25 agosto 2008

Pastoralità specifica per i separati che restano soli: alcune importantissime iniziative


Riceviamo e molto volentieri pubblichiamo, su indicazione della dottoressa Maria Pia Campanella, le seguenti iniziative sulla pastoralità specifica per i separati che restano soli.
Grazie di cuore alla nostra amica, signora Maria Pia.
Raffaella

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DAL SITO DELL'ARCIDIOCESI DI PALERMO:

Centro di Pastorale Familiare

ACCOMPAGNAMENTO PASTORALE DEI SEPARATI NON RISPOSATI NÉ CONVIVENTI

Gruppo "S. Maria di Cana"


CALENDARIO INCONTRI: CLICCA QUI

RITO DEL RINNOVO DEL SI

Dopo l’omelia.

Canto allo Spirito Santo

Preghiera del Rinnovo del SI. (il separato)

Padre santo, ti rendo grazie
perché nel tuo disegno di salvezza
mi hai chiamato/a allo stato coniugale,
hai unito la mia vita a quella del/la mio/a consorte
perché la nostra unione fosse segno visibile
dell’unione tra Cristo e la Chiesa.
Noi ci siamo separati,
forse anche, almeno in parte, per la mia fragilità.
Io credo tuttavia che l’amore di Cristo verso la Chiesa
resta fedele ed indissolubile,
nonostante il peccato degli uomini,
e tu hai il potere di rinnovare ciò che è invecchiato.
Ti prego perciò di perdonare i miei peccati,
di sanare quanto noi uomini abbiamo tentato di spezzare
di ricostruire quanto il peccato ha distrutto
e di rinnovare con la grazia dello Spirito Santo
il mio amore verso colei/colui che mi hai dato
come compagna/o indivisibile e segno della tua presenza. Amen.

Preghiera universale:

† Invochiamo Dio Padre, sorgente del vero amore
perché nel nome di Cristo esaudisca la nostra preghiera.

R. Dio dell’amore e della pace ascoltaci.
Tu che sei piena e perfetta unità di vita
e comunione d’amore con il tuo Figlio e lo Spirito Santo
rinnova in questi sposi la grazia del sacramento
e ravviva in loro la fiamma del tuo amore.

Noi ti preghiamo. R.

Tu che disponi il corso delle vicende umane
per farci partecipi della croce e della gloria di Cristo,
fa che questi sposi accettando con fede le gioie e i dolori della vita
aderiscano con tutto il cuore alla tua volontà.

Noi ti preghiamo. R.

Tu che hai creato l’uomo e la donna a tua immagine e somiglianza
perché amandosi con tutto il cuore
siano immagine della comunione trinitaria,
fa che i fidanzati si preparino con serietà
a formare famiglie secondo lo spirito del vangelo.

Noi ti preghiamo. R.

Tu che nel patto nuziale hai stabilito
un nuovo stato di vita cristiana,
fa che gli sposi cristiani siano nel mondo
testimoni dell’amore del tuo figlio.

Noi ti preghiamo. R.

Preghiera di Benedizione.

Il sacerdote con le mani alzate stese verso gli sposi:

Padre Santo, che vivi con il Figlio e lo Spirito Santo
in una perfetta unità di amore,
tu hai fatto l’uomo e la donna
a tua immagine e somiglianza
e con la Pasqua del tuo Figlio hai reso la loro unione
segno visibile dell’alleanza che unisce Cristo alla Chiesa.
Ti preghiamo per questi sposi
che tu hai santificato con il sacramento nuziale.
Essi hanno sperimentato l’amarezza
e la delusione della separazione,
ma credono fermamente al tuo amore senza pentimenti
e vogliono restare fedeli all’alleanza nuziale
da te consacrata.
Sana le loro ferite con la grazia dello Spirito Santo
che rinnova la faccia della terra,
rendili capaci di perdono,
fa che non si inaridiscano nella solitudine del cuore,
ma rendano testimonianza nella Chiesa e nel mondo
con le parole, le opere e la vita
al tuo amore più forte del peccato e della morte.

Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio che è Dio
e vive e regna con te nell’unità dello Spirito Santo
per tutti i secoli dei secoli. Amen.

padre Pietro Sorci1

Breve memoria sul Rito del rinnovo del SI.

Il rito del Rinnovo del Si per il coniuge separato, che non convive né passa ad un secondo matrimonio civile, è stato scritto da frà Pietro Sorci o.f.m., docente di liturgia della Facoltà teologia di Sicilia.
La richiesta è stata fatta, a maggio 2004, dal diacono Pasquale Chiancone, direttore dell’Ufficio diocesano per la Famiglia, e dalla signora Campanella Maria Pia, referente del gruppo “S. Maria di Cana”2 nel maggio 2004.
La finalità di questo rito è quello di invocare l’aiuto di Dio per il coniuge che vuole continuare la missione del sacramento anche nella difficile situazione di disunione coniugale.
La persona separata viene preparata con un cammino spirituale specifico, attraverso la preghiera e una più approfondita formazione sul sacramento e sul valore dell’indissolubilità.
L’atto del Rinnovo degli impegni matrimoniali è un atto libero e volontario che la persona separata fa quando è più consapevole che si resta ministri della grazia a favore del coniuge e dei figli in modo specifico, ma a favore anche di tutta la Chiesa.
Questo rito è stato utilizzato la prima volta il 6 giugno 2004 nel corso della celebrazione eucaristica del Ritiro di chiusura dell’anno pastorale 2003-2004.
Il rito è stato utilizzato anche negli anni successivi sempre nel mese di giugno.
Il rito è stato anche tradotto in lingua inglese, perché è stato inviato a Sydnei, a Dallas e in Virginia a due donne e un uomo che avevano chieste informazioni successivamente alla diffusione dell’agenzia ZENIT in Internet.

