 4 che hanno fatto da guida al Pontefice mostrandogli dal ponte i diversi luoghi storici della citta', legati in qualche modo alla loro stessa origine: essi rappresentavano infatti ciascuno una componente etnica diversa, in ricordo dei nativi, degli ex galeotti, degli immigrati dall'Asia e degli europei venuti piu' di recente.
Al suo arrivo al molo numero 7 di Barangaroo, una zona di Sidney che prende il nome dalla moglie di un capo aborigeno ma che oggi e' un avveniristico centro commerciale, Benedetto XVI ha passato in rassegna la guardia d'onore degli anziani aborigeni di Torres Strait che lo hanno salutato nella loro lingua nativa.
In Gadigal, lingua madre dell'area di Sidney, e' stato invece intonato il ''Tu es petrus'' .

(AGI)

PAPA: VA BENE L'ECOLOGIA MA NON DIMENTICHIAMO RISPETTO DELLA VITA

(AGI) - Sidney, 17 lug.

Benedetto XVI ha voluto mettere in guardia i 200 mila ragazzi di tutto il mondo che lo hanno accolto questo pomeriggio sulla Baia di Sidney, dove sabato e domenica si terra' la Giornata Mondiale della Gioventu', dal rischio di assolutizzare l'impegno in difesa della natura perdendo di vista che quello che conta di piu' sono la vita e la dignita' dell'uomo, posto da Dio come ''vertice del Creato''.
''Cari amici - ha detto correggendo certe enfatizzazioni dei media che in questi giorni lo hano definito 'Papa verde' - la creazione di Dio e' unica ed e' buona. Le preoccupazioni per la non violenza, lo sviluppo sostenibile, la giustizia e la pace, la cura del nostro ambiente sono di vitale importanza per l'umanita'. Tutto cio' non puo' pero' essere compreso a prescindere da una profonda riflessione sull'innata dignita' di ogni vita umana dal concepimento fino alla morte naturale, una dignita' che è conferita da Dio stesso e percio' inviolabile.
Il nostro mondo si e' stancato dell'avidita', dello sfruttamento e della divisione, del tedio di falsi idoli e di risposte parziali, e della pena di false promesse''.
Per Papa Ratzinger, in effetti, ''le ferite che segnano la superficie della terra: l'erosione, la deforestazione, lo sperpero delle risorse minerali e marine per alimentare un insaziabile consumismo'' non devono farci perdere di vista che ''non solo l'ambiente naturale, ma anche quello sociale, l'habitat che ci creiamo noi stessi, ha le sue cicatrici; ferite che stanno ad indicare che qualcosa non e' a posto. Anche qui nelle nostre vite personali e nelle nostre comunita' possiamo incontrare - ha osservato - ostilita' a volte pericolose; un veleno che minaccia di corrodere cio' che e' buono, riplasmare ciò che siamo e distorcere lo scopo per il quale siamo stati creati. Gli esempi abbondano, come voi ben sapete. Fra i piu' in evidenza vi sono l'abuso di alcool e di droghe, l'esaltazione della violenza e il degrado sessuale, presentati spesso dalla televisione e da internet come divertimento. Mi domando come potrebbe uno che fosse posto faccia a faccia con persone che soffrono realmente violenza e sfruttamento sessuale spiegare che queste tragedie, riprodotte in forma virtuale, sono da considerare semplicemente come 'divertimento'.
Per il Papa, insomma, ''vi e qualcosa di sinistro che sgorga dal fatto che liberta' e tolleranza sono cosi' spesso separate dalla verita'''. Difficile ora assimilare la sua posizione a quella degli ecologisti intesi come partito dei verdi.

(AGI)

PAPA: LASCIANDO DIO IN PANCHINA SECOLARISMO IMPONE SUA VISIONE

(AGI) - Sidney, 17 lug.

