13 agosto 2007

Il Papa ed i media: un rapporto difficile...perche'? Alcune riflessioni (di Raffaella)


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Cari amici, abbiamo avuto modo di leggere gli articoli segnalati da Gemma nel post "Il Papa ed i media: un rapporto difficile...perche'?".
Penso che sia il caso di fare qualche riflessione.
Come mai il rapporto dei mass media con Papa Benedetto XVI, a differenza di cio' che accadeva con Giovanni Paolo II, e' cosi' difficile e conflittuale?
Si possono dare molte risposte a questa domanda. Io penso che una delle ragioni stia proprio nel fatto che Benedetto XVI non si preoccupa molto di compiacere i media. Diciamocelo: il Papa da' molto filo da torcere ai media perche' non e' facilmente "ingabbiabile" nelle categorie che tanto piacciono ai mezzi di comunicazione: il Papa e' un conservatore? Non e' vero perche' e' contro la globalizzazione e la distruzione del Creato ad opera dell'uomo.
Il Papa e' un progressista? Non e' vero perche' non ricerca il compromesso con la modernita' e non rinuncia ad enunciare la Verita'.
Credo che per i media Papa Benedetto sia un vero enigma.
E' probabile che gli osservatori si chiedano: come mai noi non riusciamo a capirlo, eppure egli attae ed affascina cosi' tante persone?
Dallo studio che abbiamo letto sembrerebbe che i media si occupino del Pontefice solo quando ci sono "grandi eventi": l'elezione, il caso Ratisbona, il caso dell'Arcivescovo di Varsavia.
Cio' e' assolutamente vero. Spesso sui media si parla del Papa solo per fare polemica, vedi il motu proprio "Summorum Pontificum". Lo abbiamo denunciato piu' volte su questo blog. Non c'e' differenza fra i media italiani e quelli internazionali.
Politi, che ha sempre una parola buona per Papa Ratzinger, afferma che la presenza del Papa sui media e' calata drasticamente. Politi non si chiede perche'?
Forse perche' il Papa ha un linguaggio difficile? No!
Forse perche' il Papa non affascina? No! Semmai e' il contrario...
A queste domande non rispondo io ma Andrea Tornielli in una intervista a "Radici Cristiane" che mi riservo di trascrivere in questi giorni. L'intervista si intitola: "Dalla leggenda nera su Pio XII agli attacchi a Benedetto XVI".
Per adesso riporto solo una domanda con relativa risposta
:

Radici Cristiane: Trova che vi siano delle similitudini fra l'avversione verso Pio XII e quella che certi ambienti mostrano nei confronti di Benedetto XVI?

Andrea Tornielli: Similitudini ci sono,ma non le enfatizzerei. Contro Pio XII c'era una vera e propria leggenda nera, preparata in ambiente sovietico e fatta propria da ambienti dell'ebraismo alla meta' degli anni Sessanta (dopo il processo contro Adolf Eichmann).
Nei confronti di Benedetto XVI c'e' un'avversione determinata innanzitutto da PIGRIZIA INTELLETTUALE, dai continui PARAGONI CON PREDECESSORE, fatti dalle stesse persone che, quando era in vita Giovanni Paolo II, lo attaccavano rimpiangendo Paolo VI e, quando regnava Papa Montini, lo criticavano esaltando Giovanni XXIII.
Per certi ambienti, SOPRATTUTTO CATTOLICI (ma non solo) sembra che l'unico Papa buono sia quello che non c'e' piu'.

