3 settembre 2008

Cagliari: ultimo sopralluogo, è (quasi) tutto a posto (Saddi e Girau)


Vedi anche:

VISITA PASTORALE DEL PAPA A CAGLIARI (7 SETTEMBRE 2008): LO SPECIALE DEL BLOG

I giornaloni all'attacco dell'articolo di Lucetta Scaraffia: tanto rumore per nulla e tante braccia che cadono...

La morte cerebrale è vera morte? Scaraffia per l'Osservatore Romano

La Betancourt al Papa: «Laggiù le sue parole mi hanno dato coraggio» (Giansoldati)

Ingrid Betancourt: "Il Papa, l'essere della luce" (Il Tempo e Il Giornale)

India: i vescovi denunciano attacchi senza precedenti contro i Cristiani (Radio Vaticana)

Cristiani in India: "Con la forza disarmata" (Cristiana Dobner per Sir)

Ingrid Betancourt dopo l'incontro con Benedetto XVI: "Se non hai fede, non hai speranza né forza" (Radio Vaticana)

Ancora chiese in fiamme in India. Migliaia i profughi nelle foreste. Giornata di preghiera e di digiuno indetta dalla Cei (Osservatore)

Il Papa e gli immigrati irregolari. Quello che ha detto per davvero (Magister)

Il Papa alla messa con i suoi ex allievi a Castel Gandolfo: "Abbiamo bisogno di un rinnovamento dello spirito"

Se uccidere i Cristiani non fa scandalo. Massacri dall'India al Sudan ma l'Onu non si scompone (Battista)

Il commovente incontro fra Benedetto XVI ed Ingrid Betancourt: lo speciale del blog

Betancourt alla sorella: "Si può abbracciare il Papa?". "Benedetto è uomo di luce, di umanità e con grande capacità di comprensione"

Ingrid Betancourt: "La voce di Benedetto XVI alla radio nella selva mi ha dato speranza. Per questo ho voluto vederlo e abbracciarlo quanto prima"

Edmondo Berselli (Repubblica) "si arrende" al Papa, uomo dalla "rigorosa ratio", "teologo della fede e della ragione"...

Qualche giorno di vacanza ma con un occhio al blog

VIOLENZE ANTI-CRISTIANE IN INDIA: RACCOLTA DI ARTICOLI

Ieri mattina l'ispezione di una delegazione del Vaticano a cinque giorni dall'arrivo del Pontefice

I cerimonieri del Papa promuovono Bonaria

Programma confermato: messa alle 10,30, incontro coi giovani alle 16

BEATRICE SADDI

Una commissione pontificia ieri ha ispezionato i luoghi del Papa ed ha confermato il programma che è stato definito nei giorni scorsi.
Il programma è definito da giorni ed è stato confermato dalla commissione pontificia che ieri ha ispezionato palco, basilica di Bonaria, sacristia e gli altri luoghi dove Papa Benedetto XVI soggiornerà tra cinque giorni.

LA DELEGAZIONE

La delegazione dei cerimonieri pontifici - composta da monsignor Guido Marini, maestro delle celebrazioni liturgiche del sommo pontefice, i monsignori Konrad Krajewski e Stefano Sanchirico con l'ispettore generale Domenico Giani e alcuni gendarmi vaticani, il prefetto Salvatore Festa per i rapporti Stato Italiano - ha giudicato positivamente l'organizzazione e definito ulteriori dettagli.

IL PROGRAMMA

Il programma, dunque, è stato confermato. Domenica mattina alle 8,15 il Santo Padre partirà in auto dal Palazzo apostolico di Castel Gandolfo per l'aeroporto di Ciampino. Alle 8,30 partirà verso l'aeroporto di Cagliari-Elmas dove arriverà alle 9,30. Ad accoglierlo, ma senza discorsi, ci saranno l'arcivescovo Giuseppe Mani, il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi in rappresentanza del Governo italiano, Antonio Zanardi Landi ambasciatore d'Italia nella Santa Sede, Renato Soru presidente della Regione, monsignor Giuseppe Bertello nunzio apostolico in Italia, Salvatore Gullotta prefetto di Cagliari, Graziano Milia presidente della Provincia, Emilio Floris sindaco di Cagliari, Walter Piscedda sindaco di Elmas e il colonnello Pierpaolo Caffagni comandante dell'aeroporto militare.

ALLE 10 IN BASILICA

Benedetto XVI salirà quindi sulla Papamobile e alle 10 farà il suo ingresso in Basilica dove sarà salutato dal sindaco di Cagliari e dai rappresentanti mercedari di Bonaria di tutto il mondo guidati dal generale padre Giovannino Tolu. Dopo aver salutato la folla celebrerà la Messa solenne delle 10,30. Al termine della celebrazione incontrerà i centenari sardi e deporrà nelle mani del simulacro della Madonna di Bonaria la navicella dorata a ricordo del Centenario.

LA PASSEGGIATA

Dalla Basilica il Papa raggiungerà il Seminario regionale per il pranzo, seguirà il trasferimento nel seminario diocesano per la sosta e la passeggiata pomeridiana. Alle 16.30, passando davanti al carcere di Buoncammino, il pontefice si recherà in Cattedrale: accolto dai sacerdoti sardi, cui rivolgerà un discorso. Al termine, passando per l'Ospedale Civile e scendendo in piazza Yenne, il Papa raggiungerà i giovani alle 16. Terminato l'incontro il corteo papale raggiungerà l'aeroporto di Elmas e saluterà l'Isola alle 19,30.

