20 ottobre 2008
Pompei, la visita del Papa si chiude con un boato di gioia (Rossi)
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POMPEI, LA VISITA DEL PAPA SI CHIUDE CON UN BOATO DI GIOIA
Benedetto XVI si è concesso ai fedeli, ma non ha dimenticato i temi caldi del territorio: "Vi lascio, ma il mio cuore resta vicino a questa terra".
Autore: Francesco Rossi
È stata una giornata intensa, quella vissuta da Benedetto XVI a Pompei, anche nella sua parte conclusiva. Dopo una breve pausa di ristorazione, il Papa ha recato visita alla salma del Beato Bartolo Longo, dedicandole alcuni momenti di intensa preghiera. È seguita poi la celebrazione del Rosario nella cornice prestigiosa di un Santuario naturalmente gremitissimo.
È stato alla fine della celebrazione, però, che il legame tra fedeli e Papa si è manifestato con maggior veemenza: il Santo Padre infatti, prima di recarsi alla papa-mobile e quindi all’elicottero, ha voluto effettuare un lungo percorso tra le file dei sedili, intrattenendosi a baciare bambini e sfiorare le mani di tutti coloro che sempre più insistentemente si protendevano verso di lui.
Grande trasporto inoltre per il discorso che ha chiuso il Rosario, riproposto da Ratzinger come "preghiera contemplativa" e per cui "si deve riscoprire l’importanza del silenzio interiore". "Cari amici”, ha poi conclamato prima di lasciare il Santuario, “desidero confermare e affidarmi al vostro impegno spirituale e pastorale; non stancatevi di lavorare con passione. Ma è giunto ora il momento di congedarmi da voi e dal resto del Santuario, vi ringrazio per la vostra calorosa accoglienza e soprattutto per le vostre preghiere. Devo lasciarvi ma il mio cuore rimane vicino a questa terra".
Accompagnato dall’applauso forse più sentito della giornata, il Papa ha donato una rosa d’oro alla Basilica della Vergine, simbolo di grande devozione e al tempo stesso "griffe" del magistero di Benedetto XVI.
Un dono, quella della rosa, che si aggiunge agli altri simboli e fulcri tematici di questa giornata pastorale, tra cui è emersa evidente la mancata argomentazione di un tema caldo come la camorra, tra l’altro già ampiamente sottolineato in sede della visita a Napoli. Molto apprezzato dai fedeli inoltre un inconsueto atteggiamento caloroso del Papa, un’espansività che l’ha improvvisamente distanziato dall’archetipo di pontefice distaccato, sintetizzata in una frequente apertura delle braccia, quasi ad indicare un ideale abbraccio a tutti i presenti.
Un momento molto intenso, infine, all’esterno della Cattedrale, dove il Pontefice ha voluto dare un ultimo saluto con un "Arrivederci!", accompagnato da un boato assordante della folla. Alle 18:40 circa l’elicottero dell’Aeronautica Militare si è poi alzato in volo dirigendosi spedito verso il Vesuvio e quindi verso Roma.
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Leggo:
Molto apprezzato dai fedeli inoltre un inconsueto atteggiamento caloroso del Papa, un’espansività che l’ha improvvisamente distanziato dall’archetipo di pontefice distaccato, sintetizzata in una frequente apertura delle braccia, quasi ad indicare un ideale abbraccio a tutti i presenti
Che stress...datemi una mano per tirare su' le braccia, le calzette ed il berretto...
R.
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2 commenti:
e tu scostati e sta attenta a non pestarmi gli zebedei
fiuuuuuu!!!!! Meno male...pensa cosa sarebbe successo se anzichè salutare a braccia aperte lo avesse fatto a mani giunte. Un pellegrinaggio dai risvolti completamenti diversi, quasi rovinato.
Se invece avesse azzardato un passetto di tip tap, sarebbe stata l'apoteosi
Scusate la superficalità dell'intervento ma anch'io ho i miei limiti
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