9 luglio 2007
Rassegna stampa del 9 luglio 2007
Vedi anche:
IL PAPA IN CADORE: LO SPECIALE DEL BLOG
SPECIALE: IL MOTU PROPRIO "SUMMORUM PONTIFICUM"
IL TESTO DEL MOTU PROPRIO (in italiano)
LA LETTERA DEL SANTO PADRE AI VESCOVI PER PRESENTARE IL MOTU PROPRIO.
Il Papa in Cadore: i preparativi e la lettera del cardinale Scola
La montagna evoca l’ascesa dello spirito verso l’alto
Quando il Papa va in vacanza...
Cari amici, buongiorno e buon inizio settimana.
Al Papa auguriamo anche una buona vacanza :-))
Oggi ci dedicheremo alla lettura dei tanti articoli che si occupano della partenza del Papa per le Dolomiti, compreso un editoriale di Navarro Valls, e delle discussioni (e polemiche) sulla liberalizzazione della Messa tridentina.
Iniziamo con le vacanze a Lorenzago.
Raffaella
Alle 12 l’elicottero bianco atterrerà ai campi da tennis di Lorenzago
L’abbraccio a Benedetto XVI
Ieri l’Angelus in piazza San Pietro: «L’aria di montagna mi farà bene»
Cambiati i lucchetti e bonificata l’area attorno al castello
FRANCESCO DAL MAS
LORENZAGO. Arriva il Papa ai piedi delle Dolomiti. Oggi, a mezzogiorno. Il suo elicottero farà un giro sopra la piazza del paese, per dar modo a Benedetto XVI di dare un primo saluto ai cadorini, le campane di tutta la diocesi esploderanno in un unico scampanio, e subito dopo il pontefice metterà piede a terra, presso l’improvvisato eliporto ai campi da tennis. A meno che eventuali temporali non lo facciano salire in macchina direttamente da Treviso.
Augurio del Papa. «E’ tempo di vacanze», ha salutato ieri all’Angelus, il papa, in piazza San Pietro. «Domani partirò per Lorenzago di Cadore, dove sarò ospite del vescovo di Treviso, nella casa che già accolse il venerato Giovanni Paolo II. L’area di montagna mi farà bene e potrò così dedicarmi più liberamente alla riflessione e alla preghiera».
Ma Benedetto XVI non pensa solo a sé. «Auguro a tutti, specialmente a chi ne sente maggiore bisogno di poter fare un po’ di vacanza per ritemprare le energie fisiche e spirituali e recuperare un salutare contatto con la natura. La montagna in particolare educa all’ascesa dello spirito verso l’alto, l’elevazione verso la misura alta della nostra umanità che purtroppo la vita quotidiana tende ad abbassare».
Volo sulla piazza. Ratzinger raggiungerà l’aeroporto di Treviso oggi, poco dopo le 11. Lo accoglieranno, tra gli altri, il presidente della Regione, Giancarlo Galan, il patriarca Angelo Scola, il vescovo di Treviso, mons. Andrea Bruno Mazzocato. Poi il volo fino a Lorenzago. L’elicottero bianco del papa (è in dotazione al 31º stormo dell’aeronautica) sarà preceduto e seguito da quelli dei carabinieri e della polizia (che ieri si sono esercitati sui cieli del Centro Cadore).
Benedetto XVI sarà accolto dal vescovo di Belluno-Feltre, Giuseppe Andrich, dal presidente della Provincia, Sergio Reolon, dal sindaco Mario Tremonti, dal parroco don Sergio De Martin, dal prefetto, dal questore e da altre autorità. Dopo il “benvenuto”, il corteo papale muoverà, tra due ali di folla, verso il centro del Paese, dove il Papa dovrebbe ricevere l’accoglienza dei bambini. L’arrivo, infine, al castello Mirabello, battezzato “Soggiorno Giovanni Paolo II”, come indica un cartello. Non prima di aver attraversato l’azienda agricola bonificata, dove è rimasto un singolare “attento ai cani”.
Il Papa sarà accompagnato nella sua casa, alla presenza di un gruppo di giornalisti e di teleoperatori che potranno quindi riprendere la dimora. Da mezzogiorno di ieri, infatti, la casa del Papa, gerani rossi e viola alle finestre, risulta inaccessibile.
Nella villetta prenderanno dimora anche il segretario padre Georg, il trevigiano Angelo Gugel come domestico (rientra momentaneamente dalla quiescenza per dare il cambio al suo sostituto), e due religiose.