''Vi sono molti, oggi, i quali pretendono che Dio debba essere lasciato 'in panchina' e che la religione e la fede, per quanto accettabili sul piano individuale, debbano essere o escluse dalla vita pubblica o utilizzate solo per perseguire limitati scopi pragmatici''. Secondo Papa Ratzinger, ''questa visione secolarizzata tenta di spiegare la vita umana e di plasmare la societa' con pochi riferimenti o con nessun riferimento al Creatore'', anche se ''si presenta come una forza neutrale, imparziale e rispettosa di ciascuno, in realta', come ogni ideologia, impone una visione globale''. Questa denuncia dei rischi del secolarismo il Papa ha voluto proporla ai 200 mila ragazzi che lo hanno accolto con manifestazioni di grande entusiasmo alla Baia di Sidney per l'apertura della Giornata Mondiale della Gioventu'. ''Se Dio e' irrilevante nella vita pubblica - ha osservato il Pontefice - allora la societa' potra' essere plasmata secondo un'immagine priva di Dio, e il dibattito e la politica riguardanti il bene comune saranno condotti piu' alla luce delle conseguenze che dei principi radicati nella verita'''.
Che un'ideologia totalizzante limitasse la liberta' degli uomini e intaccasse la loro dignita' e' del resto gia' capitato altre volte nella storia: ''l'esperienza - ha messo in guardia il Pontefice - mostra che il discostarsi dal disegno di Dio creatore provoca un disordine che ha inevitabili ripercussioni sul resto del creato . Quando Dio viene eclissato, la nostra capacita' di riconoscere l'ordine naturale, lo scopo e il 'bene' comincia a svanire. Cio' che ostentatamente e' stato promosso come umana ingegnosita' si e' ben presto manifestato come follia, avidita' e sfruttamento egoistico''.
Il Papa ha esortato i ragazzi della Gmg a proclamare che ''l'innata dignita' di ogni individuo poggia sulla sua piu' profonda identita', quale immagine del Creatore, e che percio' i diritti umani sono universali, basati sulla legge naturale, e non qualcosa dipendente da negoziati o da condiscendenza, men che meno da compromesso''. Dobbiamo chiederci, ha concluso, ''quale posto hanno nelle nostre societa' i poveri, i vecchi, gli immigranti, i privi di voce. Come puo' essere che la violenza domestica tormenti tante madri e bambini? Come puo' essere che lo spazio umano piu' mirabile e sacro, il grembo materno, sia diventato luogo di violenza indicibile?''. ''Il nostro cuore e la nostra mente - ha concluso - anelano ad una visione della vita dove regni l'amore, dove i doni siano condivisi, dove si edifichi l'unita', dove la liberta' trovi il proprio significato nella verita', e dove l'identita' sia trovata in una comunione rispettosa.Sia questo il messaggio che voi portate da Sydney al mondo!''.

(AGI)

PAPA: AVEVO PAURA DI UN VIAGGIO AEREO COSI' LUNGO MA ORA SONO CONTENTO

(AGI) - Sidney, 17 lug.

Benedetto XVI aveva timore di partire alla volta dell'Australia, forse a causa dell'eta' avanzata per un viaggio cosi' ''logorante''. Lo ha confessato lui stesso ai ragazzi di tutto il mondo convenuti a Sidney per la Giornata Mondiale della Gioventu'. ''Ad alcuni di noi - ha detto - puo' sembrare di essere giunti alla fine del mondo. E se per le persone della vostra eta' ogni viaggio e' comunque una prospettiva eccitante, per me questo volo e' stato in qualche misura causa di apprensione''.
Ma oggi il Papa, accolto festosamente da 200 mila giovani sulla baia di Sidney, dove e' giunto su un battello panoramico, e' ben contento di aver avuto il coraggio di partire. ''La Giornata Mondiale della Gioventu' mi riempie di fiducia per il futuro della Chiesa e per il futuro del nostro mondo'', ha detto infatti ai giovani, definendo ''una gioia essere con loro, pregare con loro e celebrare l'Eucaristia insieme con loro''. ''Qualcuno potrebbe chiedersi che cosa spinga migliaia di giovani a intraprendere un viaggio che per molti di loro e' lungo e dispendioso, al fine di poter partecipare ad un evento di questo tipo'', ha aggiunto sottolinenado che ''sin dalla prima Giornata Mondiale della Gioventu', nel 1986, e' stato evidente che un numero vasto di giovani apprezza l'opportunita' di ritrovarsi insieme per approfondire la propria fede in Cristo e condividere l'un l'altro un'esperienza gioiosa di comunione nella sua Chiesa''.
E il coraggio di Papa Ratzinger e' stato premiato anche dalle riflessioni che ha potuto fare nelle oltre 20 ore di volo, le cui possibili conseguenze sulla salute lo intimorivano. ''La vista del nostro pianeta dall'alto - ha ammesso - e' stata davvero magnifica: il luccichio del Mediterraneo, la magnificenza del deserto nordafricano, la lussureggiante foresta dell'Asia, la vastita' dell'Oceano Pacifico, l'orizzonte sul quale il sole sorge e cala, il
maestoso splendore della bellezza naturale dell'Australia, di cui ho potuto godere nei trascorsi due giorni''. Nel cuore dell'anziano Pontefice ''tutto cio' suscita un profondo senso di reverente timore. E' come se uno catturasse rapide immagini della storia della creazione raccontata nella Genesi: la luce e le tenebre, il sole e la luna, le acque, la terra e le creature viventi. Con il Salmista - ha spiegato - sussurriamo: 'Che cosa e' l'uomo perche' te ne curi?'. Introdotti nel silenzio, in uno spirito di gratitudine, nella potenza della santita', noi riflettiamo''.