© Copyright Radici Cristiane agosto-settembre 2007

Ecco il punto: la pigrizia intellettuale! Il caso dell'interpretazione sbagliata della lectio di Ratisbona, per cui i media non hanno ancora fatto un serio mea culpa, e' emblematico.
Il discorso nel suo insieme era chiarissimo (per chi ha avuto la pazienza di ascoltarlo e/o di leggerlo fino in fondo), tuttavia i giornalisti si sono fermati alla citazione di Manuele II creando, di fatto, un incidente internazionale.
E' chiaro che poi ne hanno parlato...
La verita' e' che il Magistero di Papa Benedetto non e' riducibile ad alcune frasi ad effetto o ad alcune immagini. Esso va letto nella sua interezza. I media fanno seriamente questo lavoro? No! Per pigrizia intellettuale o perche' pesa su Benedetto XVI un pregiudizio che tarda a sparire e che e' stato creato proprio dai mass media.
Mi sembra, pero', che, come sempre, i media cadano nella tentazione di sopravvalutarsi: sono sicuri di potere veicolare l'immagine di una persona. Non e' cosi'! Come spiegare altrimenti l'affetto che moltissimi fedeli provano per il Papa? Come spiegare la chiesetta della Val Vigezzo strapiena di fedeli nonostante le ostilita' mediatiche al motu proprio?
Un vaticanista, non ricordo chi, tempo fa, scrisse che Benedetto XVI e' un enigma. Sara' un enigma per i media ma non per i fedeli semplici, quelli che vedono in lui un vero dono del Cielo, quelli che apprezzano il suo Magistero "senza fronzoli".
E non e' vero che non ci siano "immagini suggestive" in questo Pontificato: come mai i media hanno dimenticato subito l'arcobaleno di Auschwitz? Quale immagine e' stata piu' potente di quella? Non e' stato un gesto ad effetto, creato ad arte, ma, quasi, una risposta del Cielo. Perche' non ci sono state puntate di Porta a Porta, speciali sui giornali, foto in prima pagina? Ma no! Si tratta di Benedetto XVI e quindi si e' dato spazio solo alle polemiche sul discorso del Pontefice al campo di concentramento.
E che dire dello stesso arcobaleno che ha squarciato il cielo di Colonia prima della Veglia con il Papa?
E come la mettiamo con i "piccoli grandi gesti di gentilezza" che il Papa ci ha regalato? Benedetto che si piega a raccogliere il Rosario caduto al nipotino del presidente Lula, il Papa che raccoglie da terra e riconsegna ad una ragazza la custodia della macchina fotografica...strano! Questi non sono gesti "mediatici"? Enno'! Evidenziarli significherebbe rompere l'immagine stereotipata costruita su Ratzinger!
Si dice spesso che Papa Benedetto non e' mediatico e non ha lo stesso carisma del precedessore. Sciocchezze! Passatemi il termine...
Che cos'e' il carisma? Mi piace riportare la definizione di Don Giussani, coniata per CL ma adattabile anche alle singole persone
:

«Un carisma – ha scritto don Giussani – si può definire come un dono dello Spirito dato a una persona in un determinato contesto storico, affinché quell’individuo dia inizio a una esperienza di fede che possa risultare in qualche modo utile alla vita della Chiesa. Sottolineo il carattere esistenziale del carisma: esso rende più convincente, più persuasivo, più “abbordabile” il messaggio cristiano proprio della tradizione apostolica. Un carisma è un terminale ultimo dell’Incarnazione, cioè una modalità particolare attraverso la quale il Fatto di Gesù Cristo uomo-Dio mi raggiunge e, per il tramite della mia persona, può raggiungere altri».

Che bella definizione! Ci ritrovo tutto Papa Benedetto :-)
Il professore, il teologo, il Vescovo, il Cardinale, il Papa Ratzinger ha un grande doto: vede tutto con estrema chiarezza e, con lungimiranza, individua con ampio anticipo i problemi della Chiesa prospettando possibili soluzioni.
Trovo meravigliosa la frase a lui attribuita: "nel tempo attuale «vale più un concetto di mille immagini»".
E' verissimo e "profetico". In questo momento storico non contano i grandi gesti spettacolari ma i concetti: concetti fondamentali che abbiamo dimenticato.
Lo Spirito manda il Papa giusto al momento giusto.

In una societa' dell'immagine, del consumismo, del conformismo, dell'appiattiamento al politicamente e mediaticamente corretto, chi va piu' controcorrente di un Papa "della parola"?
Non sara' che noi Cattolici apprezziamo Benedetto proprio perche' cosi' "anticonformista", cosi' poco politicamente corretto, cosi' limpido e chiaro nell'esposizione? Pensateci, cari giornalisti, e FORSE risolverete "l'enigma Benedetto"
:-)

Nel frattempo, pero', guardate la realta': molti fedeli (e anche vaticanisti!) hanno reagito di fronte al comportamento poco obiettivo dei media e sono sorti miriadi di blog, siti, forum e giornali online dedicati a Papa Ratzinger, proprio per sopperire al vuoto dei media tradizionali.
Non sara' il caso di riflettere su questa novita', anch'essa "mediatica"?