Cambiati i lucchetti. Già sabato sera, don Paolo Carnio, rettore del seminario di Treviso, e quindi di fatto “proprietario” sia dell’edificio che del Castello Mirabello, ha consegnato le chiavi alla gendarmeria pontificia. La cui prima operazione, per ovvi motivi di sicurezza, è stata quella di cambiare i lucchetti delle cancellate della rete di protezione (mascherata) e di attivare il sistema televisivo che controlla gli accessi. Nonché di bonificare la casa e i suoi dintorni. Sono una dozzina gli uomini della sicurezza provenienti dal Vaticano, ai quali si aggiunge il personale dell’ispettorato di polizia italiano presso la santa sede. Ancora fino a mezzogiorno salivano, a piedi, dei curiosi per scrutare l’ambiente. Nel pomeriggio hanno cominciato a mettersi in azione carabinieri, agenti di polizia (con le unità cinofile), forestali. Solo in serata sono stati ultimati i lavori nel castello: ancora a mezzogiorno, infatti, lo stesso rettore, l’economo don Bernardo e alcuni seminaristi erano indaffarati ad ultimare le pulizie; don Bernardo, in particolare, a provvedere ad alcune mansioni da falegname. Centinaia i gerani sui balconi; un colpo d’occhio davvero suggestivo.
In paese. Gli ultimi villeggianti, a Lorenzago, sono arrivati ieri, coprendo il 90% dei posti letto disponibili (l’anno scorso, di questi tempi, i vuoti erano circa il 50%). Il parroco don Sergio ha cantato una messa solenne, anche in latino, e ha invitato a rispettare le esigenze di riposo del Papa. Per tutta la mattinata il sindaco Tremonti e il portavoce del vescovo, don Bratti, hanno lavorato intorno agli ultimi problemi.
© Copyright Corriere delle Alpi, 9 luglio 2007
Quei volontari da Velo e Arsiero in aiuto del Papa
Benedetto XVI va in Cadore Protezione civile coinvolta
In tutto sono 16 i vicentini che dovranno dare supporto durante incontri e adunate con i pellegrini
Alessandro Mognon
«Sono metalmeccanico, ma se mi danno il giorno di ferie vado anch’io...». Romeo Crivellaro, responsabile della protezione civile di Velo d’Astico, saprà solo domani se ci sarà anche lui fra i 16 volontari della provincia di Vicenza scelti per fare da assistenza a Papa Benedetto XVI durante le sue ferie a Lorenzago di Cadore, sulle montagne bellunesi. Lui e altri quattro volontari da Velo d’Astico martedì 9, cinque dalla protezione civile di Arsiero per mercoledì 10 e sei del gruppo antincendio e protezione civile di Cogollo del Cengio giovedì 11.
Il primo contatto tra la Protezione civile e Papa Benedetto XVI lo scorso ottobre, con il Papa venne in visita a Verona e la città scaligera che chiamò a raccolta squadre di volontari di protezione civile di tutta la regione per garantire la sicurezza.
Nei giorni scorsi è arrivata la seconda chiamata dalla Regione Veneto: Papa Benedetto XVI trascorrerà in luglio, da domani al 27, un periodo di riposo e vacanza a Lorenzago di Cadore. Alla Regione del Veneto è scattato l’allarme, visto che dovrà garantire ospitalità e sicurezza non solo di Benedetto XVI ma anche di tutte le persone che parteciperanno agli incontri pubblici con i pellegrini o all’Angelus domenicale. Così la Protezione civile del Veneto metterà a disposizione del Comune di Lorenzago e del sindaco una serie di squadre di volontari da tutte le province venete.
Cosa dovranno fare? Assistenza per la viabilità pedonale e stradale, in aiuto a polizia e vigili, con particolare riferimento ai momenti “pubblici” del Santo Padre e normale protezione civile in supporto alle autorità comunali e provinciali di Protezione civile. Ogni squadra, composta da 4/6 volontari, sarà operativa dalle 8 alle 20 di ogni giorno. Alla provincia di Vicenza è stato chiesto di garantire il servizio per i giorni 9,10 e 11 luglio.
«Faremo vigilanza lungo la strada - spiega Crivellaro -. Da Velo siamo tre volontari e due soccorritori. È la prima volta che siamo in azione fuori dal Comune, non sappiamo esattamente cosa faremo, ce lo diranno martedì. Comunque sarà una bella esperienza».
© Copyright Il Giornale di Vicenza, 8 luglio 2007
PAPA: GALAN, BENVENUTO IN VENETO TERRA PONTIFICIA
(ASCA) - Lorenzago (BL), 7 lug - ''Benvenuto in terra
pontificia''. E' il saluto di Giancarlo Galan, presidente
della Regione Veneto, al Papa, che arrivera' lunedi' in
vacanza, a Lorenzago di Cadore.''Non credo che sia troppo
presuntuoso definire la terra veneta una terra di papi, anzi
di grandi papi.
