13 novembre 2007

Nuovo lezionario liturgico: il commento di Andrea Tornielli


Vedi anche:

Nuovo lezionario liturgico: lo speciale di "Repubblica"

"Gesù di Nazaret": se ne parla stasera nella Basilica di San Giovanni in Laterano. Interverranno Mons. Ravasi, Giuliano Ferrara ed il cardinale Ruini

Nuovo lezionario liturgico: il commento de "La Stampa"

Nuovo lezionario liturgico: comunicato stampa

Mons. Betori presenta a Radio Vaticana la nuova edizione del Lezionario liturgico della Chiesa italiana

NUOVA EDIZIONE DEL LEZIONARIO LITURGICO DELLA CHIESA ITALIANA: LO SPECIALE DEL BLOG

Padre Camisasca: Rosmini e Newman occupano un posto particolare nel programma di Pontificato di Benedetto XVI

CONSIGLIO DI LETTURA: IL BLOG AMARE LA CHIESA

IL PAPA NEGLI USA DAL 15 A 20 APRILE 2008

Chiesa e Ici: Sandro Magister presenta l'articolo di Patrizia Clementi per l'Osservatore Romano

SOLDI ALLA CHIESA VERITA' E BUGIE: LO SPECIALE DI AVVENIRE

"Gesù di Nazaret": il commento di don Andrea Lonardo, direttore dell’Ufficio catechistico del Vicariato di Roma

Un'altra donna in Vaticano: la professoressa Mary Ann Glendon sarà il nuovo ambasciatore degli Stati Uniti presso la Santa Sede

Comunicato stampa della Rubbettino Editore: presentazione del volume “Le ragioni della laicità”

Cattolici in ripresa in Brasile: dopo anni di emorragia di fedeli, si assiste ad una concreta controtendenza

Ateologia, la nuova scienza del bestseller. Opere che fanno mercato ma non convertono nessuno (di Alberto Melloni)

Ancora sul cardinale Etchegaray e la sua "apertura" circa l'ordinazione di preti sposati

PAPA: NON MANIPOLARE IL NOME DI DIO PER FINI POLITICI

La vaticanista Aura Miguel a Tracce: per il Papa il futuro della fede non è più cosa di massa. Benedetto sta puntando ad ogni persona, all'essenziale!

Chiesa e ICI: ci scrive l'Avvocato Colombo Clerici, che ringraziamo per la cortesia e la professionalità

La Chiesa riscrive la «tentazione» del Padre Nostro

di Andrea Tornielli

Al «Padre Nostro», nel Vangelo di Matteo, non chiederemo più di «non indurci in tentazione», ma di non «abbandonarci alla tentazione». E Mammona, personificazione della ricchezza ingiusta e idolatrata, è una parola destinata a scomparire dalle letture della messa domenicale: sarà infatti sostituito con il più comprensibile «ricchezza». Ma si precisa anche meglio il concetto di «fede adulta», così caro a certi politici. Sono soltanto alcuni dei cambiamenti contenuti nel nuovo Lezionario (il libro liturgico contenente le letture dell’Antico e del Nuovo Testamento che vengono annunciate durante le messe) presentato ieri mattina dal Segretario della Cei Giuseppe Betori.
Cambiamenti dovuti a traduzioni più precise o più aggiornate, che modificheranno parole talvolta desuete ma entrate ormai nell’immaginario collettivo dei fedeli. «Sono stati apportati decine di migliaia di cambiamenti - ha detto il vescovo Betori -, forse più di centomila, solo nell’ultimo passaggio ne sono stati apportati seimila.

Oltre alla già citata modifica del «Padre Nostro» (per il momento soltanto nel testo evangelico, e non nella preghiera, ma è possibile che venga adeguata anche quella nel nuovo messale), cambiano anche le parole dell’annuncio dell’angelo a Maria, che invece di dire «Ti saluto, o piena di grazia» dirà «Rallegrati, o piena di grazia». L’«orgia dei buontemponi» (nel libro del profeta Amos), diventa l’«orgia dei dissoluti»; mentre il «mormorio» del vento citato nel capitolo 19 del primo libro dei Re diventa «il sussulto di una brezza leggera».

Nella messa d’inizio del conclave, l’allora cardinale Ratzinger aveva contestato, definendola «un po’ semplificata», la traduzione italiana della lettera di San Paolo agli Efesini, che recitava «nella misura che conviene alla piena maturità di Cristo». «Più precisamente - aveva detto il futuro Papa - dovremmo, secondo il testo greco, parlare della “misura della pienezza di Cristo”, cui siamo chiamati ad arrivare per essere realmente adulti nella fede». La Cei, appena ha potuto, si è adeguata.

«La nuova traduzione delle Sacre Scritture - ha spiegato Betori - è la risposta a una indicazione della Santa Sede di rivedere il testo delle traduzioni per adeguarlo al testo latino, dopo la pubblicazione della nuova versione della Vulgata latina, avvenuta nel 1986. Da quel momento - ha aggiunto il segretario della Cei - le conferenze episcopali di tutto il mondo si sono adeguate a quella nuova edizione. Dal 1988 al 2000, alla Cei, si è creata una commissione composta da biblisti, musicisti, liturgisti ed esperti per rivedere il testo». Con la nuova edizione «si è cercata continuità e uniformità nel vocabolario, ci si è preoccupati di assicurare una buona lingua italiana, evitando forme arcaiche e di adeguarsi alla cultura».

Per quanto riguarda Mammona, la personificazione della ricchezza, Betori ha osservato: «Potevamo aggiungere ricchezza “ingiusta”, ma questo lo chiarisce il contesto».

© Copyright Il Giornale, 13 novembre 2007

Vedi anche il blog di Andrea Tornielli.

Nessun commento: