16 gennaio 2008
Giuliano Ferrara: Vergogna, sentimento laico
Vedi anche:
COMUNICATO DELL'ASSOCIAZIONE NAZIONALE PAPABOYS
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Napolitano: "Inammissibile intolleranza"
L'oscurantismo italiano visto dall'estero...immensa figuraccia dell'Italia (dopo la "monnezza" la censura contro il Papa!)
Vedo i tg e le interviste agli illuminati...mi sorge un dubbio: la lingua italiana è un optional?
Il tribunale dell'intolleranza: hanno attaccato l'uomo più indifeso (Cardia per "Avvenire")
Il rischio disordini blocca il Papa. «Sconsigliata» la visita alla Sapienza: ecco come sono andate veramente le cose! (Avvenire)
Rogo laico per il Papa (Vittorio Feltri)
PAPA: STUDENTI GRIDANO, "LA SAPIENZA E' CON TE"
IL PAPA E LA SAPIENZA, NOTA SIR: IL SILENZIO DEL PAPA E' GIA' PAROLA!
Censura al Papa e figuraccia italiana: interpellanza di 40 deputati dell'opposizione
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L'URLO DELL'AULA PAOLO VI AL PAPA: LIBERTA' LIBERTA' LIBERTA'!!!!
Arresi alla cultura dei barbari (Feyles per "Il Tempo")
Sapienza, vince l'intolleranza (Collacciani per "Il Tempo")
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Mons. Fisichella: l'Università è diventata un centro sociale. Oltraggio e intolleranza che non sembravano possibili (Corriere)
Censura al Papa: "Una sconfitta del Paese": il Papa ha evitato la vergogna all'Italia (Galli della Loggia per "Il Corriere")
Anche Avvenire smentisce le dichiarazioni politiche: il Papa ha rinunciato per motivi di ordine pubblico
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Povera Chiesa, anzi povera Italia (Brambilla per "Il Giornale" che profettizza l'ipocrisia di oggi...infatti!)
Il Presidente della Repubblica scrive una lettera privata al Papa? Con rispetto dico: non basta!
Ezio Mauro attacca la censura integralista al Papa. Eppure è stata proprio Repubblica a dare voce ai contestatori...
Ossessionati, ridicoli e fermi al Medioevo! Rosso "malpela" i giornaloni di lunedì, il Tg1 e Marco Politi...
Che faccia...Corradino Mineo!
Facciamo un passo indietro: l'articolo di Politi sulla "Messa di spalle" che non c'è...
Censura integralista al Papa: servizio di Stefano Maria Paci
Il giorno nero in cui muore la laicità (Menichini per "Europa")
IL PAPA E L'OSCURANTISMO INTOLLERANTE DEI LAICISTI UNIVERSITARI: LO SPECIALE DEL BLOG
Vergogna, sentimento laico
Una minoranza laicista e ignorante nega al Papa il diritto di parola
La vergogna è un sentimento laico, oggi. Vergogna per il fatto che una minoranza laicista ignorante, intollerante, violenta è riuscita a togliere il diritto di parola a un filosofo e teologo accolto a braccia aperte nelle principali università di tutto il mondo, prima e dopo la sua elezione a Papa.
Vergogna per il fatto che una grande Università europea, fondata da Bonifacio VIII nel quattordicesimo secolo, è stata degradata ulteriormente e addirittura abbassata sotto l’infimo rango che purtroppo è suo da molti anni, quello di epicentro dell’insolenza intellettuale, dell’idiosincrasia epidermica verso il confronto delle idee e delle culture, di una corsa irrazionalistica verso il vuoto nichilista nella forma della beceraggine, del dileggio, del linciaggio in effigie travestito da goliardismo e da anticlericalismo.
L’Università di Roma “La Sapienza” è la stessa da cui fuggì il filosofo Lucio Colletti, la stessa in cui fu intimidito lo storico Renzo De Felice, la stessa in cui si è costruita la cattedra collettiva dei peggiori maestri della cultura italiana, in testa il grottesco palindromo che tutti sanno e che per discrezione è meglio non nominare, insieme con l’asineria e la marginalità sociale di generazioni di studenti messi nelle condizioni di non apprendere un briciolo di verità razionale e umanistica e di disimparare sistematicamente quello che le generazioni precedenti di docenti e discenti avevano amorevolmente coltivato nelle sinuose vie di una storia secolare.
