9 luglio 2008

Da Vaticano gelo su volgarità di Piazza Navona (Apcom). Personalmente mi aspetto qualche parola dai vescovi che finora tacciono...


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DA VATICANO GELO SU "VOLGARITA'" DI PIAZZA NAVONA

Per 'Avvenire' c'è dietro "riflesso tipico di laicismo nostrano"

Città del Vaticano, 9 lug. (Apcom) - Tra voglia di stigmatizzare e desiderio di sminuire, il Vaticano accoglie gelidamente l'offesa che S. G. ha indirizzato al Papa dal palco di piazza Navona nel 'No Cav Day' di ieri sera.
"La volgarità si qualifica di per se stessa", si limita a dire il direttore della sala stampa vaticana, padre Federico Lombardi. Sulla stessa linea il vicariato di Roma, che diffonde una breve nota per fare scudo al Pontefice, che è anche vescovo della capitale. La diocesi "esprime il suo profondo dispiacere per le parole offensive riferite al Santo Padre", afferma il card. Agostino Vallini, vicario del Papa da poche settimane. "Quanto avvenuto non merita ulteriori commenti".

Non è la prima volta che si materializza uno scontro tra il Vaticano e la satira italiana. Il segretario personale del Papa, mons. Georg Gaenswein, ebbe a lamentarsi per le imitazioni papali di Fiorello e Crozza. Ad un concerto del primo maggio di due anni fa, poi, una battuta del comico Andrea Rivera in diretta tv fu subito bollata dall''Osservatore romano'. "Anche questo è terrorismo", denunciò il foglio vaticano. Nuove scintille in occasione del gaypride, con ministri di sinistra in piazza e slogan 'no vat' tra i partecipanti. Ma era un'altra stagione politica, il "cattolico adulto" Prodi suscitava qualche malumore nei Sacri Palazzi, la Cei e il vicariato romano erano guidati saldamente dal cardinale Camillo Ruini e tra le due sponde del Tevere la tensione era salita per il disegno di legge sui Dico. "Meglio contestati che irrilevanti", era il motto di Ruini, che si tradusse puntualmente in realtà con le minacce al suo successore, l'arcivescovo di Genova Angelo Bagnasco.

Ora a Palazzo Chigi siede Silvio Berlusconi, in Parlamento non c'è più la Sinistra, il Papa ha benedetto il "nuovo clima" politico e ha lodato i primi bagliori di una collaborazione bipartisan. Anche gli attacchi pubblici a Benedetto XVI e ai maggiorenti cattolici sembravano lontani. E invece, rotto il dialogo, sono riemerse le contumelie. E se la kermesse di piazza Navona mette in fibrillazione l'opposizione e la procura di Roma decide di aprire un'indagine sulle offese al Papa e a Napolitano, nella Chiesa cattolica italiana c'è chi intravede qualcosa di più profondo del cattivo gusto.
Il sospetto è che i comici alla ***** diano voce ad un anticlericalismo diffuso, ad un atteggiamento politico, alla stessa cultura che contestò la visita del Papa alla Sapienza.
E' la "coscienza laica" del Paese, per il Servizio informazione religiosa dei vescovi ('Sir'), a "ribellarsi" alla "menzogna e all'ignoranza che formano la palude in cui nascono e crescono parole ed espressioni che ci rifiutiamo di credere che possano appartenere a un cittadino responsabile, a una persona che pensa e critica, credente o non credente che sia".
Per l''Avvenire', dietro la ***** c'è "un riflesso tipico del laicismo nostrano". "Qui non vale neppure l'alibi della satira", aggiunge il quotidiano della Cei, che poi, con un'espressione ripresa da Berlusconi, afferma che "è solo squallida spazzatura".

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Personalmente ho molta voglia di stigmatizzare e spero che questa volta ci siano reazioni "adeguate".
Ottime le riflessioni di Avvenire e del Sir (rispettivamente il quotidiano e l'agenzia dei vescovi italiani), ma mi attendo una presa di posizione, chiara ed inequivocabile, di singoli esponenti dell'episcopato.
Finora non si e' levata alcuna voce da parte di questo o quel vescovo a parte quella del cardinale Vallini, vicario di Roma.

Non esiste, comunque, un anticlericalismo diffuso ma un'ignoranza abbastanza diffusa che interessa pochi gruppastri organizzati che, in nome della PROPRIA liberta', vorrebbero limitare quella di tutti gli altri.
I media sono poi molto attivi nel dare spazio a questi personaggi che pero', attenzione, non rappresentano IN ALCUN MODO il popolo italiano.
O forse crediamo davvero che persone come la signora comica rappresentino le altre donne? Suvvia, non scherziamo...
Pensiamo forse che gli illuminati della Sapienza rappresentino il mondo universitario italiano? Ma dai...
Di solito, anzi, il mondo che stampa e tv amano illustrare poco o nulla ha a che vedere con la realta' e l'abbiamo visto anche di recente.
Non ho dubbio alcuno: il protagonismo di certe persone lascia il tempo che trova e, soprattutto, finisce per diventare un boomerang che va a impattare direttamente sul naso dei poveretti.
Stigmatizziamo, arrabbiamoci, denunciamo, ironizziamo, ma teniamo sempre presente che si tratta di minoranze, organizzate certamente, ma pur sempre minoranze.
Quattro gatti in girotondo se mi passate il francesismo :-))

Raffaella

4 commenti:

mariateresa ha detto...

Credo che le uscite del Sir e di Vallini e dell'Osservatore Romano, almeno secondo me, possano bastare anche per non sgranare un rosario interminabile. La vicenda è squallida e si rischia di non finire più di rimestare il buano. Il positivo è che adesso il re è nudo e chi cucina delle ciofeche è chiarissimo come cuoco.
Anche se , almeno per me, non è stata una sorpresa quello che ho visto a Piazza Navona. C'è imbarazzo, e una gran voglia di cambiare argomento come si vede dai titoli dei giornali su web stasera.....
Ti segnalo una curiosità: il rimpianto del Cadore per la scelta di quest'anno del Pontefice. La località è in alto, troppo per papa Benedetto, e ora viene ammesso. Quando è andato in vacanza in Cadore nessuno dei commentatori, che, all'inizio e solo all'inizio (alla fine della vacanza, la musica cambiò)facevano gli spiritosi o i soliti paragoni del piffero, hanno notato questo umanissimo fatto. Mi ha fatto piacere leggerlo:

http://corrierealpi.repubblica.it/dettaglio/I-cadorini:-%C2%ABPapa-ritorna%C2%BB/1443197

Gianpaolo1951 ha detto...

Vero, anzi verissimo, Cara Raffaella, sono minoranze!
Però, chissà mai perché, certe minoranze riescono a spacciarsi per la maggioranza se non la quasi totalità degli italiani e, purtroppo, in molti ci cascano!...

Anonimo ha detto...

Io non credo che l'anticlericalismo sia così diffuso, o meglio, non credo che l'anticlericalismo radicato sia diffuso. La maggior parte della gente semplicemente si intruppa e ripete le scemenze che sente. Non che questo non sia grave, ma forse è anche il caso che quelli che "conoscono" il Papa perché lo leggono, lo seguono e lo amano comincino a farsi sentire. Il Regno dei Cieli non si può fare in terra ma certamente possiamo fare meglio di così.

brustef1 ha detto...

Tetta&Bottini sono troppo indignati contro Maroni e Cossiga per indignarsi contro il letame di piazza navona (povera piazza!)