Come San Pio X, Papa Luciani e Papa Roncalli, almeno come
patriarca di Venezia. Sono pontefici - sottolinea Galan - che
hanno segnato la vita della chiesa nel corso del ventesimo
secolo. Ma se nel contempo guardo alla lunga storia della
repubblica di Venezia, credo che si possa ben dire che il
Veneto e' in un certo senso terra dei pontefici e lo e' per
un motivo ben preciso: perche' Venezia fin dalle sue origini
e' terra cristiana e citta' che nasce nel nome
dell'Evangelista Marco. E quindi fin dalle sue piu' lontane
origini, si puo' definire repubblica cristiana. Ecco perche'
sua santita Papa Benedetto XI non appena mettera' piede nel
Veneto mettera' piede in terra pontificia''.
fdm/min
PAPA: PRESIDENTE PROVINCIA BELLUNO, BENVENUTO IN UNA TERRA STRAORDINARIA
(ASCA) - Lorenzago (BL), 7 lug - E' gia' festa, a Lorenzago
di Cadore, per l'arrivo del papa, lunedi' alle 12, per tre
settimane di vacanza sulle Dolomiti. Il paese si e' riempito
di villeggianti, un grande striscione, all'ingresso del primo
borgo, da' il ''Benvenuto a Benedetto XVI''. Domani sera e'
in programma una fiaccolata per le strade del paese. ''E' con
grande gioia che diamo il benvenuto a Papa Benedetto XVI tra
le nostre Dolomiti - anticipa il presidente della provincia
di Belluno, Sergio Reolon -. Nella scelta di trascorrere un
periodo di riposo in questi luoghi meravigliosi, il Santo
Padre ci offre un prezioso riconoscimento della
straordinarieta' del nostro territorio. Cogliamo, nella
visita di Benedetto XVI, anche l'invito a ritrovare
responsabilmente quella strada per la ''tutela del creato'' a
cui gia' nel 2005 le comunita' religiose e civili bellunesi
hanno dedicato il Sinodo''. Reolon sottolinea che ''e' un
percorso lungo e difficile, un sentiero di montagna, che non
potremo affrontare senza le guide del senso del bene comune e
della giustizia: temi cari al Santo Padre, come al suo
predecessore, Giovanni Paolo II - assiduo frequentatore delle
nostre Dolomiti e argomenti che hanno caratterizzato la vita
di Albino Luciani, a cui questa terra ha dato i natali''.
''Ecco perche' - conclude il presidente della Provincia - ci
toccano e ci confortano i messaggi di pace di Papa Benedetto
XVI, gli accorati appelli a debellare la fame e la poverta',
gli inviti a costruire un mondo piu' equo e piu' solidale''.
fdm/min/ss
PAPA: RATZINGER IN VACANZA IN CADORE LAVORERA' A SECONDA PARTE DEL LIBRO SU GESU'
Citta' del Vaticano, 8 lug. (Adnkronos) - Papa Ratzinger va in vacanza e sulle dolomiti di Lorenzago di Cadore, oltre a ritemprarsi dopo l'intenso lavoro, a quanto riferiscono fonti bene informate, lavorera' alacremente alla scrittura della seconda parte del libro 'Gesu' di Nazaret'. Il suo sara' un soggiorno soprattutto all'insegna del riposo; si concedera' qualche passeggiata, dedichera' un po' di tempo al pianoforte, sua grande passione, ma le escursioni, sempre a quanto riferiscono, saranno ridotte all'osso. Papa Ratzinger, confidano, non ama i pranzi al sacco come era solito fare il suo predecessore che, prima dell'aggravarsi delle condizioni di salute, non disdegnava sbocconcellare panini durante le escursioni sulle amate montagne.
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3 commenti:
In tutto questo mare di cattiverie, critiche ,offese ed ostilità ( una cattiveria gratuita mai vista ed una mancanza di rispetto che va veramente al di là di ogni ragionevole diversità di vedeute che ci mancherebbe c'è e deve esistere ), verso la persona del Santo Padre, vorrei augurare a Lei una serena vacanza e nell'esprimerle la mia vicinanza nelle preghiere, il mio affetto e la mia gratitudine incondizionata per quello che ha già fatto per la Chiesa e quello che farà, le auguro che il verde delle montagne da Lei tanto amate e la vicinanza spirituale di Nostro Signore Gesù, possano ritemprare la Sua persona e ricompensarla di tutto il rancore ed il livore che verso di Lei viene manifestato anche da coloro che ha Lei hanno promesso solennemente di essere fedele. Sappia che l'affetto, la preghiera e la gratitudine di chi la segue e sinceramente le vuole bene, accompagneranno sempre il suo cammino.
Grazie Benedetto! Eugenia
cara, ti affido un mio commento preventivo, oggi sono molto impegnata, ma non posso fare a meno di dire la mia. Preventivo perchè ancora non ci sono in linea gli articoli di Repubblica. Mi riferisco a quello di Tarquini " Berlino tradisce il Papa ". Ecco un esempio di presa per il fondo dei pantaloni: il titolo è diverso dal testo dell'articolo. Anche se l'articolo è parecchio melenso lo stesso.Insomma si rosicchia l'osso del prosciutto perchè di carne non ce n'è.
Buona giornata
Ciao a tutti.
Mi ero "riservata" l'articolo di Repubblica per la meta' mattinata. Hai fatto bene ad anticiparmi ed a scrivere cio' che avrei sostenuto io e cioe' che il contenuto dell'articolo non rispecchia il titolo. Ormai non ho piu' parole per certi comportamenti dei giornali. Mi viene da dire: per fortuna c'e' internet!
Un abbraccio
Ciao Euge, grazie per la bella riflessione.
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