11 settembre 2007

Ecco l'esempio di cio' che non si deve fare: ridurre il messaggio del Papa alla politica!


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di Sandro Bondi

L’incontro del Santo Padre Benedetto XVI con i giovani a Loreto segna un momento importante di riflessione sulla verità essenziale della vita e del destino degli uomini e delle donne del nostro tempo.

Rivolgersi ai giovani significa alimentare il fuoco spirituale che deve avvolgere l’agorà, il luogo della politica e della vita relazionale e associata. Il cammino dei giovani infatti si chiama Agorà e il Papa invita tutti a convenire nella piazza ritrovandosi fraternamente al centro della vita associata con una mentalità nuova, convertendo così mente e cuore, secondo il criterio evangelico così ben espresso da San Paolo. «Andate controcorrente!». Il grido di Papa Benedetto radicalizza e amplifica il sentire bimillenario della Chiesa nei confronti degli idoli mondani e storici, anche gli idoli consumati nelle piazze della politica. Oggi è il tempo delle questioni indifferibili. La battaglia per il significato della vita si fonde con la ricerca delle soluzioni adeguate al nostro tempo. Occorre ripartire da questo dato meta-politico e pre-politico, inscritto nella memoria e nella sfida della Chiesa al mondo. Infatti, questa è la sfida che anche Forza Italia si sente di raccogliere per dare una risposta alla violenza del potere anti-umano, che spezza il cerchio della speranza, per tendere all’umanizzazione della storia, che una filosofa come Maria Zambrano ha posto al centro dell’etica moderna.

È la stessa sfida del Papa e la sfida alla quale sono chiamati i giovani convenuti e Loreto. Una sfida che solo una forza politica capace di vivere un’idea della politica così compiutamente laica e così perfettamente densa di senso del sacro può condurre avanti, con determinazione e senso progettuale. Forza Italia si sente naturaliter chiamata a raccogliere la voce del Santo Padre e dei giovani di Loreto. Si sente chiamata a questo compito in quanto partito della vita, della verità e della libertà.

In quanto partito che combatte contro le corporazioni laiciste, l’ideologia radical-libertaria, la negazione della radice antropologica del vivere associato e sempre per il bene comune. Il fondamento della nostra battaglia spirituale e politica è certamente reperibile nel magistero della Chiesa e nelle tradizioni del cattolicesimo e del riformismo democratico dall’incontro delle quali sono sorte in Italia le esperienze più innovative e durature.

La contesa politica nell’età postmoderna sarà sempre più marcatamente segnata dalla dialettica sui valori, dal tentativo, cioè, di fondare l’azione politica sui valori da sempre afferenti alla dimensione della persona, patrimonio tanto dei laici come dei cattolici. Mentre la dinamica del cambiamento storico verterà sempre meno sulle questioni tecniche ed economiche, pur importanti, ma incapaci di definire e governare lo scenario complesso delle inquietudini che affollano la mente dei nostri contemporanei e soprattutto dei nostri giovani. È su questa pista ad un tempo metapolitica e pre-politica che la politica ridisegna efficacemente il suo mondo vitale giungendo infine a ricomprendere le domande e le inquietudini dei giovani di Loreto. Questa è la nostra strada, la nostra pista, la nostra via.

Una propaganda salottiera e superficiale che rende caricatura questo percorso di umanizzazione della storia e della politica, dipinge Forza Italia ancora come una meteora destinata a polverizzarsi: niente di più sbagliato. Proprio perché siamo una forza politica solidamente ancorata alla storia cristiana e liberale, moderna - ma direi anche postmoderna per quel tratto di ricerca individuale di fede che il nostro tempo registra - e laica, abbiamo il futuro davanti a noi e non, per riprendere la celebre immagine di Walter Benjamin, dietro le spalle. Non voltiamo le spalle al futuro perché vogliamo riuscire a contenere nel medesimo alveo le verità eterne e le vicissitudini storiche, così come le speranze dei giovani e il progetto politico per il domani dell’Italia e dell’Europa. Forza Italia è un partito storicamente segnato da queste radici. Da questo cuore pulsante di vita e di esperienza vogliamo dialogare più intensamente con i giovani di Loreto e li consideriamo nostri interlocutori privilegiati. Se Forza Italia saprà ottenere non il voto, ma soltanto la fiducia e l’attenzione di questi giovani cattolici, così come dei cattolici che hanno riempito piazza San Giovanni per difendere la famiglia, allora Forza Italia potrà svolgere una funzione storica e politica come quella che la Democrazia Cristiana svolse per oltre quarant’anni nella società italiana. So che si tratta di un traguardo ambizioso e difficile, ma è la ragione più importante del mio, e nostro, impegno politico.

© Copyright Il Giornale, 11 settembre 2007

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