17 ottobre 2007
E' moralita' ecclesiastica anche non rivelare ad alcuno nomine e documenti riservati
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Cari amici, il Papa ha annunciato il Concistoro di novembre.
Siamo tutti contenti, ma si pone un problema: chi ha spifferato, ieri sera, che il Papa avrebbe annunciato proprio questa mattina i nomi dei nuovi porporati?
La cosa e' un strana perche' fino a poco fa gli "spifferi" si dicevano convinti che il Papa avrebbe annunciato il concistroro a fine ottobre, quindi all'udienza del 24 o del 31 ottobre.
Essendo una persona imprevedibile, Benedetto XVI ha accorciato i tempi, forse per cogliere di sorpresa le "rane dalla bocca larga", ma, purtroppo, qualcuno ha parlato ugualmente.
Da notare, pero', che questa rana (o queste rane) hanno spifferato il tutto ieri sera. Se i vaticanisti (in particolare gli ottimi Tornielli, Rodari e Giansoldati che sapevano quasi tutto) avessero avuto l'anticipazione prima, avrebbero scritto i loro articoli nei giorni scorsi.
Mi pare ovvio che la dritta e' arrivata ieri sera.
La creazione di nuovi cardinale e' un atto personalissimo del Papa. Che cosa puo' essere accaduto? Beh, forse il Papa ha annunciato alla segreteria di stato che oggi avrebbe dato l'annuncio o forse qualcuno ha letto in anticipo i fogli dell'udienza.
E' chiaro che la rana lavora nell'ufficio in cui i documenti riservati arrivano per essere stampati, tradotti e resi pubblici...se leggiamo questo articolo risulta tutto un po' piu' chiaro...
Sia chiaro che nessuno ce l'ha con i giornalisti, ma con i ranocchi certamente si' :-)
R.
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5 commenti:
Non so, si tratta comunque di nomine, sapere in anticipo depone male nel senso del riserbo e della serietà, ma insomma è più grave quando pezzi di documenti papali sono stati resi noti in anticipo, pubblicati in un certo modo interessato al fine di commentarli con editoriali precompilati. Se vi ricordate è accaduto persino con l'enciclica.
Può darsi che sia proprio qualcuno alla Segreteria di stato, e forse non si tratta della donna delle pulizie. Anche Korazym ha denunciato più volte questa scorrettezza:il dovere di mantenere l'embargo sulle notizie prima di una certa ora , è diventato una barzelletta per alcuni.E' un brutto costume ma mi piacerebbe sapere da chi è del mestiere cosa accadeva nei precedenti pontificati.
Grazie Raffaella per il tuo commento. Mi fa piacere constatare che non sono la sola a pensare che queste continue fughe di notizie sono gravi. Niente più confidenzialità, segreto professionale, di funzione....di chi il Papa può fidarsi?
L`ho scritto da Tornielli, ho l`impressione di avere fatto la figura dell`extra-terrestre!
Anch'io mi aggiungo a quanto state dicendo. Non mi piace che le notizie di nomine o documenti (peggio ancora) vengano annunciati dai media prima ancora che siano pubblicati. Addirittura Ingrao e altri giornalisti sapevano già del Concistoro mesi fa. Non è possibile! E' chiaro che il giornalista mira agli scoop e ad avere la notizia prima di tutti gli altri, ma per quanto concerne la Chiesa questo non giova. E la colpa non è certo dei giornalisti, ma di chi sparge le notizie. E si tratta di qualcuno che vive a contatto col papa. Queste persone spargono forse in buona fede alcune "chicche" o addirittura i testi interi (ricordo che Fabio Zavattaro, collegato in diretta con il programma "A sua immagine" in onda al sabato pomeriggio su rai1, invitava i telespettatori a seguire la messa del giorno dopo nel duomo di Vienna perchè il papa avrebbe (aggiungendo un "forse" per cortesia) parlato dell'importanza della domenica, come giorno del Signore.)
Secondo me, far trapelare alcune voci sui documenti del papa non è corretto perchè, specie in quelli più particolari come il Summorum pontificum, si rischia di non sapere le intenzioni vere del papa e si interpreta il suo pensiero in modo errato. E questo genera confusione nei fedeli, avversione in chi legge solo i titoli negli articoli. Non approvo poi chi rende noti i nomi delle nomine, perchè poi nascono articoli di giornalisti che mostrano il Papa e la Chiesa comne una organizzazione politica. Mai una volta che il giornalista provi a chiedersi le ragioni della scelta del papa, che è sempre per il bene della chiesa. Invece assistiamo alle note: "questo è progressista, questo è martiniano, questo è allievo di ratzinger, ecc..." Ma quali sono i meriti di queste persone? Mah...
Forse chi lascia le notizie non si rende conto degli effetti negativi che provoca... Almeno il papa ha dato prova più volte di non lasciarsi influenzare da nessuno, ma agisce per il bene di tutta la Chiesa di Cristo. Saluti, marco
Concordo.
AB
La "deriva" dell' anticipazione a tutti i costi, dello scoop per essere citati è deprecabile per i giornalisti, figuriamoci per i sacerdoti che , in possesso di informazini riservate, le " spifferano".
In un mondo dove c'è bisogno di informazione vera formativa e chiarificatrice sarebbe bello dare meno anticipazioni e più spiegazioni. Meno titolo urlati e più terze pagine. Ma così non si diventa "famosi".
F.
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