4 agosto 2008

Angelus da Bressanone: «Rispetto della comune dignità» e «esempio di convivenza tra persone delle più diverse provenienze» (Il Tempo)


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BRESSANONE «Rispetto della comune dignità» e «esempio di convivenza tra persone delle più diverse provenienze».

Questo, nell'auspicio del Papa, dovrebbero offrire al mondo le Olimpiadi che si inaugureranno a Pechino tra pochi giorni.
E Benedetto XVI augura «al Paese ospitante», agli organizzatori e agli atleti, che ognuno sappia incarnare il «genuino spirito olimpico».
Dalle montagne dell'Alto Adige dove sta trascorrendo le vacanze estive il Papa pensa alla Cina e le indirizza i suoi auspici, senza esplicitare nè questioni come la libertà di stampa e i problemi ambientali del grande Paese asiatico, nè il problema della libertà religiosa, o della mancanza di relazioni diplomatiche tra la Santa Sede e Cina.
Tuttavia le sue parole sono un segnale di interesse e di vicinanza, che sarà certamente valutato dal governo di Pechino, al centro della attenzione internazionale proprio per le Olimpiadi. «Venerdì prossimo, 8 agosto - ha detto dunque il Papa dopo aver recitato l'Angelus - si apriranno a Pechino i giochi della XXIX Olimpiade. Sono lieto di indirizzare al Paese ospitante, agli organizzatori e ai partecipanti, in primo luogo agli atleti, il mio cordiale saluto, con l'augurio che ciascuno possa dare il meglio di sè, nel genuino spirito olimpico. Seguo con profonda simpatia - ha aggiunto il Papa - questo grande incontro sportivo, il più importante e atteso a livello mondiale, ed auspico vivamente che esso offra alla comunità internazionale un valido esempio di convivenza tra persone delle più diverse provenienze, nel rispetto della comune dignità.
Possa ancora una volta lo sport - ha concluso - essere pegno di fraternità e pace tra i popoli».
Papa Ratzinger considera la Cina una delle priorità del suo pontificato: poco più di un anno fa, il 30 giugno del 2007, ha indirizzato una lettera al popolo cinese in cui ha sollevato il problema della libertà religiosa. Con il Paese asiatico la Santa Sede non ha relazioni diplomatiche da quando il nunzio a Pechino fu costretto dai comunisti di Mao a fuggire a Taipei.
Lo scorso maggio papa Ratzinger ha ospitato in Vaticano un concerto della Orchestra filarmonica di Pechino, intendendo questa come una occasione di incontro tra culture, al di là delle differenze, in spirito di amicizia.

© Copyright Il Tempo, 4 agosto 2008 consultabile online anche qui.

L'omaggio

«Senza Paolo VI Concilio a rischio»

Portando a termine il Concilio Paolo VI svolse un compito «quasi sovrumano». Senza di lui la grande «intuizione» di papa Giovanni «rischiava di non prendere forma». È questo il tributo che il papa ha dedicato durante l'Angelus a Paolo VI.
È stato un «indimenticabile pontefice», che ha radicato il Concilio in Cristo, mettendo questi «al centro di tutto, delle Sacre Scritture e della Tradizione, nel cuore della Chiesa, del mondo e dell'intero universo». Il 6 agosto saranno trenta anni dalla morte di Paolo VI e il Papa ricorda il predecessore con parole che collocano Montini al centro della storia della Chiesa contemporanea. E nello stesso tempo ribadiscono l'idea che papa Ratzinger ha del Concilio stesso, come fattore di continuità e non di rottura, di riforma e non di rivoluzione, nella storia ecclesiale.

© Copyright Il Tempo, 4 agosto 2008 consultabile online anche qui.

2 commenti:

Scenron ha detto...

Cara Raffaella, in questo link trovi gli ultimi articoli che ho inserito sulla visita di Papa Joseph a Cagliari:

http://lavignadelsignore.blogspot.com/2008/08/la-vigna-del-signore-speciale-il-papa.html

:-)

Raffaella ha detto...

Grazie :-))