16 gennaio 2008

Il grande fisico Zichichi: "Il Papa sarà invitato ad Erice". Lo scienziato condanna duramente la censura al Papa (Sir)


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IL PAPA E LA SAPIENZA: ZICHICHI, SARÀ INVITATO A ERICE

“Noi riconosciamo che Benedetto XVI è un grande sostenitore della scienza”. Con queste parole, il fisico Antonio Zichichi, recentemente rieletto presidente della Federazione mondiale degli scienziati annuncia al Sir la decisione, presa oggi dalla Federazione, cui aderiscono 10mila scienziati di 15 nazioni del mondo, tra cui molti premi Nobel, come T.D.Lee, M.Koshiba e S.Ting, di invitare il Papa a Erice nei primi giorni di maggio, forse l’8, giorno della costituzione del centro di ricerca siciliano promosso dallo stesso Zichichi, nel 1962, e anche data di ricorrenza della visita di Giovanni Paolo II, nel 1982.

“Quanto è successo a Roma è gravissimo – afferma Zichichi, a commento dell’annullamento della visita del Papa all’università La Sapienza –. Una vergogna per la comunità scientifica e per l’ateneo romano, che ne esce con le ossa rotte in tutto il mondo, a causa di una minoranza di docenti contestatari che ha fatto molto rumore, mentre tutti gli altri che la pensano diversamente e che avrebbero voluto udire la voce di un intellettuale qual è Papa Ratzinger, sono rimasti in silenzio”.

Il 6 aprile 2006, in un incontro a piazza San Pietro con i giovani, “a un ragazzo romano, che chiedeva come era possibile conciliare scienza e fede, Benedetto XVI citò Galileo Galilei, in nome del quale arbitrariamente oggi certi hanno mosso una protesta, senza neppure averne mai letto un rigo, a differenza del Papa”, ricorda lo scienziato Zichichi, che non accetta che la protesta di un gruppo di docenti della Sapienza sia “spacciata” come una “battaglia di laicità” degli “scienziati italiani”.

“Chi sono questi cattedratici, che non hanno scoperto né inventato nulla? «In nome della scienza devono parlare coloro che fanno scienza, diceva Enrico Fermi, non coloro che ne discutono». E la scienza, a iniziarla fu proprio Galilei, che molti citano senza conoscere. E la scienza cominciò con un atto di umiltà, riconoscendo che non basta la ragione matematica per capire il mondo. Perché, scriveva Galilei, «non basta essere intelligenti, perché colui che ha fatto il mondo è il più intelligente di tutti».

I veri scienziati – aggiunge il presidente della Federazione mondiale – non pensano che ci sia contrapposizione tra scienza e fede, non si sentono in conflitto.

“I conservatori oscurantisti, nemici della laicità, sono proprio questi contestatori scientisti, che hanno dato prova di arroganza intellettuale, violenza culturale e oltranzismo della ragione, gravissimi per un’istituzione universitaria di antica tradizione”, è il giudizio di Zichichi sulla posizione “bigotta e anticlericale” di una minoranza di docenti che hanno promosso la protesta contro la visita del Papa.

Tra l’altro – osserva Zichichi – “era un uso medioevale usare il nome e non il cognome per chiamare le persone. Chi è rimasto al Medioevo e al tempo dell’Inquisizione sono i contestatori del Papa, che parlano di Galileo e non di Galilei, come se usassimo Isacco per Newton”. “Non sono veri scienziati coloro che pretendono il monopolio della ragione e parlano di laicità”, dice Zichichi, che aggiunge: “La scienza è meritocratica, riconosce il diritto di parola a chi ha dei meriti”.

Infine, un commento alla scelta della Santa Sede di annullare la visita: “Il Papa ha fatto bene a non prestarsi alle strumentalizzazioni ideologiche. Quanto è successo è solo una vergogna. Il suo silenzio lo sottolinea”.

© Copyright Sir

11 commenti:

gaddhura ha detto...

Che non mi si chieda perchè adoro Zichichi!!
Non vi basta questa lettera?
Leggetevi i suoi libri, ne vale la pena!! Consigliati!!

Grande, grande, grandissimo SCIENZIATO. Lui.

Utnapishtim ha detto...

Grande fisico Zichichi?
Stete certamente scherzando...

gaddhura ha detto...

Ehm...si, un certo Antonino Zichichi, Presidente di una certa Fondazione che ha sede ad Erice...
Se vuoi informarti cercalo su Wikipedia...visto che ormai il sapere è tutto condensato lì...recenti vicende insegnano!
Nel dubbio leggi qualcosa anche da altre parti...ti avviso che il suo curriculum è piuttosto lungo...
Saluti

Utnapishtim ha detto...

Ho un suo libro, letto in gioventù, e devo dire che già allora lo considerai imbarazzante.
Pressappochismo e cialtroneria condensati che possono impressionare solo chi non ha molte competenze scientifiche.
Che poi abbia importanti cariche è verissimo, così come è vero che è (lui sì) estremamente vicino al mondo della (peggior) politica.
Forse chi dovrebbe informarsi meglio sei tu.
Nel mondo accademico è considerato un utile idiota, perchè racimola finanziamenti, ma dal punto di vista scientifico vale pochissimo.

Anonimo ha detto...

E' straordinario notare come chi ci critica perche' contestiamo gli illuminati sapienti abbia parole cosi' offensive verso Zichichi.
Non e' un po' incoerente?

Utnapishtim ha detto...