Tutto questo in odio a un uomo mite, colto, sensibile, il professor Joseph Ratzinger-Benedetto XVI, il cui pensiero è regolarmente travisato, per stupidità ideologica, da coloro che pretenderebbero per sé la palma del libero pensiero.
A questa vergogna incancellabile, alla quale come sempre hanno cooperato le vecchie barbe del laicismo di convenienza e d’abitudine annidate nel cuore dell’editoria e della cultura italiane, cercheremo di porre un piccolo argine culturale e civile questa sera, riunendoci in condizioni di emergenza per una serata di conversazione laica sulla libertà di parola così banalmente e violentemente tradita dai soliti chierici che sono la vergogna dell’Europa dagli anni Trenta ad oggi, senza apprezzabili variazioni di stile e di tono.
© Copyright Il Foglio, 16 gennaio 2008
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4 commenti:
Grande Ferrara!!!
"A questa vergogna incancellabile, alla quale come sempre hanno cooperato le vecchie barbe del laicismo di convenienza e d’abitudine annidate nel cuore dell’editoria e della cultura italiane"
Bellissima descrizione dell'alimentazione di un allevamento di polli pekinesi!!!
La società "civile" saprà arginare ed emarginare l'intolleranza.
Congratulazioni al sig. Cini,che passerà alla storia come il Masaniello del terzo millennio.
GRANDISSIMO FERRARA!!!! ch
Il mancato discorso del Papa alla Sapienza, ha sollevato un polverone. Come la penso in merito l'ho già espresso in un post, quindi non torno su quell'argomento.
La laicità è importante, ma chiariamo bene cosa sia la laicità. La laicità è il contrario dell'integralismo, è apertura, dibattito, democrazia, rispetto per gli altri, rispetto per se stessi. Come ho detto, quella dell'altro giorno a mio avviso è stata una sconfitta per la laicità; si poteva fare parlare il Papa e poi discutere, una volta tanto non parlava dal suo Balcone di San Pietro, ma da una sede laica. Sarebbe stata una bella occasione per dialogare, anche se non con lui direttamente, ma si poteva ribattere alle sue parole, magari in altra sede.
Passo oltre. La laicità è importante, il rispetto per le religioni deve essere massimo, ma non dobbiamo farci imporre precetti religiosi. Questo vale per tutte le religioni. Tempo fa ci fu la discussione sul velo nei luoghi pubblici: il velo che copre anche il viso deve essere vietato, punto! E' vietato in un paese islamico come la Turchia, le nostre leggi non prevedono di potere girare a volto coperto. Il velo può coprire i capelli ma, in Italia, non deve coprire il viso. Queste sono le nostre leggi.
Quando poi leggo di maestri che hanno vietato ai bambini di fare il presepe, ritengo di potere dire che queste sono amenità pazzesche. Il presepe, più che un fatto religioso, è un fatto culturale, esiste praticamente da sempre nei nostri luoghi ed è una gioia per i bambini. Inoltre ricordo che Cristo è un messia anche per gli islamici, quindi non vedo quale disturbo possa dare la realizzazione di un presepe, ai bambini non crisitani.
L'Italia ha una sua cultura, che mischia indubbiamente una tradizione crisitana a una laica. Non possiamo rinunciare alla nostra cultura, chi lo vuole fare, è perché non ha cultura.
Ci vuole rispetto, per tutti, ma non possiamo rinunciare a ciò che siamo e ciò che abbiamo. Dobbiamo permettere agli stranieri di integrarsi nel nostro paese, favorire la loro integrazione, ma non dobbiamo chinare il capo e rinunciare alle nostre conquiste di libertà e laicità. Noi abbiamo uno Stato che ha certe regole, le dobbiamo rispettare e fare rispettare, altrimenti rischiamo di passare da un ramo all'altro, dalla laicità a nuovi modelli di integralismi religiosi.
Io non rinuncerò mai alla mia cultura. Difendere la laicità dello Stato, deve andare in tal senso: tollerare tutti i credi, ma porre dei paletti comuni e, soprattutto, non rinunciare a ciò che i nostri avi hanno costruito negli anni, solo per un buonismo radical-chik da salotto.
La laicità deve valere nei confronti di tutte le religioni: Cristiani, Islamici, Buddisti, Induisti, ecc.
Laicità per tutti e nei confronti di tutti.
La nostra cultura deve permettere agli altri di integrarsi, ma non deve rinunciare a se stessa, come a volte è successo e sta succedendo.
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