22 aprile 2008
Genova: laicisti tentano di togliere la parola al card. Bagnasco. Denunciato il figlio di un assessore comunista per una scritta di minacce al Papa
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VIAGGIO APOSTOLICO DEL PAPA NEGLI USA (15-21 APRILE 2008): LO SPECIALE DEL BLOG (rassegna stampa, notizie, avvenimenti)
Pubblichiamo questi interessanti (si fa per dire...) articoli che espongono il nuovo "caso mediatico": un gruppetto di persone ha tentato di impedire al cardinale Bagnasco di intervenire in una scuola. La presenza dell'arcivescovo di Genova era prevista per oggi ma non ho trovato alcuna notizia. Evidentemente si trattava di un teatrino messo in piedi per fare polemica...
Resta, pero', un fatto grave: si tenta di impedire ad un cardinale di parlare cosi' come si e' impedito al Santo Padre di andare alla Sapienza.
Ma quando la smetteremo di fare figuracce? Quando ci sveglieremo?
Il Papa parla all'Onu ma non all'universita' di Roma? Suvvia...
Su segnalazione di Lapis possiamo anche vedere questo filmato:
http://www.primocanale.it/viewvideo.php?id=17597
Il caso In un piccolo istituto medio di Pieve Ligure. A Genova denunciato il figlio di un ex assessore prc. Scriveva: «Morte al Papa»
Arriva il capo dei vescovi, rivolta a scuola
No a Bagnasco di alcuni genitori e insegnanti. La preside: attività alternative per chi non lo ascolta
La protesta accompagnata da un documento scaricato dal sito Internet dell'Unione atei e agnostici razionalisti
Erika Dellacasa
GENOVA — L'arcivescovo di Genova Angelo Bagnasco prepara una visita nella scuola media di Pieve Ligure, un piccolo comune del Golfo Paradiso, e scoppia un caso. La visita in orario di lezione, domani, non è piaciuta ad alcuni genitori (tre dichiarati, altri defilati) che hanno protestato in nome della laicità della scuola pubblica. Richieste di chiarimenti alla preside, Vanda Roveda, una lettera riservata diventata pubblica, una professoressa che solleva obiezioni, in breve tutto il paese ne parla. La lettera arrivata sul tavolo del consiglio di istituto, che ha poi approvato la visita con un solo astenuto, aveva allegato un testo scaricato dal sito dell'Unione atei e agnostici razionalisti. Il testo definisce le visite confessionali nelle scuole: «La legge non consente — scrive la Uaar — che nelle scuole pubbliche statali il normale svolgimento delle lezioni venga modificato per celebrazioni di carattere confessionale ». Gli atei e agnostici consigliano di diffidare la scuola e rivolgersi al Tribunale civile. «Volevamo solo documentare la giurisprudenza in materia — spiega Carla Scarsi, mamma di uno studente — ma soprattutto volevamo chiedere informazioni e ricordare che ci sono regole. Due mesi fa era stata annunciata la proiezione alle elementari di un video sui volontari nelle missioni in Africa. Poi sono venuti in classe dei militari in divisa e hanno proiettato un video con i marines che si paracadutavano ».
Cosa farà a scuola il cardinale Bagnasco? «Non è una visita confessionale — spiega la preside —, non c'è alcun momento di liturgia, niente messe, niente preghiere collettive, è solo un saluto». Ma la situazione ha imposto una nuova organizzazione: «Nessuno è obbligato a partecipare — dice la preside —. I ragazzi che non fanno l'ora di religione avranno a disposizione un'attività alternativa durante la visita. Se qualche professore lo preferisce potrà fare lezione». Quello che la preoccupa, ora, è la scorta di Bagnasco: «Spero che rimangano fuori dalla scuola». Un micro-caso Sapienza? «Ma quale Sapienza — dice don Grilli, vicario del Levante —. Rispetto l'opinione di tutti ma chi contesta è una infinitesima minoranza che non ha capito lo spirito di una visita di cortesia. Non c'è nessuna volontà di ingerenza della Chiesa. Certi atteggiamenti sono frutto di un integralismo laicista. A scuola ci vanno i calciatori e non ci può andare il vescovo? ». Il cardinale Bagnasco ieri era a Roma. «Gli ho spiegato la situazione per telefono — dice don Grilli — e ne ha sorriso con me». Quindi verrà? «Sicuro, sereno come sempre. I problemi sono altri«. Bagnasco è sempre sotto scorta e le misure di sicurezza in attesa della visita del Papa a Genova il 17 maggio sono aumentate.
