9 luglio 2008

Iniziamo già con i giochetti? Titolo di Repubblica online: No Cav Day, la Chiesa attacca. Corriere: La Chiesa all'attacco sulla ***

La Chiesa attacca? Dove? Quando? Chi attacca e chi e' attaccato?
Forse ho visto un altro film ma mi e' sembrato che ieri Benedetto XVI sia stato oggetto di offese, ingiurie sfocianti nel vilipendio.
Repubblica ha visto un'altra fiction?
Come preannunciato, tutto secondo il copione gia' visto a gennaio: prima solidarieta' al Papa, poi distinguo. Senza parole...


Anche il Corriere ha visto filmati diversi...siamo alla frutta.
R.

8 commenti:

euge ha detto...

Scusami Raffaella ma, in questo caso concedimi la libertà di esprimere il mio concetto con un espressione che molti conoscono
" Cornuti e mazziati" mi spiego è l'equivalente di " oltre al danno anche la beffa" Ma dove vivono questi di Repubblica su un altro pianeta? La chiesa attacca???????? Ma se è il Papa che è stato oggetto dei volgari vaneggiamenti della " comica".............. Repubblica ma insomma!!!!!!!! Ma allora è proprio vero che l'ideologia vi ha divorato la ragione.........
Questa è la stampa in Italia...... un baraccone manipolato a seconda delle necessità ...... mantenere il punto anche facendosi beffa dell'evidenza.

mariateresa ha detto...

il titolista (individuale o collettivo, non so) di Repubblica lo conosciamo : è programmato come il cane di Pavlov, a un segnale reagisce sempre allo stesso modo. Se esce la parola "Chiesa" lui scrive subito "attacca".
Non c'è niente da fare. Sono casi umani.

euge ha detto...

Cara raffaella i soliti noti :

Repubblica e Corriere.......... i soliti tristmente arcinoti intrisi di ideologia spinta.

Anonimo ha detto...

E dire che un tempo erano i due più stimati quotidiani italiani...
In 12 ore sono passati da un estremo all' altro... non che mi aspettassi che la loro difesa del Papa durasse di più

Anonimo ha detto...

carissime, vi segnalo questa interessante valutazione del Prof Alberoni sui protagonisti dei fatti di ieri.
http://www.ilvelino.it/articolo.php?Id=590608
Alessia

Raffaella ha detto...

Ciao Alessia, purtroppo l'articolo non si visualizza per intero...

Anonimo ha detto...

Hai ragione non si apre.
Ti posto il testo per intero:
POL - Piazza Navona, Alberoni: Guzzanti figlia del marxismo

Roma, 9 lug (Velino) - “Vi meravigliate per gli insulti della Guzzanti al Papa Benedetto XVI? Siete degli ingenui, lei è figlia del marxismo, odia la Chiesa, tutto ciò che è cattolico”. Lo afferma il noto sociologo Francesco Alberoni, nella rubrica ‘VatiSpy’ curata da Bruno Volpe sul sito miliziadisanmichelearcangelo.org. Secondo Alberoni, quello che è accaduto a piazza Navona non è un caso, in quanto “la Guzzanti appartiene al quel ceppo ideologico marxista e totalitario che vede nella civiltà cattolica un nemico da abbattere e da sconfiggere, cioè un avversario storico”. Insomma, Alberoni parla di una vocazione totalitaria: “Quando si arriva all’insulto pesante e volgare vuol dire che si odia, ripeto, odia. La Guzzanti, ma non solo lei odiano la religione per ragioni ideologiche ben precise, come retaggio di ideologie, marxismo e nazionalsocialismo pagane ed antireligiose”. Il sociologo ne dà conferma storica: “Per caso oggi in Spagna con Zapatero non sta accadendo la stessa cosa con l’idea di togliere i crocefissi dalla pareti dei luoghi pubblici? Nella Russia marxista non esistevano i gulag? Tito non ha perseguitato i cristiani e in Messico la massoneria di Juarez non ha ucciso sacerdoti e proibito la libertà di culto?”.

Dietro a quello che è accaduto, secondo Alberoni, non esiste il nichilismo “ma un odio misurato e scientifico contro tutto ciò che rappresenta il sentimento religioso. La Guzzanti è imbevuta di odio”. Per quanto riguarda chi additare, il noto sociologo spiega che la colpa non è di tutta la sinistra e che “Veltroni e Bersani sono gente moderata che vogliono il dialogo e lo cercano. Anzi direi che certe volgarità erano dirette anche a colpire ed indebolire Veltroni da parte delle frange più estremiste”. Per quanto riguarda Beppe Grillo il professore non si è dilungato molto ma si è solo limitato a dire:“Non merita tanta importanza”. Nell’intervento non è mancata una frecciatina anche verso i media cattolici: “Non tutti. Ma qualcuno ultimamente ha flirtato con certe parti politiche e questa è la ricompensa. I cattolici sappiano difendersi mediaticamente”. Di Pietro, invece, “cavalca bene la tigre della polemica, è il nuovo Robespierre”.

(com/red) 9 lug 2008 17:49

Ciao
Alessia

Raffaella ha detto...

Grazie Alessia :-)