2 novembre 2007

Papa Benedetto e gli Ortodossi: analisi di Paolo Francia


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PAPA RATZINGER, NUOVI RAPPORTI CON GLI ORTODOSSI

di Paolo Francia

DUECENTODUE cardinali (121 elettori in un’eventuale Conclave e 81 oltre gli 80 anni) chiamati a Roma il 23 novembre per discutere dei rapporti con gli ortodossi. È la grande iniziativa del Papa a due anni e mezzo dalla sua elezione. Là dove ha fallito Giovanni Paolo II, la ricerca di un dialogo con gli ortodossi, vuole riuscire Benedetto XVI, che di un nuovo rapporto con i ‘fratelli separati’ ha fatto il cardine concettuale del proprio pontificato.
ANCHE il Papa polacco si era impegnato a fondo sulla via dell’ecumenismo, con relazioni positive con il mondo islamico e con le diverse professioni di fede dell’Oriente. Ma con il patriarcato di Mosca, che ha più della metà dei 220 milioni di ortodossi del mondo, ogni tentativo di Wojtyla non aveva avuto successo. Perfino la restituzione dell’icona della Madre di Dio di Kazan, decisa da Giovanni Paolo II nell’agosto 2004, pochi mesi prima di morire, aveva raccolto soltanto un freddo ringraziamento da parte di Alessio II. E nei giorni immediatamente precedenti il Conclave, il Patriarca non esitava a dichiarare che nei rapporti fra le due Chiese «esistono complicazioni che sono sorte quando a dirigere la Chiesa cattolica romana era Giovanni Paolo II» auspicando anche che il futuro Pontefice desse prova «della saggezza e del tatto necessario». Che cosa aveva fatto Wojtyla per un giudizio così ingeneroso? Aveva ‘ufficializzato’ alcune diocesi e consacrato i vescovi per poche decine di migliaia di fedeli in un Paese di 150 milioni di abitanti. Di qui l’accusa di proselitismo e di ingerenza nella Chiesa ortodossa russa.
IL PAPA TEDESCO ha riannodato il filo, attraverso la mediazione del cardinale Walter Kasper, presidente del Pontificio consiglio per l’unità dei cristiani e dell’arcivescovo Paul Josef Cordes, presidente del Pontificio consiglio ‘Cor unum’, che riceverà la porpora cardinalizia il prossimo 24 novembre. Cordes nelle scorse settimane è stato in Russia e ha incontrato anche Alessio II, mentre l’arcivescovo cattolico di Mosca, il lituano Tadeuus Kondrusiewicz gode da qualche tempo di migliori relazioni con le autorità religiose. Positiva è stata anche la recente settimana di lavoro comune a Ravenna fra ortodossi dei diversi ceppi e cattolici. La città romagnola ha rinnovato così la propria tradizione favorevole al dialogo e all’incontro. Ora papa Ratzinger confida di avere dal ‘plenum’ cardinalizio utili indicazioni per proseguire un cammino che, intanto, dovrebbe portarlo entro il 2009 a Mosca, là dove il suo predecessore aveva sempre trovato disco rosso.

© Copyright Quotidiano Nazionale, 2 novembre 2007

12 commenti:

francesco ha detto...

mi piace molto questo prendersi cura di Benedetto XVI della questione dell'unità, che deve essere una preoccupazione anzitutto cattolica, anzi uno dei compiti propri del Vescovo di Roma , del Pastore universale di tutta la Chiesa...
chi se non il Papa può lavorare per l'unità di tutti i credenti?
senza che questo significhi l'attesa del "ritorno all'ovile", ma piuttosto è l'immagine del pastore che raduna le pecore disperse... va in cerca di quella ferita, accompagna quella stanca...
io aggiungerei all'intenzione del Rosario anche questa: che il Papa sappia essere pastore universale e abbia la grazia di radunare tutto il popolo di Dio...
e avanzo una proposta ulteriore: perché non lo facciamo sapere a Benedetto XVI? potremmo scrivergli a nome del blog e dirgli: "Santità! lei non è solo... ci siamo noi e con noi tanti cristiani che le sono vicini"
che ne dite?

Anonimo ha detto...

Uniamo sicuramente la tua intenzione, caro Francesco.
Sono perfettamente d'accordo sulla lettera che potremo anche mandare individualmente.

Anonimo ha detto...

Perchè no? è una buona idea!
L'inità tra i Cristiani è fondamentale.
Se si fa io mi associo

mariateresa ha detto...

e anche io sono d'accordo, cari amici.E' bella questa immagine delle pecore sparse con il pastore che le cerca.

Anonimo ha detto...

Mi unisco di cuore nella preghiera per la missione del Santo Padre. Marco

paola ha detto...

Mi associo anch'io,Paola se la lettera dev'essere individuale a quale indirizzo?

Anonimo ha detto...

Ciao Paola, l'indirizzo e' questo:
Sua Santità Benedetto XVI
Palazzo Apostolico Vaticano
00120 Città del Vaticano

Anonimo ha detto...

Sapevo che aveva anche un e-mail ma adesso non mel ricordo più c'è qualcuno che la sa?

Anonimo ha detto...

benedictusxvi@vatican.va

:-)

paola ha detto...

Grazie,Paola

Anonimo ha detto...

Ciao, Lella....Sembra che essere 'anonimo' e l'unica via per me da communicare con il tuo blog. Non so perche il sistema non mi permette altrimenti. Se questa funzione, allora ti mando messaggi da tanto in tanto....Dalla tua amica della sezione inglese del PRF.

gemma ha detto...

beh...l'idea di farlo anche insieme non sarebbe male, sempre nell'ambito di quel famoso concetto di unità :-)