19 luglio 2007

Papa in Cadore: cronaca della decina giornata


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Cari amici, oggi avremo molto da leggere soprattutto riguardo la conferenza stampa del cardinale Bertone. Ogni quotidiano evidenzia questo o l'altro argomento toccato dal Segretario di Stato Vaticano. Mi pare, pero', che nessuno si sia soffermato molto su quanto il cardinale ha detto del carattere di Benedetto XVI. Non ha importanza: una mia amica ha seguito in diretta la conferenza stampa di Bertone (benedetta sky!) e piu' tardi riportero' qualche "chicca" :-)
Prima di sera dovrete sopportare anche la mia invettiva contro la televisione nostrana che ieri sera non si e' degnata di dire mezza parola sulle riflessioni del cardinale Bertone. Per fortuna ci sono mezzi di comunicazione alternativi
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Raffaella


Cadore: passeggiata e preghiera serale di Benedetto XVI tra i boschi

Preghiera, studio, relax continuano a caratterizzare il periodo di riposo di Benedetto XVI a Lorenzago di Cadore. Questa sera il papa nella consueta passeggiata è tornato nel piccolo santuario settecentesco di Lozzo di Cadore, dedicato alla Madonna di Loreto visitato la settimana scorsa, per recitare il rosario. Lungo la strada si è fermato a salutare i bambini del borghetto che lo attendevano. Questa mattina, il Santo Padre è rimasto nella villetta, poi il pranzo insieme al segretario di Stato il cardinale Tarcisio Bertone. Grande l’attesa nel Cadore anche per l’incontro, martedì prossimo, con il clero delle diocesi di Treviso e Belluno. E’ quanto conferma, al microfono di Luca Collodi, il vescovo di Belluno-Feltre, mons. Giuseppe Andrich:

R. - Noi abbiamo chiesto quest’incontro e il Papa ce lo concede. Si terrà nella chiesa molto grande del centro vicino a Lorenzago dove si trova il Papa, Auronzo di Cadore. La chiesa di questa località, dove ci saranno moltissimi sacerdoti, sarà appunto il luogo dove avverrà questa straordinaria esperienza per noi.

D. - Mons. Andrich, come vi state organizzando come diocesi Belluno e Treviso per questo incontro?

R. - Noi ci stiamo organizzando con la previsione di attendere la parola del Papa. E gli presenteremo anche alcuni interrogativi, che percepiamo di più nella nostra realtà pastorale del nord-est Italia, del Veneto in particolare, con i problemi che abbiamo noi della comunità montana.

D. - Quali sono questi problemi?

R. - Noi vorremmo soprattutto orientarci su quei problemi che sentiamo forti particolarmente nelle nostre città e anche nei centri maggiori e che riguardano i giovani, la formazione, l’educazione e tutti quei rischi che oggi i giovani si trovano ad affrontare. Si parla molto in questi giorni del problema dell’alcolismo. Da noi, abbiamo un tasso di alcolismo, anche tra i più giovani, molto alto. Ci sono poi casi di suicidi tra i giovani. Sono problemi che io, particolarmente, sento in maniera drammatica.

D. - Ci sono anche altre novità. La festa per la presenza di Benedetto XVI in Cadore continua perché dopodomani sera è previsto un concerto di cori alpini in onore del Papa proprio all’interno del Castello di Mirabello dove risiede il Papa per il suo riposo...

R. - Abbiamo questa possibilità: la diocesi di Belluno-Feltre offre, con una serie di cori del Cadore, un momento di festa con l’espressione tipica della nostra cultura che si è sempre tradotta in momenti di canto, di canto polifonico, ma anche di canto popolare. Abbiamo saputo che il Papa gradisce molto questo tipo di espressione culturale. Quindi, assicuriamo al Santo Padre una serata che per noi sarà di grande respiro, perché ci ricollega alla nostra cultura di montagna che in questi giorni il Papa sta vivendo anche nelle sue quasi quotidiane escursioni a contatto con le persone. Persone che si commuovono per questa imprevista possibilità di incontrare il Santo Padre.

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Così i servizi per domenica

LORENZAGO. Più di cinquemila pellegrini dal Cadore ma anche dal Veneto e dal Friuli sono attesi a Lorenzago per l’Angelus del papa di domenica prossima in piazza Calvi. Ieri mattina si è riunito il Comitato per l’ordine pubblico e la sicurezza. Quattromila i posti previsti in piazza, dove sarà installato anche un maxi schermo (alle spalle della chiesa). Ma secondo le previsioni è atteso ancora un migliaio di persone. Domenica scorsa, all’Angelus al castello Mirabello, la diocesi di Treviso aveva dovuto rinunciare a più di mille richieste. Numerosi i provvedimenti decisi ieri.