Si giudicano le persone per quello che fanno, non per quello che sono.
Il mio giudizio su Zichichi è basato sull'inconsistenza delle sue pretese scientifiche. Non vedo dove sia l'incoerenza.
Credi che io rispetti gli scienziati della Sapienza solo perchè sono scienziati? Innanzitutto rispetto chi ha espresso in modo molto onesto e pacato il proprio dissenso, apprezzo la lettera di Cini per come è scritta e per i suoi contenuti, perchè li condivido.
Solo chi ha una conoscienza molto superficiale della dialettica tra scienza e fede può credere che il discorso di Ratzinger su Galileo non sia pericoloso per la scienza.
Ricordo che non ero ancora maggiorenne quando m'appassionai al processo a Galielei e mi accorsi già allora che quello che l'illuminismo aveva dipinto nei toni d'infamia per la chiesa in fondo era ben altro, e che in fondo la condanna che egli subì non fu così "ingiusta", vista alla luce dei suoi tempi... (è assai più scandaloso a mio avviso che il grande scienziato sia stato "riabilitato" solo da pochi anni). Conosco bene Feyerabend e abbastanza Ernst Bloch da sapere esattamente cosa intendessero.
Ho letto il discorso di Ratzinger e vi ho visto anche io un pretestuoso argomento per ricucire quella sana separazione tra scienza e fede che ormai speravamo esser finalmente entrata negli animi. Invece da ogni parte si vedono le tenebre dell'oscurantismo riaffiorare...
in america si parla comunemente di Disegno Intelligente, in italia non si può aprire un giornale senza leggere rubriche sui peli del papa, non c'è più aria, capite?
Questi ragazzi, questi professori esprimono un sentimento diffuso e spontaneo di rifiuto di tutto questo, mi sento molto vicino a loro ed alla sapienza che si è trovata coinvolta in prima linea in questa battaglia, e ha vinto.
Mi dispiace solo che tutto questo si sia espresso nella forma di uno sgarro istituzionale, ma in questo paese bisognerà pur incominciare a dire qualche no a questo papa, bisognava che qualcuno si prendesse la briga di dire questa parola.
Quei giovani sono probabilmente gli unici giovani che hanno realmente risposto a quell'accorata chiamata del papa a "dire no". Questi giovani meritano molto più rispetto di tutti questi cialtroni che sporcano il giornalismo italiano con parole come "censura".

Anonimo ha detto...

Quindi giustifichi il fatto che un ospite sia stato villanamente messo alla porta solo perche' non la pensa come gli illuminati sapienti della Sapienza?
Beh, finalmente ho capito dove abita l'intolleranza.
Occorre rispettare questi giovani? Quegli stessi giovani che sbeffeggiano il Papa e cacciano dalla facolta' studenti cattolici?
No, mio caro, non concedo il mio rispetto a chi offende il prossimo e crea condizioni affinche' si attui la censura preventiva del discorso di un uomo, qualsiasi, uomo!
Questi quattro gatti esprimono un sentimento diffuso? Non credo proprio a meno che non si considerino solo gli illuminati e non il resto della popolazione.
Il punto e' uno: il Papa non e' alla Sapienza!

gaddhura ha detto...

Non c'è nulla da fare: il dato evidente è che, quando si ha la mente ottenebrata dall'ideologia, non si è in grado di vedere la realtà.
Tempo impiegato inutilmente, sprecato in discussioni sterili.

Utnapishtim ha detto...

Il punto è uno: il Papa non è voluto andare alla Sapienza.
Veramente nessuno è stato cacciato dalla Sapienza (mentre illustri professori sono stati cacciati da università cattoliche, 1 esempio per tutti: Severino). E finiamola una buona volta di spararle così grosse. Io capisco che sei risentita e infervorata, ma tu non lo capisci che con questi toni alimenti la tensione e le chiacchere prive di senso?
Credo veramente che i firmatari della lettera non sapessero ESATTAMENTE quello che ha detto Ratzinger su Galileo, e quello che ha detto Feyerabend? Credo che nessun scienziato che abbia un po' di interesse in questi temi possa ignorare il pensiero di Feyerabend. Io conosco molto bene Feyerabend e non sono scienziato. Il mio sapere non deriva certo dai giornali, e figurati che non sono nemmeno un professore.
Credo sia interesse di tutti che il tema venga ricondotto al suo alveo originale.
Si tratta semplicemente dell'emersione di quel dissenso spontaneo e molto diffuso in italia, e non chiamatelo idealismo!

@gaddhura: sei più salace di ratman

Anonimo ha detto...

Al Papa e' stato impedito di andare alla Sapienza...

gemma ha detto...

Il Papa è stato messo nelle condizioni di rinunciare ad andare alla Sapienza. Così la vediamo noi
E ciascuno si tenga i suoi eroi ma non si pretenda da noi la stima nei confronti del prof Cini e di chi lo ha seguìto. Perchè, indipendentemente dai suoi intenti, il modo di dissentire di chi lo ha seguìto, è quello che urla più forte per coprire la voce degli altri, che spruzza con l'idrante chi fa volantinaggio contrario o distrugge la bacheca coi suoi avvisi. Di chi deve dissentire comunque su qualcosa: non c'è il Papa? Si contestano Mussi e Veltroni. Il rettore invita le zie dei docenti? Si contestano le zie....E da tutto ciò il prof Cini e colleghi non hanno preso le distanze, anzi...
E smettiamola con questa storiella del disagio, del malessere giovanile in questa società, perchè i giovani veramente in difficoltà sono quelli che all'Università ci vanno per studiare e laurearsi o contemporaneamente lavorano per mantenersi e non hanno tempo per bivaccare nel rettorato e fare "filosofia" del dissenso nei confronti del Papa, unico male di tutti i problemi dell'Italia (ma ci vivete in italia, quella che paga le bollette o non riesce a vincere un concorso perchè sono blindati dai figli dei cattedratici?)