Due giorni fa sono stati denunciati due ragazzi di 17 e 24 anni che scrivevano su un muro «Morte al papa», uno è il figlio di un ex assessore comunale di Rifondazione.
Gli Atei e Agnostici preparano uno «sbattezzo » collettivo (la richiesta di essere cancellati dagli elenchi parrocchiali) e manifesti per illustrare «quanto ci costa la Chiesa e questa visita papale». Chi si dichiara esterrefatto per l'arrivo della Digos sono i quaranta curdi riuniti in un ostello a Savona: «Siamo qui per un incontro culturale. Del Papa non sapevamo nulla».
© Copyright Corriere della sera, 21 aprile 2008
Vincenzi: non bisognerebbe togliere la parola a nessuno
GENOVA — ( e.d.) Marta Vincenzi è il sindaco (Pd) di Genova.
Cosa pensa del caso di Pieve Ligure?
«La scuola ha la sua autonomia e deve cercare i meccanismi di condivisione al suo interno. Ma questo non è il problema».
Qual è?
«L'opportunità della visita e la laicità della scuola. Ricordo che la libertà di opinione e di parola è uno dei fondamenti dello Stato liberale e laico. Non togliere la parola a nessuno, essere aperti al confronto è prova di democrazia. Giusto ascoltare il cardinale Bagnasco».
Alcuni genitori contestano la variazione dell'orario.
«Il tema della laicità dello Stato è importante e non va banalizzato con questioni come quella dell'orario».
© Copyright Corriere della sera, 21 aprile 2008
Il leader anti-visita del Pontefice
Bernardini: come alla Sapienza Giusto disertare la lezione
ROMA — Il professor Carlo Bernardini è stato tra gli scienziati firmatari della lettera che chiedeva l'annullamento della visita del Papa alla Sapienza. Dice che le perplessità di docenti e genitori per la visita di Bagnasco sono «giuste». «Ho sempre pensato che l'indottrinamento precoce sia dannoso per le giovani menti. Naturalmente altro sarebbe una lezione di storia della religione. Ma immagino che Bagnasco vada a parlare di fede, di dottrina. Ai genitori perplessi dico di disertare la "lezione" e di preparare una contro iniziativa, invitando un professore a parlare. Ma ci vorrebbero personaggi come Ernesto Rossi, Ugo La Malfa. Purtroppo non ci sono più, e ci mancano».
M. Io.
© Copyright Corriere della sera, 21 aprile 2008
Ah, Bernardini, non Le e' ancora passata?
Rileggiamo questa intervista al professore.
R.
Vedi anche:
Come alla Sapienza Bagnasco a scuola? No di mamme e prof
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3 commenti:
Credo, e ne sono profondamente convinta, che Ugo La Malfa e Ernesto Rossi avrebbero volentieri dato una salutare bastonata nella testa di gente come la Bernardini.
Sono dei poveretti che non avendo più argomenti, scelgono la fuga (sanno argomentare qualcosa , a
parte le terribili tomelle di Pannella della domenica sera a radio radicale la domenica sera ?) e la censura. Che vergogna.
Dei libertari dei miei stivali.
Che per essere eletti hanno dovuto rifugiarsi in uun altro partito per essere sicuri in zone in cui l'elettore va a comando con il pulsante. Anche se anche lì, l'elettore stesso si è stufato di essere un drone o un pupazzo, eh sì, qualcuno s'è rotto gli zebedei di queste sceneggiate.
Poveracci.
Ma chi credono di incantare?
Stanno lì, i poveretti, a pendere dalle labbra di Pannella come certi fedeli dei movimenti millenaristici americani in attesa della fine del mondo. Ma svegliatevi che è ora.
Io dico " CHE SCHIFO" una manifestazione di intolleranza indegna di un paese civile ma, a questo punto non sò se l'Italia lo sia ancora; intolleranza, manifestata in maniera così indegna proprio da coloro che si ergono a paladini della pace, del dialogo e della tolleranza appunto, fasciandosi con le solite bandiere arcobaleno e la scritta PACE!
Ma per favore!!!!!! Finiamola con queste pagliacciate e cerchiamo di riportare la civiltà in questo paese. Ovviamente, mi domando...... quanto conterà la denuncia contro questo baldo giovane visto che di mezzo di sono sempre loro???????
V E R G O G N A
Io dico solo povero Papa e poveri Vescovi, che sono tanto odiati a casa loro e amati altrove.
D'altra parte anche Gesù diceva " nessun profeta non è disprezzato se non in patria".
Comunque sono passati 120 anni dall' unità d' Italia ( quando è nato l' anticlericalismo) e ancora non c'è passata...che noia...
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