Statale chiusa. La statale per la Mauria verrà chiusa dal Ponte Nuovo, verso le 8 fino alle 14, ma potranno accedere i residenti e coloro che si recheranno alla messa concelebrata in piazza dal vescovo di Belluno-Feltre, Giuseppe Andrich, dall’emerito mons. Ducoli, dal vescovo di Treviso, Andrea Bruno Mazzocato e da decine di sacerdoti. Funzioneranno navette per anziani e disabili. La strada sarà completamente chiusa lungo il tratto centrale del paese.

Parcheggi. Circa 500 posti macchina saranno recuperati lungo la strada che porta al lago, altre centinaia all’ingresso del paese. Chi arriverà dalla Mauria troverà almeno un centinaio di parcheggi.

Il palco. Sarà sul lato destro della piazza, per chi entra dalla statale, a fianco della chiesa, sotto i balconi della casa di Giuliana Tremonti.

Messa. La messa del vescovo Andrich inizierà poco dopo le 10. Sarà accompagnata da cori. Il papa arriverà qualche minuto prima di mezzogiorno, entrerà in chiesa a pregare, e subito dopo reciterà l’Angelus. Seguirà il baciamano. La Magnifica Comunità del Cadore gli porterà in dono un album con le foto di tutti i Comuni.

Servizi sanitari. L’azienda sanitaria ha messo a disposizione in particolare tre posti di assistenza, ciascuno con un medico e sei infermieri. Ci sarà anche un servizio “avanzato”, con posti letto: un mini ospedale da campo. Sarà sul posto anche l’elicottero del Suem.

Acqua. La protezione civile distribuirà almeno diecimila bottiglie d’acqua, in tre punti diversi. Gli esercizi pubblici rimarranno aperti per ogni necessità. Saranno installati servizi igienici al complesso delle scuole.

© Copyright Corriere delle Alpi, 19 luglio 2007


LE INIZIATIVE IN PROGRAMMA

Concerto di cori alpini e conferenza sulla Sindone

La montanara per il papa. “Signore delle Cime”, “La montanara”, “Quel mazzolin di fiori”. Saranno alcune delle canzoni di montagna che i cori alpini Cadore, Comelico, Rualan, Peralba, San Vito, Cortina, Oltrepiave canteranno venerdì sera al Papa, in un concerto offerto dal vescovo di Belluno-Feltre, mons. Giuseppe Andrich, a Benedetto XVI. L’incontro si svolgerà sul piazzale del castello Mirabello. Il concerto sarà a porte chiuse: per Ratzinger, per la famiglia pontificia, i seminaristi e il personale del castello.

Copia della Sindone. Prima della recita dell’Angelus Benedetto XVI si raccoglierà in preghiera, nella chiesa arcipretale del paese, davanti ad una copia della Sindone. Copia già esposta da oggi nella parrocchiale e che vi rimarrà sino al 27 luglio. «La Sindone: vangelo scientifico da rivalutare»: questo il tema della conferenza in programma questa sera, alle 20.45, all’oratorio di Lorenzago. Interverranno Giulio Fanti dell’università di Padova, Francesco Lattarulo, del Politecnico di Bari, Gertrud Wally, dell’Istituto Santa Giustina di Vienna.

© Copyright Corriere delle Alpi, 19 luglio 2007

Il Signore delle cime? E' un canto bellissimo :-)
R.


CHIESA DI SANTA GIUSTINA

Auronzo in fibrillazione per l’incontro di martedì

AURONZO. Il papa in dialogo con 600 preti. Accadrà il 24 luglio, alle 11, nella chiesa di Santa Giustina Martire, ad Auronzo. I sacerdoti saranno quelli delle diocesi di Treviso e di Belluno-Feltre. Si svolgerà a porte chiuse, per un’ora circa. All’uscita dalla chiesa, che è la più grande della diocesi dopo la cattedrale di Belluno e la concattedrale di Feltre, ha una disponibilità di 500 posti. All’uscita il papa incontrerà il sindaco di Auronzo, Bruno Zandegiacomo e gli abitanti, nonché i villeggianti. «E’ un onore, per noi, questa visita», conferma il sindaco. «Al santo padre vorrei far vedere il lago di Auronzo, dalla piazza, davanti alla chiesa, e le Tre Cime di Lavaredo». Don Renzo Roncada, parroco di Auronzo, commenta: «Ormai da giorni la comunità è in fibrillazione». Le diocesi hanno consigliato i sacerdoti di presentarsi in clergyman. Il centro di Auronzo ha già numerose bandiere del Vaticano esposte ai balconi. Sabato ci sarà un vertice, in municipio, sull’organizzazione della sicurezza. Probabilmente sarà chiusa, per qualche ora, la statale che arriva ad Auronzo e prosegue per Misurina.

© Copyright Corriere delle Alpi, 19 luglio 2007

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