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Napolitano-Papa, colloquio in Vaticano
Carlo Marroni
ROMA
Un incontro a quattr'occhi nelle stanze pontificie. Domani (Oggi) pomeriggio Benedetto XVI e il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, si incontreranno in Vaticano per la seconda volta all'interno del Palazzo Apostolico per un colloquio riservato, poco prima di sedere accanto nella grande Sala Paolo VI, nota anche come Sala Nervi, per lo speciale concerto offerto dal Capo della Stato italiano al Papa per i tre anni di pontificato, che sono ricorsi sabato scorso, quando era ancora in corso il viaggio negli Stati Uniti. L'evento, annunciato durante il ricevimento del 19 febbraio scorso all'ambasciata italiana presso la Santa Sede, in occasione dell'anniversario dei Patti Lateranensi, verrà eseguito dall'Orchestra Sinfonica e dal Coro Sinfonico Giuseppe Verdi di Milano, diretti rispettivamente da Oleg Caetani e da Erina Gambarini. La serata- preceduta dal ricevimento di ieri sera alla nunziatura apostolica in Italia nel corso del quale Romano Prodi ha salutato il segretario di Stato Vaticano Tarcisio Bertone, presenti anche Walter Veltroni e Francesco Rutelli - si aprirà con un discorso augurale di Napolitano, e si concluderà con un saluto del Papa. In scaletta le Quattro versioni originali della "Ritirata notturna di Madrid" di Luigi Boccherini, brani di Johannes Brahms e la Sinfonia n.7 in La maggiore di Ludwig Beethoven.
«L'avvenimento - sottolinea l'ambasciata italiana, guidata dall'ambasciatore Antonio Zanardi Landi, artefice dell'iniziativa che vede Abi e Ania come sponsor - evidenzia l'eccellente stato dei rapporti bilaterali, come già testimoniato da positivo esito degli incontri istituzionali che si sono tenuti lo scorso 19 febbraio a Palazzo Borromeo»: all'evento avevano partecipato oltre a Napolitano, il premier Romano Prodi e una folto gruppo di ministri, mentre per parte vaticana erano accorsi ben 25 cardinali, guidati dal Segretario di Stato, Tarcisio Bertone.
Benedetto XVI aveva incontrato Napolitano il 20 novembre 2006, summit definito storico anche perchè era la prima volta che un presidente proveniente dalle file dell'ex Pci incontrava un Pontefice in Vaticano. In quell'occasione Raztinger disse che «Chiesa e Stato, pur pienamente distinti, sono entrambi chiamati, secondo la loro rispettiva missione e con i propri fini e mezzi, a servire l'uomo». Occasione in cui aveva ribadito concetti a lui cari: pieni diritti per i cattolici in politica, tutela della vita in tutte le sue fasi e promozione della famiglia fondata sul matrimonio. E un messaggio forte: la libertà della Chiesa non pregiudica la sfera della Stato. Questione poi tornata via via alla ribalta negli ultimi mesi, specie attorno ai cosiddetti temi etici, che hanno fatto da battistrada alla campagna elettorale. Napolitano aveva osservato che «in Italia l'armonia dei rapporti tra Stato e Chiesa è stata e resta garantita dal principio laico di distinzione sancito nel dettato costituzionale ». Massimo riserbo su cosa potrebbe essere discusso domani:l'incontro non è annunciato ufficialmente e anche nel servizio dedicato al concerto dall'Osservatore Romano non si fa cenno all'incontro riservato che lo precederà.
Ratzinger, dopo la sua elezione il 19 aprile 2005, incontrò due volte l'ex presidente Carlo Azeglio Ciampi, il 3 maggio e il 24 giugno, rispettivamente in Vaticano e al Quirinale, anche se c'era stato un anticipo già il 29 aprile, quando il Capo dello Stato si era recato a pregare sulla tomba di Karol Wojtyla.
© Copyright Il Sole 24 Ore, 23 aprile 2008
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