22 ottobre 2008
Ravasi: a scuola un'ora di Bibbia obbligatoria per tutti (Accornero)
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SINODO DEI VESCOVI SULLA PAROLA DI DIO (5-26 OTTOBRE 2008): LO SPECIALE DEL BLOG
Ravasi: a scuola un'ora di Bibbia obbligatoria per tutti
dall'inviato
Pier Giuseppe Accornero
Città del Vaticano
Una Bibbia in ogni casa; la Bibbia come grande punto di riferimento e testo base della nostra storia e cultura, anche quella laica, «come il Decalogo è la stella polare della convivenza umana»; rilancio dell'insegnamento della Parola di Dio, dai bambini ai catechisti, dai giovani agli adulti; «un'ora di Bibbia a scuola» rivolta a tutti gli studenti; fare della Scrittura un terreno di dialogo con l'Ebraismo e l'Islam che nel Corano raffigura molti personaggi biblici, anche se il Cristianesimo non è «una religione del libro» ma si basa su Gesù Cristo. Sono alcune delle 53 «propositiones, proposte» (30 pagine) che il Sinodo presenterà al Papa: il numero diminuirà perché le proposte simili saranno riassunte e fuse. Le illustra l'arcivescovo Gianfranco Ravasi, presidente del Pontificio Consiglio per la cultura e presidente della Commissione per il messaggio, «che è stato presentato ai vescovi – riferisce il portavoce mons. Giorgio Costantino – e ha ricevuto un applauso da teatro, cardinali e vescovi si sono detti entusiasti, qualcuno lo ha definito il miglior messaggio» dei 12 Sinodi celebrati dal 1967.
ORA DI BIBBIA
Un'ora di Bibbia a scuola, rivolta a tutti e non solo a chi sceglie l'ora si religione cattolica è la proposta che Ravasi «da italiano» fa «alla scuola italiana» per far conoscere la Bibbia «il grande codice della nostra cultura, che permette di capire la nostra identità». Non è d'accordo con chi propone di sostituire l'ora di religione con «un'ora di storia delle religioni» ma suggerisce di «allegare l'insegnamento della Bibbia, senza la quale non comprendiamo l'arte, la cultura, la storia». Una proposta già avanzata da «Biblia», associazione laica «che suscitò l'interesse dell'allora ministro della Pubblica istruzione, il linguista Tullio De Mauro».
GIOVANI E BIBBIA
È necessario far conoscere la Bibbia a tutti «a cominciare dai bambini, il pubblico più difficile» e dai giovani, «un rapporto un po' trascurato dalla pastorale, perché hanno una «grammatica» e un linguaggio diversi» visto che l'italiano ha 150 mila parole ma, secondo Umberto Eco, dieci anni fa i giovani ne usano 800 e oggi 400.
DONNE E BIBBIA
Le donne che proclamano le letture bibliche nella Messa sono moltissime. Si propone che il «ministero del lettorato» venga rivalutato e venga attribuito anche alle donne affinché «abbiamo un ruolo significativo».
ESEGESI E PREDICA
«Una corretta esegesi biblica è quella teologica, che fonde la dimensione storico-critica e quella pastorale-spirituale». Lo ha detto il Papa il 14 ottobre: «Il fatto storico è una dimensione costitutiva della fede cristiana. La storia della salvezza non è una mitologia ma una vera storia e va studiata con una seria ricerca storica». Ravasi aggiunge: «È necessaria la conoscenza storica perché la Bibbia è un testo incarnato in parole e bisogna conoscere le coordinate spazio-temporali ma ha anche una dimensione spirituale». Molta attenzione al problema omelia, «spesso inadeguata, invece per il cristiano medio è l'unico momento in cui accosta la Bibbia».
FONDAMENTALISMI E BIBBIA
«I fondamentalismi cristiani, come tutti i fondamentalismi, nascono dalla paura e usano la Bibbia come un'arma. Per paura si ha bisogno di avere quasi meccanicamente la verità, non riuscendo a confrontarsi con una realtà complessa. Il fondamentalismo è la negazione dell'Incarnazione» perché considera e interpreta solo le parole ma ignora il vero messaggio biblico.
DIALOGO CON L'ISLAM
Il dialogo con l'Islam deve proseguire ma con rispetto e prudenza. Lo dice il Sinodo. Lo conferma da Bruxelles la Conferenza europea cristiano-musulmana promossa dalle Conferenze episcopali cattoliche (Ccee) e dalla Conferenza delle Chiese protestanti e ortodosse (Cec): cristiani e musulmani possono costruire insieme l'Europa del futuro alleandosi contro ogni attentato alla libertà religiosa, contro l'intolleranza e ogni germe di razzismo. Ma osserva il cardinale Jean-Pierre Ricard, arcivescovo di Bordeaux e vicepresidente del Ccee: «Gli Stati europei hanno un atteggiamento neutro di fronte alle religioni, ma c'è una neutralità benevola e una ostile che tende a rinchiuderle nella sfera privata, una strategia inaccettabile».
© Copyright Eco di Bergamo, 22 ottobre 2008
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7 commenti:
Sono d'accordo sull'ora di Bibbia obbligatoria; purchè chi va a parlare di un argomento così complesso e diciamocelo con questo tipo si società che ci ritroviamo, duro da digerire, vadano persone che sanno di che parlano e soprattutto, sappiano interessare all'orgomento, giovani che molto spesso bestemmiano Dio ad ogni piè sospinto magari, solo per sentirsi più grandi di quello che sono o perchè nelle famiglie è una abitudine.
"Sono d'accordo sull'ora di Bibbia obbligatoria;"
... della serie quando non si vuole imporre la propria volontà ma solo esprimere un'idea vero?
Come si usa dire spesso in questo blog ... chissà cosa avrebbero detto i cattolici se si fosse proposta un'ora di Corano OBBLIGATORIA!
Scusa ma io espresso solo un mio parere che non è legge quindi io non impongo nulla a nessuno.
Quella di Ravasi è una proposta non certo un dictat! Come sempre quando parla la chiesa volete vederci sempre l'imposizione; conoscere la Bibbia lo trovo sicuramente più interessante di un ora di religione che se mal condotta, non ti arricchisce. Del resto, anche conoscere la Bibbia è cultura ed in questo momento in cui l'Italia e l'Europa si vergognano delle loro Radici Cristiane, forse questa soluzione non sarebbe proprio da condannare . Ti faccio presente infine, che questo blog è aperto a tutti e tutti possono esprimere le loro idee liberamente purchè correttamente quindi non vedo proprio il motivo di questo tuo risentimento.
non è rientimento quello di "ilsanta".. è solo capacità di comprendere un testo....chi di voi sa spiegarmi per quale motivo le ore di Bibbia dovrebebro essere obbligatorie per TUTTI?.. anche chi non frequenta le ore di religione? credo che ognuno sia libero di decidere se conoscere o meno una religione ( quindi non un dato di fatto .. ma alla fin fine solo supposizioni!)
Forse perche' le radici dell'Europa affondano nella Bibbia e, in particolare, nel Vangelo?
R.
antecedenti al vangelo e all'ondata di cristianizzazione ci sono radici letterarie tipiche di ogni regione di gran lunga più antiche!
Beh, e' ovvio!
Nessuno discute la grandezza della civilta' greco-romana, ma qui si parla del concetto di "Europa",di radici comuni.
Che ne sarebbe stata di tutta la civilta' e la cultura precristiana senza il lavoro degli amanuensi?
R.
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