22 agosto 2008

Attenzione! Post politicamente scorretto: la Cina, il Dalai Lama, il Papa ed i mass media...

Cari amici, vorrei fare una riflessione, politicamente scorretta, a proposito dell'atteggiamento dei mass media internazionali nei confronti del Dalai Lama e del Papa.
Oggi titoloni sull'intervista (poi in parte smentita) del Dalai Lama a "Le Monde" sul presunto assassinio di decine e decine di persone in Tibet, ma nemmeno una parola sul massacro dei Cristiani in varie parti del mondo.
Complimenti, giornaloni, bel servizio!
Vi immaginate che cosa sarebbe accaduto se il Papa avesse osato rilasciare un'intervista come quella del capo spirituale dei Tibetani per poi fare marcia indietro?
Si sarebbe urlato allo scandalo, si sarebbe dato al Papa del "pasticcione". Lo si sarebbe accusato di mancanza di diplomazia e di avere distrutto i ponti del dialogo (sempre questa parola, cosi' gettonata!). Tutti i giornaloni si sarebbero scatenati parlando di gaffe e di altre amenita' del genere.
Niente di tutto cio' nei confronti del Dalai Lama.
Si riporta l'intervista (che "Le Monde" ha chiaramente "forzato"), ma anche la smentita del leader tibetano.
Addirittura, quale onore, "La Stampa" riporta integralmente il testo del colloquio con il vaticanista di "Le Monde" (prendiamo atto della forzatura e ricordiamocene in occasione del viaggio del Papa in Francia).
Da tutto cio' che cosa concludere? Semplice: il Dalai Lama e' piu' "simpatico" ai media del Papa.
Eh si'...c'e' chi ha l'appoggio dei giornaloni e chi ne e' vittima.
Credo che non serva scrivere chi, fra Benedetto XVI ed il Dalai Lama, gode di un placet incondizionato da parte dei giornaloni di tutto il mondo.
Eppure, miei cari giornalisti, non solo i buddisti ma anche i cristiani subiscono torture, omicidi e violenze, solo che di essi non importa a nessuno.
O sbaglio?

Raffaella

9 commenti:

Luisa ha detto...

Sì cara Raffaella, il Dalai Lama è la"coqueluche" dei media, può dire e fare quello che vuole tutto è ok...no non tutto...i media evitano con cura di riportare le sue parole quando per esempio in tema di morale sessuale, etica, tiene lo stesso discorso del Papa.
Qui silenzio!
È il circo mediatico, i media si servono del Dalai Lama e lui si serve dei media....

Anonimo ha detto...

Certo Raffaella, sempre i soliti due pesi e due misure, i mezzi di informazione, quando si tratta di cristiani perseguitati. Intanto, a dispetto degli auspici di fallimento da parte di alcuni, l'instancanbile, costante, discreta, difficile attività (di alto livello) delle diplomazie vaticane e cinesi va avanti...Speriamo e preghiamo...

Anonimo ha detto...

Hai ragionissimo, Raffaella. Confesso che lo stesso pensiero è venuto a me leggendo i lanci di ieri. E se al posto del Dalai Lama ci fosse stato il Papa? Ma i media, si sa, sono
cristianofobici e, soprattutto, cattofobici. Una nuova forma di razzismo, non ti pare?
Peccato che La Stampa, a suo tempo, non abbia pubblicato per intero anche il discorso di Ratisbona del Papa. Pochissimi l'han fatto. Chissà se Le Monde farà mea culpa per la gaffe nei confronti del Dalai Lama? Ho letto sul sito di Repubblica che la fiorettista Grambassi ha invitato i colleghi a protestare, dopo le gare, per i massacri perpetrati in Tibet. E i cristiani? Mi pare che neppure loro se la passino troppo bene in Cina (e in molte parti del mondo). Neanche un piccolissimo accenno.
Sono leggermemte disgustata e molto amareggiata.
Buona giornata
Alessia

Anonimo ha detto...

