16 gennaio 2008

Cronaca di una censura (Il Foglio). Riportate anche alcune frasi di Flova dette a giornalisti amici


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Giuliano Ferrara: Vergogna, sentimento laico

COMUNICATO DELL'ASSOCIAZIONE NAZIONALE PAPABOYS

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L'URLO DELL'AULA PAOLO VI AL PAPA: LIBERTA' LIBERTA' LIBERTA'!!!!

Arresi alla cultura dei barbari (Feyles per "Il Tempo")

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Censura al Papa: "Una sconfitta del Paese": il Papa ha evitato la vergogna all'Italia (Galli della Loggia per "Il Corriere")

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Il Presidente della Repubblica scrive una lettera privata al Papa? Con rispetto dico: non basta!

Ezio Mauro attacca la censura integralista al Papa. Eppure è stata proprio Repubblica a dare voce ai contestatori...

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Che faccia...Corradino Mineo!

Facciamo un passo indietro: l'articolo di Politi sulla "Messa di spalle" che non c'è...

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IL PAPA E L'OSCURANTISMO INTOLLERANTE DEI LAICISTI UNIVERSITARI: LO SPECIALE DEL BLOG

Cronaca di una censura

L’occupazione del rettorato, il permesso per una controinaugurazione, la mobilitazione dei centri sociali, la mancanza di garanzie per l’ordine pubblico, la rinuncia del Papa. Le urla di vittoria. Le reazioni politiche

Roma.

La visita di Benedetto XVI alla Sapienza è stata annullata. L’innalzarsi del livello di scontro, culminato con l’occupazione del rettorato e l’adesione dei centri sociali alle contestazioni, ha spinto il Vaticano – nonostante le formali assicurazioni della prefettura ma le ufficiose preoccupazioni sulla effettiva garanzia dell’ordine pubblico emerse da ambienti del Viminale – a cancellare l’incontro per non offrire alcun pretesto ai facinorosi.

“A seguito delle ben note vicende di questi giorni – recita un comunicato diffuso nel pomeriggio – si è ritenuto opportuno soprassedere all’evento”. Immediata la reazione della politica, cattolica e no, che nelle ore precedenti aveva quasi omogeneamente stigmatizzato le annunciate contestazioni. Il presidente del Consiglio, Romano Prodi, ha condannato “chi provoca tensioni inaccettabili”, come pure il capo dell’opposizione Silvio Berlusconi. Aspre le parole del leader dell’Udc Casini all’indirizzo dei 67 professori firmatari del documento contro la visita del Papa: “Complimenti – ha detto – Con la loro intolleranza hanno dimostrato lo stato di desolazione dell’università italiana e la debolezza culturale dei reduci del ’68”.
La giornata di ieri, apertasi con la conferma della visita di Benedetto XVI, era proseguita con l’occupazione a sorpresa del rettorato da parte dei collettivi universitari intenzionati a ottenere il permesso (poi concesso) per una “controinaugurazione”. Rimestando nel tragico vocabolario giottino i collettivi manifestavano l’intenzione di “violare la zona rossa”, un’area d’assoluta sicurezza per altro non prevista dalle forze dell’ordine. L’invito all’adunata lanciato al mondo dei centri sociali e le notizie di pullman organizzati provenienti da Napoli, Torino e Milano, nel pomeriggio, avevano contribuito ad accentuare la preoccupazione del Vaticano e della prefettura. Tanto che, secondo alcune indiscrezioni, il Viminale avrebbe in un primo tempo manifestato dubbi sull’effettiva capacità di riuscire a mantenere l’ordine di fronte a un afflusso “consistente” di manifestanti. E infatti pare che il rettore della Sapienza avesse intuito che sarebbe finita con una rinuncia da parte del Pontefice. Renato Guarini, dopo aver ricevuto una delegazione di studenti arrabbiati, nel pomeriggio aveva detto che “attorno al Papa c’è amarezza per quanto sta accadendo”.

Anche fonti vaticane, alle due, già si esprimevano al condizionale riferendosi alla visita. Così mentre l’intero arco delle forze politiche, ad esclusione del Partito radicale, esprimeva solidarietà al Pontefice, i 67 professori contrari alla visita del Papa, fiutando l’aria, si esercitavano in una repentina marcia indietro.

Dopo aver definito “incongrua e lesiva” la visita di Benedetto XVI alla Sapienza, ieri i 67 accademici hanno spiegato di non aver mai avuto “nessuna intenzione censorea”.

Questo benché la presenza di molti di loro fosse prevista in un’assemblea pubblica con gli studenti contestatori, e benché lunedì il professor Andrea Frova (tra i firmatari) avesse utilizzato Galileo Galilei per rivelare agli studenti “il pernicioso oscurantismo di Joseph Ratzinger”.

D’altra parte, pensando di non essere sentito da altri, era stato lo stesso Frova a spiegare ad alcuni giornalisti amici che “per opportunità sarebbe meglio non identificarsi troppo con gli studenti. Sono talmente beceri – diceva – che hanno persino sbagliato a scrivere il nome di Galileo sui manifesti”. E poi su Benedetto XVI: “Se Dio esistesse gli avrebbe già dato una botta in testa, peccato non esista”.

Il patrimonio di contestazioni previste per l’arrivo del Papa forse si ridimensionerà ma non andrà sprecato. Gli studenti di sinistra della Sapienza, che hanno accolto la rinuncia vaticana con abbracci e urla di gioia, confermano tutte le iniziative. Il diciassette “a farsi asfaltare” verranno comunque Mussi e Veltroni, il ministro dell’Università e il segretario del Pd. “La frocessione e l’assedio sonoro ci saranno – assicurano – Ratzinger ha capito che l’arroganza non paga, adesso bisogna festeggiare la vittoria”..

© Copyright Il Foglio, 16 gennaio 2008

5 commenti:

euge ha detto...

Che gentaglia!!!!!!!!!!! E soprattutto in che mani finiscono gli studenti.

Complimenti Flova !!!!!!! che finezza di espressione proprio l'esempio ideale di professore universitario.................

Anonimo ha detto...

Meno male che hanno trovato cmunque un momnento per sfogarsi un po' quei poveri studenti... Non si può studiare sempre, bisogna pur divertirsi ogni tanto, no? Temevo che gli striscioni fossero buttati, invece per fortuna, hanno trovato il modo per usarli...

UNA VERGOGNA ASSOLUTA IL PROF FROVA. Quegli insulti se li tenga pure. Di nuovo, VERGOGNA! e d'ora in poi spieghi solo la sua materia e per il resto TACCIA! Marco

Anonimo ha detto...

67 professori che scivoleranno nell'oblio, mentre il nostro Ratzinger passerà alla storia. lo sdegno necessario e doveroso può essere confortato dalla speranza e dalla fiducia che le ombre in molti casi servono a esaltare le luci. Sempre col nostro meraviglioso Papa Benedetto XVI! ch

mariateresa ha detto...

anche i protestanti stanno con il papa , guardate qui la loro home page
http://www.icn-news.com/
Tra L'altro è ospitato l'appello di Magdi Allam a spostegno del papa che vado subito a firmare

Anonimo ha detto...

"Ratzinger ha capito che l’arroganza non paga".

E' vero, e da molto tempo. Ma mi sa che qualcun altro lo deve ancora capire...