Raffaella

PS Ieri il Papa ha lanciato un appello a favore delle popolazioni colpite dalle alluvioni. Nessun quotidiano, salvo poche eccezioni, si e' sentito in dovere di pubblicare le sue parole. Ma certo! Non c'era motivo di fare polemica quindi...zitti e mosca! Vediamo chi avra' la faccia tosta di affermare, alla prossima occasione, che il Papa si occupa poco di tematiche sociali...

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Con una battuta si potrebbe dire che il Papa obbliga i giornalisti a fare i giornalisti,
ma di veri giornalisti non ce ne sono piu' e quelli che ci sono ancora, vengono ingabbiati dalle politiche editoriali per cui si vedono vaticanisti riepire pagine sulla salute del Papa o sulle passeggiate in montagna mentre politologi o quant'altro parlare di cose riguardanti il magistero.
I media hanno dei grossi problemi di professionalita' che stanno mascherando dando la colpa alla mancanza di comunicativa del Papa, ma spero che molti si accorgano con il passare del tempo che sono i media ad essere tarlati...sinceramente la mia fiducia e' finita da un pezzo sotto i tacchi..

Luisa ha detto...

L`influenza dei media sulle menti altrettanto pigre dei lettori è reale,ma osservo effettivamente una reazione sempre più marcata grazie a internet dove chi pigro non lo è, va a cercare notizie, conferme o smentite al dictat del mediaticamente corretto. In Italia poi avete la fortuna di avere Papa Benedetto a casa, potete vederlo, ascoltarlo, leggerlo facilmente,chi è curioso evidentemente, gli altri....
All`estero, l`influenza della stampa è più marcante, la visibiltà di Papa Benedetto ridotta al minimo che sfiora lo zero, e quando se ne parla è sempre con toni critici e stereotipati.
È per ciò che sono ancor più felice di scorgere sempre più blogs di giovani e meno giovani che informano, trasmettono il Magistero di Benedetto XVI.
Mi ha fatto particolarmente piacere vedere al`Angelus domenica un gruppo francese con i suoi cartelloni dove si poteva leggere: Benedetto la France ti vuole bene e ti aspetta!
Allora sursum corda, Benedetto XVI, vero dono di Dio, arriva direttamente ai cuori e alle menti dei fedeli, per via accellerata, senza intermediari se non la sua parola , che è quella del Successore di Pietro, parola che sempre e solo ci trasmette la Parola nella sua nuda e luminosa verità.

gemma ha detto...

sottoscrivo e controfirmo ogni tua riflessione :-)

Anonimo ha detto...

Raffaella, sono un prete brasiliano e, da qualche mese, leggo ogni giorno il tuo blog. Mi piace moltissimo. Sono pienamente d'accordo con le tue riflessioni sul Papa ed i media. Complimenti per questo belissimo lavoro. E ringraziamo il Signore per questo suo dono chiamato Benedetto XVI!
don guglielmo

Anonimo ha detto...

Benvenuto Don Guglielmo e grazie per la sua presenza.
Raffaella

Anonimo ha detto...

Ciao a tutti! gli articoli e le riflessioni sono molto interssanti ed è vero che sempra che l'unico papa buono sia quello che se ne andato! Comunque non è solo Ben che ha attirato l'antipatia dei media perchè ol suo Magistero non si prestava a un interpretazione immediata.
Anche Paolo VI è stato più volte criticato e confrontato con Giovanni XXIII ( le linee guida dei due pontificati erano, in fin dei conti abbastanza simili tant'è che Montini portò atermine il concilio giovanneo solo al termine rele dei lavori e non prima come molti credevano), stessa cosa Papa Giovanni, durante il sui breve pontifiato non si faceva che rimpiangere il tanto criticato Pio XII e così all' infinito! Sarebbe davvero disdicevole se quando ( spero tr moltissimo tempo) avremmo un nuovo Papa i giornalisti cominciassero ad adorare B16. Non c'è un minimo di coerenza a questo mondo. Destesto questoatteggiaento percui di una qualsiasi persona pubbilica si parla bene solo dopo la morte!