22 agosto 2008

India: la comunità cattolica di Hyderabad ricorda il sacrificio di padre Thomas massacrato da estremisti hinduisti (Osservatore)


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Celebrazione nella chiesa di Saint Mary per il missionario carmelitano ucciso

La comunità cattolica di Hyderabad ricorda il sacrificio di padre Thomas

Hyderabad, 21. Una folla commossa di religiose, religiosi e numerosi fedeli laici ha partecipato questa mattina nella chiesa di Saint Mary a Hyderabad in India alla concelebrazione in memoria di padre Thomas Pandippallyil ucciso sabato scorso da un gruppo non ancora identificato di estremisti hinduisti sulla strada di ritorno dalla missione di Burgida.
La messa è stata celebrata da monsignor Joji Marampudi, arcivescovo di Hyderabad insieme ai superiori degli ordini religiosi presenti nella sua diocesi. All'interno della chiesa di Saint Mary circa centocinquanta sacerdoti, oltre cento suore e numerosi laici hanno assistito al sacro rito. Un folto numero di fedeli hanno invece sostato sul sagrato durante la funzione essendo i posti all'interno della chiesa ormai esauriti.
All'omelia, il superiore della casa provinciale dei Carmelitani di Maria Immacolata a Balampilly ha ricordato con commozione la figura di padre Thomas che ha speso la sua missione religiosa in favore dell'annuncio del vangelo di Cristo tra i più poveri fino al sacrificio della sua stessa vita. Il religioso ha sottolineato che il sacrificio del missionario carmelitano di Maria Immacolata, porterà nuovi e più abbondanti frutti alla piccola ed eroica Chiesa cattolica in Hyderabad, appartenendo padre Thomas alla schiera dei martiri per Cristo.
Le esequie funebri di padre Thomas si sono svolte mercoledì 2o agosto presso la casa provinciale dei Carmelitani di Maria Immacolata a Ballampilly. Il rito è stato officiato dal superiore generale dell'ordine padre Jose Panthaplamthottiyil arrivato appositamente ad Hyderabad della casa generalizia c che si trova nello Stato indiano del Kerala.
Nel frattempo il Consiglio dei vescovi cattolici del Kerala, lo Stato dell'India di cui padre Thomas era originario e dove tuttora risiede la sua famiglia, ha diffuso all'indomani della tragica notizia della sua uccisione un comunicato in cui si esprime "sconcerto ed angoscia" per l'omicidio del sacerdote dell'ordine carmelitano di Maria Immacolata che ha la sua principale sede in questa Stato del sud dell'India con una significativa presenza di cattolici.
Nel comunicato dei vescovi del Kerala si rivolge un appello alle autorità dello Stato dell'Andhra Pradesh affinché gli assassini di padre Thomas vengano al più presto identificati e consegnati alla giustizia.
Il Consiglio dei vescovi cattolici del Kerala è formato da ventinove responsabili di diocesi appartenenti al rito Latino, Siro-Malabarese e Siro-Malankarese che costituiscono i tre principali riti della Chiesa cattolica in India. Il documento di condanna e di cordoglio per la morte di padre Thomas, religioso del Kerala ma impegnato nell'opera di evangelizzazione nella diocesi di Hyderabad in India, è stato sottoscritto dal presidente di questo organismo, monsignor Daniel Acharuparambil, arcivescovo di Verapoly (rito Latino), dal vice-presidente monsignor JoshuaIgnathios, arcivescovo vescovo di Mavelikara, e dal segretario monsignor Andrews Thazhat, arcivescovo di Trichur.
Padre Stephen Alathara, vice segretario del Consiglio dei vescovi cattolici del Kerala, ha sottolineato che l'uccisione di padre Thomas nella diocesi di Hyderabad in India è solo il più recente atto di una nutrita serie di episodi di attacchi violenti contro missionari cattolici in India da parte di estremisti di varie denominazioni.
Il superiore generale dell'ordine dei carmelitani di Maria Immacolata, padre Jose Panthaplamthottiyil, ha dichiarato a un corrispondente di UcaNews che "padre Thomas era un sacerdote pienamente dedito alla sua missione, sempre in prima linea nell'opera di aiuto verso il prossimo. Il suo assassinio è causa di profondo turbamento per me e per tutti i membri di questo ordine religioso".
Padre Paul Thelekat, portavoce della Chiesa di rito Siro-malabarese in India, ha espresso grande sconcerto per il brutale omicidio del missionario padre Thomas a Hyderabad.
Padre Anthoniraj Thumma, sacerdote cattolico della diocesi di Hyderabad, parlando in qualità di portavoce della Federazione delle Chiese dell'Andhra Pradesh, un gruppo ecumenico costituito da appartenenti alla Chiesa cattolica e fedeli di altre Chiese riformate, ha dichiarato che l'area dove è avvenuto il tragico agguato a padre Thomas era già stata sede di proteste anti-cattoliche e anti-cristiane da parte di estremisti hinduisti.
Secondo padre Thumma, le proteste messe in atto da estremisti nel periodo precedente avevano lo scopo di attirare le antipatie della popolazione verso i missionari cattolici che erano stati accusati di fare opera di proselitismo al fine di distruggere le tradizioni hinduiste. Tuttavia le proteste messe in atto dai gruppi estremisti avevano trovato uno scarso seguito tra la popolazione locale.
Questi gruppi, che usano il pretesto religioso per agire in favore di interessi privati, - aggiunge padre Thumma - ricevono anche importanti aiuti, soprattutto di tipo finanziario e logistico, da alcuni privati che gestiscono a Hyderabad scuole e case di cura. Questi imprenditori, tutti di religione hinduista, considerano le opere assistenziali gestite dalla Chiesa cattolica in questa diocesi come un pericolo per i propri lauti guadagni.

(©L'Osservatore Romano - 22 agosto 2008)

FOTO: Hyderabad vista dal forte di Golkonda

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