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A marzo in Italia l'opera omnia del Papa
Parte dalla liturgia, centro nevralgico della teologia ratzingeriana, la pubblicazione dell'opera omnia del Papa teologo, 16 volumi curati, per espresso volere di Benedetto XVI, dal vescovo di Ratisbona, mons. Gerhard Ludwig Mueller
Il primo volume andato alle stampe, in lingua tedesca, è stato presentato oggi nella sala stampa vaticana, dove è stato anche annunciato che la traduzione in italiano del libro sarà pronta per l'inizio della prossima primavera. "Papa Benedetto XVI - ha detto Mueller - è uno dei grandi teologi sul soglio di Pietro", e "i suoi scritti uniscono le cognizioni scientifiche della teologia alla figura di una fede viva e vissuta". Una enorme mole di materiale prodotto fin dagli anni degli studi universitari che conta, fra l'altro, oltre 600 articoli e un centinaio di libri, oltre a omelie, voci enciclopediche e meditazioni, la cui raccolta sistematica aiuterà a comprendere il senso della sua teologia e del suo pontificato.
Un lavoro non ancora finito e che ha già richiesto un lungo periodo di studio, affidato per molti motivi ad una fondazione a lui dedicata a Ratisbona, città alla quale il Pontefice è da sempre legato da ricordi personali (qui vive il fratello Georg e sono sepolti i genitori e la sorella), accademici e non solo.
"Durante la visita pastorale del 2006 nella nativa Baviera - ha ricordato mons. Mueller - con la sua Regensburger Vorlesung, la lectio magistralis che segnò un momento magico nella storia universitaria non solo tedesca, egli sottolineava ancora una volta l'intima connessione di fede e ragione", due elementi che "non sono considerabili, né sono in grado di raggiungere il rispettivo traguardo, indipendentemente l'una dall'altra".
Il discorso di Ratisbona aprì una spinosa controversia con l'Islam, affermando che "la diffusione della fede mediante la violenza è cosa irragionevole", ma soprattutto mise in guardia da una falsa dicotomia, affermando che ragione e fede, "correggendosi e purficandosi a vicenda" - ha sottolineato Mueller - "si salvaguardano da pericolose patologie".
A Ratisbona il vescovo ha fondato l'Istituto Papa Benedetto XVI, dove sono stati raccolti scritti editi e inediti, la rilevazione del contesto biografico, una biblioteca specialistica. Ne è nato un progetto editoriale "strettamente concordato" con il Papa, che ha deciso, pur nel rispetto dell'ordine cronologico, di dare alla stampa per primo l'undicesimo volume, dedicato alla liturgia, volendo fin da subito - spiega Mueller - "mettere l'opera omnia sotto il segno di un coerente teocentrismo". Senza rinunciare - ha precisato - a tenere ben distinto il teologo dal pontefice, firmando il libro Joseph Ratzinger.
In una breve introduzione al libro, Benedetto XVI confessa di avere dubitato dell'opportunità della pubblicazione, soprattutto per alcune "cattive interpretazioni" date in passato ai suoi insegnamenti, come nel caso dell'introduzione della messa celebrata spalle ai fedeli. Ora, però, si augura che la ripubblicazione degli scritti "mostri le grandi prospettive della nostra liturgia in modo che le forme esteriori possano essere rimesse al loro giusto posto", nella convinzione che "la liturgia è lo sguardo rivolto a Dio, e quando non è chiaro, anche tutto il resto perde la sua direzione".
L'opera omnia è pubblicata in Germania dalla Herder Verlag, mentre le traduzioni, in italiano e nelle altre lingue, saranno curate direttamente dalla Libreria editrice vaticana che ha l'esclusiva sulle opere del Pontefice.
Il ricavato dell'opera servirà a finanziarne la pubblicazione, mentre al Papa saranno corrisposti regolari diritti d'autore.
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