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DISCORSI ED OMELIE DEL PAPA A CAGLIARI
Il gruppo di ragazzi di Macomer si è esibito all’arrivo del pontefice in piazza Jenne
Papa Ratzinger accolto dal canto degli Overgen
L’emozione dei giovani e dei fedeli del Marghine
PIERO MARONGIU
MACOMER.
Chissà per quanto tempo il ricordo dell’incontro di Cagliari con Benedetto Decimo Sesto, rimarrà nella mente degli Overgen (oltre le generazioni), un gruppo di ragazzi di Macomer che, insieme a tanti altri hanno animato l’incontro di Cagliari con papa Ratzinger.
Un appuntamento che era stato preparato con cura, predisposto in ogni dettaglio, per lungo tempo.
L’incontro con il Santo Padre, preceduto da stati d’ansia incredibili e da emozioni fortissime, ha fatto battere a mille i cuori dei ragazzi che, comunque, non si sono lasciati tradire dall’emozione. Il caso, poi, ha voluto che proprio mentre il Papa saliva sul palco sistemato in piazza Jenne, ad accoglierlo fossero loro con la bellissima melodia dell’Emanuel, il canto che contrassegna le giornate mondiali della gioventù, splendidamente cantato da Antonietta Murgia e Andrea Ledda. Gli altri componenti del gruppo sono: Pasquale Marigliani, Gianfranco Manca e Andrea Nieddu.
«Un sogno che si è avverato - dice Andrea Ledda - di cui porterò nel cuore un ricordo indelebile. Lo sguardo dolcissimo del Papa che si è incrociato con il mio mentre cantavo l’Emanuel, mi ha trasmesso un mondo di serenità impossibile da raccontare. Un’esperienza unica e indescrivibile che il Signore ha concesso a me, e ad altri migliaia di giovani».
Gli Overgen, da un paio d’anni, sono animatori della diocesi di Alghero-Bosa e, a breve, incideranno il loro primo cd. Comprenderà canzoni del repertorio cristiano e brani rock, sempre in linea con il loro impegno di cattolici impegnati.
«Ancora non riesco a credere di essere stato a un passo dal Vicario di Cristo in terra - dice Andrea Ledda - chitarra e voce degli Overgen. Quasi a tu per tu, con l’uomo più mite e più famoso del mondo. Mentre lo guardavo mi chiedevo come fosse possibile, per i potenti del mondo, non accogliere il messaggio di pace e di amore, che poi è la parola di Cristo, che instancabilmente propone all’umanità».
Erano veramente tanti i giovani venuti a Cagliari da tutta la Sardegna per salutare Benedetto XVI, e lui non li ha delusi. Il richiamo ai valori fondanti della società e del cristiano, è risuonato forte e fermo anche questa volta: famiglia, formazione e fede. «L’invito a non farci fuorviare dai falsi miti, portatori di facili illusioni, che durano solo lo spazio di un momento, ma a guardare a valori che non si svalutano, dai giovani è condiviso pienamente. Il richiamo a prepararci, “perché l’amore vero non si improvvisa”, ci trova altrettanto d’accordo. Però sappiamo anche quanto sia difficile, nella società attuale, metterlo in pratica. Ma il richiamo di un personaggio così autorevole ci è d’aiuto e di stimolo a sforzarci di perseguirlo». Tutti contenti anche i fedeli di Dualchi e Noragugume, che alla fine sono riusciti, con il parroco don Giancarlo Norio, a salutare Benedetto XVI.
© Copyright La Nuova Sardegna, 9 settembre 2008
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