© Copyright L'Unione Sarda, 2 settembre 2008

Ultimo sopralluogo, è (quasi) tutto a posto

Gli «inviati» del Papa ieri a Cagliari, mobilitati anche quattro ospedali

Uomini della sicurezza e cerimonieri hanno perfezionato il programma

MARIO GIRAU

CAGLIARI.

Il piano per la sicurezza del Papa prevede anche lo stato di preallarme di quattro presidi medici per tutta la durata della visita di domenica. Gli esperti del Vaticano hanno effettuato un nuovo sopralluogo a Cagliari in vista dell’arrivo di Benedetto XVI. Assieme a loro anche i responsabili delle celebrazioni liturgiche per definire i dettagli della messa davanti alla Basilica di Bonaria.
E’ l’ospedale Brotzu il principale presidio medico allertato in caso di emergenza per la salute del Papa. Un’equipe plurispecializzata sarà pronta per ogni evenienza. Ieri gli uomini che vigilano sulla sicurezza del Santo Padre hanno preso contatti con i dirigenti del più grande centro sanitario dell’isola. Le altre strutture mediche mobilitate sono il “Binaghi”, il “Santissima Trinità” e il “San Giovanni di Dio”.
Ultimi dettagli anche per il corteo papale. Le auto blu delle autorità - accolto il Pontefice all’aeroporto militare di Elmas - si dirigeranno per conto proprio fino al sagrato di Bonaria. Il Papa, invece, viaggerà, nella blindata CdV 1, scortato dai motociclisti della polizia. Davanti al Municipio salirà sulla papamobile per compiere un lento giro tra la folla di piazza dei Centomila.
Ieri i principali collaboratori di Benedetto XVI per le cerimonie e i massimi responsabili della sicurezza vaticana si sono dati appuntamento per l’ultima verifica. Poco prima delle undici, a bordo di tre auto della diocesi e della Prefettura, dieci tra prelati e funzionari vaticani e dirigenti del ministero degli Interni, hanno visitato convento, basilica e il grande presbiterio artificiale in costruzione da otto giorni nel piazzale di Bonaria. Iniziale briefing nel salottino attiguo all’appartamento dove hanno sostato, nel 1970 e nel 1985, Paolo VI e Giovanni Paolo II. Solo un breve incontro tra l’ispettore generale della gendarmeria pontificia, Domenico Giani, il prefetto Salvatore Festa, incaricato dei rapporti di pubblica sicurezza tra Vaticano e Stato italiano, alcuni responsabili della polizia locale, la presidente del Comitato “il Papa in Sardegna”, Lucia Baire, il rettore di Bonaria, padre Salvatore Mura. Intorno a mezzogiorno appuntamento con l’arcivescovo Giuseppe Mani in seminario, quartier generale dell’organizzazione della visita papale, mentre nel sagrato di Bonaria venti seminaristi teologi hanno provato gesti e movimenti della messa sotto la guida di monsignor Guido Marini, maestro delle celebrazioni liturgiche pontificie, e di due dei nove cerimonieri vaticani, mons. Konrad Krajewski e mons. Stefano Sanchirico. Ai tre plenipotenziari liturgici il compito di “dirigere il traffico” sull’altare al momento dell’offertorio quando un pastore presenterà al Papa un robusto agnello allevato in Marmilla, due minatori di Furtei offriranno il calice fatto con oro e pietre preziose estratte in Sardegna, mentre una famiglia formata da papà, mamma e 4 figli con un baby in arrivo, consegnerà a Benedetto XVI la “materia prima “ per la messa: pane e vino ovviamente della nostra terra.
Nel primo pomeriggio nuovo sopralluogo dell’ispettore Giani nella zona del palco, dove una cinquantina di operai si muovono velocemente tra cavi, gazebo e pali metallici da fissare a una pedana di 2300 metri quadrati. Un puzzle tecnologico da completare entro le 13 di venerdì. Una raccomandazione degli ispettori vaticani agli organizzatori: eliminare ogni ostacolo inutile e di cattivo gusto, in particolare un palo che ancora sopravvive alla pulizia radicale del piazzale e una scritta su un muretto proprio di fronte al palco.
Tra le ultime operazioni programmate, la costruzione del ripiano su cui verrà poggiato l’altare per consentire al Papa di essere visibile anche ai fedeli assiepati nei punti più distanti, in viale Colombo e nella pineta di Su Siccu. Saranno gli ultimi ritocchi prima dell’arrivo sull’altare pontificio del grande Crocifisso snodabile dell’arciconfraternita della “Solitudine”, capolavoro del XVII secolo, portato in processione il venerdì e il sabato santo, e del paliotto in argento sbalzato della cattedrale.
Gli ispettori vaticani hanno dato l’OK per la basilica, dove troveranno posto centenari e malati gravi. All’ingresso del tempio il Papa sarà accolto dalla comunità mercedaria, custode del santuario, guidata dal padre Salvatore Mura, e dai responsabili mondiali dell’Ordine della Mercede, col maestro generale, il cagliaritano padre Giovannino Tolu. I discepoli di san Pietro Nolasco, unitamente al cerimoniere pontificio e all’arcivescovo Mani, accompagneranno il Papa nella penitenzeria, un locale a fianco all’antica sacrestia del santuario dove Benedetto XVI indosserà i paramenti liturgici.

© Copyright La Nuova Sardegna, 2 settembre 2008

Nessun commento: