23 novembre 2007

Benedetto XVI: "L'ecumenismo per la Chiesa Cattolica e' un mandato, non un optional che puo' essere messo in discussione"


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Il Papa e i cardinali riuniti per una giornata di riflessione sul dialogo ecumenico alla vigilia del concistoro per la creazione, domani, di 23 nuovi porporati

Alla vigilia del Concistoro di domani per la creazione di 23 nuovi cardinali, oggi il Papa e i membri del collegio cardinalizio sono riuniti all’Aula nuova del Sinodo per un incontro di preghiera e riflessione. Al centro della giornata, un confronto sul dialogo ecumenico. Il servizio di Alessandro Gisotti:

La giornata di riflessione ha avuto inizio alle ore 9.30 con la recita dell’Ora Terza, quindi il Papa ha salutato i porporati presenti. I lavori veri e propri sono iniziati con una relazione del presidente del Pontificio Consiglio per la promozione dell’Unità dei Cristiani, il cardinale Walter Kasper, sul tema: “Informazioni, riflessioni e valutazioni del momento attuale del dialogo ecumenico”. Dopo la pausa per il pranzo, l’incontro riprenderà alle ore 17 con la celebrazione dei Vespri. Quindi, dopo un libero scambio di idee tra i cardinali sulla vita della Chiesa, il Papa concluderà la giornata con un discorso, in programma alle ore 19. Domani, dunque, alle ore 10.30 nella Basilica Vaticana, Benedetto XVI terrà il suo secondo Concistoro per la creazione di 23 nuovi cardinali, di cui 18 elettori. Proprio oggi, compiendo 80 anni, esce dal novero degli elettori, il cardinale decano Angelo Sodano. Sempre oggi compie 75 anni il cardinale Renato Raffaele Martino, presidente del Pontificio Consiglio Giustizia e Pace.

Domenica 25 novembre, Solennità di Nostro Signore Gesù Cristo Re dell’Universo, alle ore 10.30 in Piazza San Pietro, il Papa presiederà la concelebrazione della Santa Messa con i nuovi cardinali ai quali consegnerà l'Anello cardinalizio. Con il Concistoro di domani, il numero complessivo dei cardinali sale a 201, dei quali 120 elettori, secondo il limite stabilito da Paolo VI. I porporati sono espressione di ben 69 Paesi, segno dell’universalità della Chiesa. L’Italia è il Paese maggiormente rappresentato nel Sacro Collegio con 21 cardinali, seguita dagli Stati Uniti con 14. Guardando ai continenti, sono 104 i porporati europei, 54 i cardinali delle Americhe, 21 gli asiatici, 18 gli africani e 4 i porporati provenienti dall’Oceania.

Ascoltiamo ora quanto ha detto il cardinale Kasper alla fine della mattinata, incontrando i giornalisti:

“Tutti hanno parlato molto bene a favore dell’ecumenismo; ha avuto un’accoglienza molto positiva perché non è un’opzione, una scelta opzionale: è un obbligo sacro, l’ecumenismo. E’ il mandato di Nostro Signore! Ci sono stati molti rapporti sulle situazioni locali dei diversi continenti, della Chiesa ... Nell’insieme, una discussione molto positiva, io sono molto contento. Il Papa ha ascoltato, ma all’inizio ha detto: non c’è dubbio che l’ecumenismo sia un nostro mandato. E alla fine, ha più o meno confermato le linee generali ho espresso io”.

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CONCISTORO: PAPA, L'ECUMENISMO NON E' UN OPTIONAL

"L'ecumenismo per la Chiesa Cattolica e' un mandato, non un optional che puo' essere messo in discussione". Lo ha detto Benedetto XVI aprendo questa mattina la riunione straordinaria dei cardinali da lui convocata alla vigilia del Concistoro proprio per fare il punto sulla situazine del dialogo tra le chiese cristiane. Il Papa, ha riferito ai giornalisti il patriarca copto Stephanos II Ghattas, ha esortato "a valutare bene alcuni punti del documento di Ravenna" e ha sottolineato che "i cattolici sono un esempio per il mondo". Da parte sua il card. Walter Kasper, presidente del Pontificio Consiglio per l'unita' dei cristiani, ha spiegato nella relazione tenuta all'incontro, che grazie al documento di Ravenna che riconosce il vescovo di Roma come "primo inter pares" tra i Patriarchi, e' stato compiuto "un primo passo in avanti" e che l'assenza della Chiesa Russa tra i firmatari "e' un problema di tipo politico e non riguarda il contenuto teologico del documento".

Repubblica.it


KASPER: PER PAPA ECUMENISMO NON E' IN DISCUSSIONE
Benedetto XVI saluta all'inizio e conclude lavori, 15 interventi

Città del Vaticano, 23 nov. (Apcom) - Per Benedetto XVI "l'ecumenismo non è in discussione, ma è un mandato": lo ha riferito il cardinale Walter Kasper, presidente del Pontificio consiglio per l'unità dei cristiani, al termine della riunione di questa mattina con il Pontefice e tutti i cardinali del mondo sul tema dell'ecumenismo, alla vigilia del Concistoro.
Un clima "molto familiare e cordiale", a detta di numerosi porporati che, uscendo dall'aula nuova del Sinodo, hanno dato luogo a una vera e propria sfilata di 'porpore'. Il primo ad uscire è stato il cardinale Attilio Nicora, mentre il cardinale statunitense O'Connor ha riferito ai giornalisti che "durante la mattinata si è parlato di ecumenismo non solo nel dialogo con gli ortodossi ma anche con i protestanti".
Il Papa, dopo aver fatto un breve saluto all'inizio, ha rivolto un intervento conclusivo, tirando le somme della discussione. Una quindicina - riferisce il porporato francese Ricard - sarebbero stati gli interventi dei porporati. "Il Papa ha sottolineato che occorre valutare bene alcuni punti nel dialogo e in questo i cattolici sono di esempio per il mondo", ha riferito il patriarca emerito copto di Egitto Ghattas, secondo il quale Benedetto XVI si è detto "fiducioso e ottimista" per il dialogo ecumenico.
"L'ecumenismo non è un optional - ha aggiunto il cardinale Kasper - ma un obbligo molto importante". Tre i passaggi della sua relazione introduttiva, intitolata 'Informazioni e valutazioni del momento attuale del dialogo ecumenico': la situazione nel primo millennio, il dialogo con gli ortodossi e il dialogo con i protestanti.
"Nel mio intervento ho parlato anche dei pentecostali - ha continuato Kasper - occorre prendere coscienza pastorale di questo problema che va preso sul serio".
Da parte sua il cardinale Theodore McCarry, arcivescovo emerito di Washington, ha riferito di aver preso la parola e di aver sottolineato l'importanza della "dottrina sociale della Chiesa come base per lavorare sull'ecumenismo. Credo che dobbiamo lavorare con ortodossi e protestanti - ha sottolineato - in azioni concrete nella lotta alla povertà e nei temi sociali".
Il dibattito ha preso spunto dal documento finale di Ravenna che "è stato un passo importante", ha ribadito Kasper, secondo cui i problemi tra Costantinopoli e Mosca sono "politici e non teologici.
La delegazione russa sta collaborando". Anche sugli anglicani "il problema è molto grosso - ha concluso Kasper - e lo seguiamo molto da vicino per arrivare ad una decisione".

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