Gruppi accompagnamento spirituale per separati non risposati né conviventi.

Sono in contatto le persone dell’Ufficio famiglia per un arricchente e fecondo scambio di esperienza

Uffici famiglia
Diocesi Referenti:

Cremona

don Nevi Giuseppe, direttore ufficio famiglia (mart. e ven.)
o sig. Angela (da lunedì a venerdì) Curia tel. 0372.495011
http://www.diocesidicremona.it/main/ Pastorale Familiare-Separati

Cesena

don Virgilio Guidi tel. 0547/21035;
Floriana e Ivan Bartoletti Stella tel.0547/662055
ivanbs@tiscali.it ivanbs@tiscali.it

Treviso

mons. Giorgio Marangon tel. 0422.576872 -
past.famiglia@diocesitv.it
www.diocesitv.it/menu/html/uffici/famiglia/documenti/depSEPDIV.pdf

Biella

S.E.R Vescovo Mana mons. Gabriele sig. Garizio tel. 01565513

Firenze

Soldi Miriam e Gianluca tel. 055.890005

Torino

Direttore uff. Famiglia don Valter Danna. Tel. 011 /5156341
Sig. Fassi Maria Renza 339.1478999

Reggio Cal.

Direttori uff. Famiglia coniugi Raffa. Tel. 0965.890004
Sig. Stillitano 380.3518377

Palermo

Direttori P. Famiglia: coniugi Chiancone 091 6682250
Referente gruppo: sig. Maria Pia Campanella 091.201691



Coppie in crisi, il coraggio di dire ancora sì

A Palermo la Commissione diocesana per la famiglia segue un gruppo di coniugi separati che malgrado la sofferenza dell'abbandono hanno scelto di restare fedeli al vincolo matrimoniale

Da Palermo Alessandra Turrisi

«Sono sposata da 36 anni, ma da 22 vivo separata». Nessun desiderio di ricostruirsi una vita di coppia, nessun odio verso il coniuge andato via, solo la fermezza nel credere nell'indissolubilità del sacramento nuziale, malgrado tutto. È l'esperienza portata avanti a Palermo da un drappello di separati non risposati né conviventi, alla ricerca di un cammino spirituale che continui a tenere conto della fedeltà alle promesse matrimoniali. È il gruppo Santa Maria di Cana, coordinato da Maria Pia Campanella, che all'interno della Commissione diocesana per la pastorale della famiglia ha organizzato per oggi una giornata di riflessione e di preghiera, che si concluderà con l'Eucaristia e il «Rinnovo del Sì». «Anche se la coppia vive separata - spiega il direttore del Centro diocesano di pastorale familiare, Pasquale Chiancone - l'indissolubilità dà al coniuge fedele la grazia necessaria per continuare ad assolvere la missione del matrimonio: la santificazione del coniuge e propria». Un cammino voluto profondamente da Maria Pia Campanella, che negli ultimi anni ha girato l'Italia, con qualche viaggio anche all'estero, per conoscere ciò che la Chiesa propone ai separati che non hanno intenzione di ricostruire un legame di coppia. «Sono sposata dal 1968 e vivo separata da mio marito dal 1990 - racconta Maria Pia Campanella, 62 anni, insegnante in pensione, con tre figli adulti -. Nonostante il grande dolore, capii subito che non avrei cercato di "rifarmi una vita", come si dice. Tuttavia cercavo il senso della mia sofferenza. Ciò che veramente mi ha sostenuta è la frequenza quotidiana all'Eucaristia, la Parola di Dio letta ogni giorno e la preghiera personale che innalzavo a Dio dal mio cuore ferito. A questo aggiungevo la lettura dei documenti della Chiesa sul matrimonio, cercando di capire che senso avesse l'indissolubilità nella separazione coniugale». Cercando un percorso che potesse soddisfare il suo desiderio di Dio, la signora Campanella si è accorta che qu asi mai i gruppi di pastorale per i separati si rivolgono a chi non è risposato, quasi mai offrono meditazioni sul sacramento del matrimonio. «Dell'argomento si parla sempre con disagio» - osserva. Da qui la scelta, guidata dal vescovo ausiliare di Palermo Salvatore Di Cristina, di avviare un gruppo di coniugi fedeli al sacramento del matrimonio. «Il gruppo non si riunisce solo per pregare, ma cerca di valorizzare il matrimonio-sacramento e di approfondire il senso dell'indissolubilità nella situazione di separazione coniugale - spiega Maria Pia Campanella -. Le tappe del cammino sono la ricostruzione della persona che vive in modo acuto la sofferenza del ripudio, il perdono del coniuge e il rinnovo del "sì" matrimoniale a Dio. La ferita resta ma è importante che non si trasformi in piaga o in cancrena». A seguire il cammino del gruppo è monsignor Di Cristina: «Queste persone vanno aiutate e inserite nella vita comunitaria - conferma -. È interessante questo cammino di spiritualità, perché coloro che ne fanno parte possano sostenersi a vicenda nella consolazione. La loro è una comunione di speranza, quasi una vocazione dentro la vocazione matrimoniale. È la dimostrazione che il sacramento del matrimonio è durevole, perché rispecchia la fedeltà di Dio che non si pente mai dell'amore che dona».

© Copyright Avvenire - 5 giugno 2005

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