23 agosto 2008

Conferimento della cittadinanza onoraria a Mons. Georg Ratzinger: "Un nuovo legame d'affetto tra il Papa e Castel Gandolfo" (Osservatore Romano)


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Benedetto XVI al conferimento della cittadinanza onoraria al fratello monsignor Georg Ratzinger

Un nuovo legame d'affetto tra il Papa e Castel Gandolfo

"Dall'inizio della mia vita mio fratello è stato per me non solo compagno, ma anche guida affidabile. È stato per me un punto di orientamento" anche "nelle situazioni più difficili".
Sono le parole di gratitudine rivolte da Benedetto XVI al fratello maggiore, Georg Ratzinger, insignito, giovedì pomeriggio 21 agosto, della cittadinanza onoraria di Castel Gandolfo.
"È per me motivo di profonda gioia - ha detto il Papa prima di congedarsi dai presenti al termine della cerimonia - che mio fratello adesso appartenga al collegio illustre dei concittadini onorari di questa bella città. Così Castel Gandolfo, se possibile, diventa ancora più cara, più vicina al mio cuore. Dunque grazie per questo gesto, anche da parte mia".
"Dall'inizio della mia vita - ha aggiunto il Papa - mio fratello è stato sempre per me non solo compagno, ma anche guida affidabile. È stato per me un punto di orientamento e di riferimento con la chiarezza, la determinazione delle sue decisioni. Mi ha mostrato sempre la strada da prendere, anche in situazioni difficili".
Riferendosi poi al discorso del sindaco ha aggiunto: "Lei, signor Sindaco, con le sue belle parole mi ha fatto ripensare agli anni trascorsi a Ratisbona, dove realmente la bella musica ascoltata in cattedrale domenica dopo domenica, per me è stata un conforto, una consolazione, una gioia intima, riflesso della bellezza di Dio".
Poi si è riferito al discorso di monsignor Ratzinger: "Mio fratello - ha detto - ha accennato al fatto che nel frattempo siamo arrivati all'ultima tappa della nostra vita, alla vecchiaia. I giorni da vivere si riducono progressivamente. Ma anche in questa tappa mio fratello mi aiuta ad accettare con serenità, con umiltà e con coraggio il peso di ogni giorno. Lo ringrazio".
Infine i ringraziamenti al comune di Castel Gandolfo per questo gesto "che è realmente gratificante anche per me". Quindi il Papa ha impartito ai presenti la benedizione apostolica.
La cerimonia per il conferimento si è svolta nella Sala degli Svizzeri del Palazzo Pontificio di Castel Gandolfo.
Le motivazioni che hanno indotto consiglio e giunta comunale della cittadina laziale al conferimento dell'onorificenza sono state lette dal sindaco Maurizio Colacchi. Esprimono il riconoscimento a monsignor Ratzinger per il suo "trentennale impegno, quale direttore del coro della cattedrale di Ratisbona - si legge tra l'altro nella pergamena consegnata al fratello del Pontefice - e del fatto che è nostro concittadino nei periodi estivi di permanenza a Castel Gandolfo di Sua Santità Benedetto XVI, suo amato fratello".
"Per noi - ha aggiunto il sindaco - è una grande giornata perché leghiamo per sempre alla nostra città il nome di un grande uomo" che ha "racchiuso in sé la rara sintesi dell'unità: di uomo, di uomo di fede e di artista".
Ringraziando per l'onorificenza conferitagli, monsignor Georg Ratzinger ha voluto sottolineare la particolarità della cittadina laziale che "da oltre quattrocento anni - ha detto - ha l'onore di accogliere il Papa nel periodo estivo". Una peculiarità per la quale i cittadini vanno fieri, ha notato, e lo dimostrano manifestando il loro amore per il Papa.
"Che i cittadini di Castel Gandolfo amano il Papa - ha detto in particolare - posso vederlo da alcuni anni personalmente". Gradito anche il riferimento alla sua attività di direttore del Coro della cattedrale di Ratisbona, "significa - ha detto - che anche a Castel Gandolfo si apprezza la musica", mezzo privilegiato anche per formare una comunità unita.
"Se penso poi alla mia età - ha detto infine monsignor Ratzinger - tra alcuni mesi compirò ottantacinque anni, la gioia per questa onorificenza è relativa perché penso che non potrò goderne per molti anni. Se penso poi alla condizione dei miei occhi e delle mie gambe, che non mi consentono di passeggiare molto per questa città, sono consapevole di non poter godere appieno delle bellezze di Castel Gandolfo. Voglio però ringraziarvi di cuore per questa onorificenza con un'espressione augurale: vivat, crescat, floreat!".
Alla cerimonia erano presenti tra gli altri il cardinale decano Angelo Sodano, il cardinale vicario per la diocesi di Roma Agostino Vallini, entrambi già nella lista dei cittadini onorari di Castel Gandolfo, il vescovo di Albano Marcello Semeraro, il direttore delle Ville Pontificie Saverio Petrillo.
Il governo italiano era rappresentato dal sottosegretario alla presidenza del consiglio dei ministri Gianni Letta.
Da Ratisbona sono giunti a Castel Gandolfo per partecipare alla cerimonia il decano della cattedrale don Wachter e il canonico Rubenbauer.

(©L'Osservatore Romano - 23 agosto 2008)

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