(AGI)

PAPA: DOPO GOVERNATORE E PREMIER, I PRIMI A INCONTRARLO SONO GLI ABORIGENI

(AGI) - Sidney, 17 lug.

Adempiuto il dovere di protocollo delle visite ufficiali al governatore generale e al premier, a Sidney Benedetto XVI ha voluto incontrare per primi gli aborigeni. Proprio i rappresentanti delle popolazioni native dell'Oceania lo hanno infatti accolto oggi pomeriggio (in Italia erano le 7 del mattino) alla ''Rose Bay'' con ''una danza specifica per il Papa''. Un segno, ha sottolineato il portavoce vaticano, padre Federico Lombardi, di accoglienza verso ''qualcuno che viene non come colonizzatore o nemico, ma amico e padre spirituale''. C'era poi anche un ragazzo aborigeno tra i 16 giovani provenienti dai cinque continenti: che hanno accompagnato il Papa durante il viaggio sul battello verso la Baia di Sidney. E all'arrivo a Barangaroo una guardia d'onore di 43 anziani aborigeni, ''custodi della regione'', ha preso idealmente in consegna il Papa per poi donarlo agli oltre 200 mila ragazzi presenti. ''Lo chiamiamo il custode della legge, e' un personaggio importante, un uomo degno perche' si occupa dello spirito e non del potere'', ha spiegato ai giornalisti Uncle Madden,
l'anziano capo aborigeno che ha salutato per primo il Papa sul molo di Rose Bay. Uncle Madden, 59 anni, capo indigeno della zona di Sidney, che raggruppa 25 tribu', ha regalato a Papa Ratzinger un antico bastone di legno intarsiato e un passaporto per le terre aborigene.
La millenaria cultura nativa dell'Oceania questa mattina ha avuto un importante riconoscimento da Benedetto XVI anche nel suo discorso alla cerimonia di benvenuto alla Government House, quando ha ricordato che ''gia' per migliaia di anni prima dell'arrivo degli emigranti occidentali, i soli abitanti di questo suolo erano persone originarie del Paese, aborigeni e isolani dello Stretto di Torres''. ''Il loro antico retaggio forma parte essenziale del panorama culturale dell'Australia moderna'', ha proseguito
Benedetto XVI, definendo ''coraggiosa'' la decisione del governo australiano di ''riconoscere le ingiustizie commesse nel passato contro i popoli indigeni'', grazie alla quale ''si stanno ora facendo passi concreti al fine di raggiungere una riconciliazione basata sul rispetto reciproco''.
''Gli indigeni australiani sono stati invitati a condividere la loro fede e cultura con i giovani del mondo e siamo felici della risposta che stiamo ricevendo'', ha dichiarato il portavoce della Gmg, padre Mark Podesta che ha ricordato ai giornalisti il riferimento ai numerosi spettacoli, danze, mostre, esibizioni e film con a tema la cultura aborigena di cui e' ricco il programma della Gmg. E Graeme Mundine, rappresentante cattolico aborigeno nell'organismo loro dedicato all'interno del Consiglio ecumenico delle Chiese d'Australia (Natsicc), ha definito la giornata di opggi ''un bel momento per riaffermare il coraggio del nostro popolo''. ''Mi auguro - ha dichiarato al Servizio Informazione Religiosa - che questa sia una buona occasione per far conoscere ai giovani e al mondo intero la nostra cultura in maniera giusta e non pensare alla comunita' aborigena oggi solo in senso negativo''.

(AGI)

PAPA: BAGNO DI FOLLA PER LE VIE DI SIDNEY

(AGI) - Sidney, 17 lug.

Una calorosa accoglienza e' stata riservata questa mattina a Benedetto XVI dalla citta' di Sidney. Una grande folla infatti ha salutato lungo l'intero percorso il Pontefice che passava in ''papamobile'' mentre si recava dalla Cattedrale alla Government House. ''La numerosa presenza di persone lungo le strade di Sidney al passaggio del Papa - ha sottolineato il portavoce vaticano, padre Federico Lombardi - e' un segno di accoglienza e testimonia una cordialita' molto grande". ''Sydney non aveva mai visto nulla di
simile: ne' per una partita di calcio, ne' per una finale olimpica e ne' la precedente visita di un capo religioso aveva mai attirato tanta gente'', ha affermato un quotidiano locale. In effetti, l intera citta' sembra partecipare al grande appuntamento del Papa con i giovani di tutto il mondo e non appare affatto ''distaccata'' mentre migliaia di giovani si muovono a sciami nelle sue vie, con le loro bandiere nazionali. E nei parchi che si affacciano sulla baia centinaia anche questa mattina i ragazzi erano riuniti in gruppi a pregare insieme e a celebrare Lodi ed Eucaristia.

(AGI)

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