E' Henri Tincq l'autore del misfatto, dunque. Attenzione in Francia, Tincq non perde occasione di criticare Papa Benedetto. Mi ricorda tanto un certo nostro vaticanista ... Comunque, dubito che il Papa si farà intervistare.
Alessia

Anonimo ha detto...

Spero che dopo questo infortunio a Le Monde si sia meno supponenti. Comunque, di recente, la Stéphanie Le Bars ha scritto qualcosa di decente, chissà che non faccia carriera a spese del monumento Tincq. Saluti, Eufemia

Raffaella ha detto...

La figuraccia di Le Monde e' colossale.
Ecco come si giustificano:

Ieri comunque lo staff del leader spirituale buddista aveva negato di aver citato il numero esatto dei manifestanti uccisi, come riportato da Le Monde. Il Dalai Lama, era stato precisato, si era limitato ad affermare di "avere soltanto sentito parlare della notizia, ma di non avere la possibilità di verificarla con controlli incrociati".
"Il numero di 140 vittime - aveva precisato Le Monde - era stato fatto al giornalista dall'entourage del Dalai Lama prima dell'incontro. Questo bilancio non è stato poi ripreso dal Dalai Lama durante l'intervista, ed è stato erroneamente citato come sua dichiarazione. Tutto il resto del colloquio è confermato".

Tincq...Tincq...Tincq!

Anonimo ha detto...

ho appena finito di mangiare e nel mentre ho acceso la tv per guardare, stranamente, il tg; di solito non lo guardo mai perchè sono convinto che le notizie o sono tragiche o sono idiote. Oggi ne ho avuto conferma!! Per accontentare papà ho acceso la TV e il canale su cui si è posata era il il quinto. Mentre mangiavo un saporito minestrone preparato dalla mia bravissima perpetua ascoltavo le amenità del TG.
Sulle tragedie, ne verbum quidem ma attardarsi a parlare della cagnetta francese ritrovata dopo due anni con intervista lunghissima e banale, la balenottera che poveretta han dovuto abbattere non ho ben capito per quali motivi perchè fortunatamente mi squillava spesso il telefono, cani e gatti ereditieri e idiozie a non finire. Non parliamo poi dell'estate, delle spiagge che pare siano il vero problema degli italiani. Poveri noi!!!
Concordo perfettamente con Raffaella.... ma è una strategia o veramente noi italiani amiamo sentire queste scemenze?
Del Papa nulla..... anche il prestigioso TG1 non di rado dopo l'Angelus interrompe il collegamento e mi tocca cambiare sala dove ho il satellite per sintonizzarmi su telepace e sentire il resto dell'udienza.
Che dire? Io non ho parole, se qualcuno sa dirmi qualcosa per farmi cambiare idea accetto ogni suggerimento.

Anonimo ha detto...

Dopo Ratisbona penne affilate e biforcute accusarono e,quando possono,continuano a accusare Benedetto XVI delle violenze eventualmente subite dai cristiani ad opera degli integralisti islamici.
Perchè nessuno si pone il problema con il Dalai.
Perchè nessuno avanza l'ipotesi che interviste come quella francese possano causare violenze sui tibetani e magari anche sui cristiani?
Se ci saranno persecuzioni da parte della Cina nessuno incolperà il Dalai Lama mentre tutti continueranno a usare Ratisbona contro il Papa.
Tuttavia,a ben vedere,entrambi denunciano la violenza.
Perchè uno è un eroe e l'altro no?
La storia che è sempre maestra di vita darà a ciascuno il suo:a Benedetto e ai media contemporanei.

Anonimo ha detto...

Ah che bel blog, a me arrivano critiche perchè parlo del Dalai lama senza inchino.
Venite a trovarmi, abbiamo moltissime cose in comune, a partire dalla principale.
Papa Benedetto.
Vi aspetto.
Leggetemi un po, e lasciatemi il vostro prezioso parere.