21 novembre 2007
Nuovo lezionario liturgico, Mons. Betori: "Nuova traduzione, dodici anni di lavoro e molteplici apporti ecumenici e interreligiosi"
Vedi anche:
NUOVA EDIZIONE DEL LEZIONARIO LITURGICO DELLA CHIESA ITALIANA: LO SPECIALE DEL BLOG
Dacia Maraini si lamenta di Radio Maria...i Cattolici si lamentano di ben altro :-)
Udienza generale: catechesi dedicata ad Afraate e appello alla solidarietà per la Somalia (Radio Vaticana)
Gli umili sono semplici, pazienti, amati, integri, retti, esperti nel bene, prudenti, sereni, sapienti, quieti, pacifici, misericordiosi...
CONSIGLIO DI LETTURA (E DI FREQUENTAZIONE): IL ROMA FESTIVAL BAROCCO
Sinodo dei Vescovi sulla parola di Dio: intervista di Radio Vaticana al cardinale Martini
Messa tridentina: boom di richieste (di giovani) in Toscana: l'inchiesta di Repubblica
SPECIALE: IL MOTU PROPRIO "SUMMORUM PONTIFICUM"
La rivoluzione delle staminali adulte: esperimenti senza embrioni
Berlusconi incontra il cardinale Bertone...e la notizia dov'è?
Beatificazione di Antonio Rosmini: lo speciale di "Avvenire"
Mons. Ravasi: la religione è una appartenenza sociale, culturale, storica. La fede è l'adesione profonda ai valori fondanti della religione
Comunicato stampa della Rubbettino editore: Presentazione del volume “La vera verità sulle pensioni”
Messa tridentina: la curia di Chieti-Vasto smentisce che dall'arcidiocesi sia partita una telefonata "intimidatoria" verso un sito religioso ligure
"Le tenebre di Dio e la beatitudine dei semplici": commento ad un articolo del cardinale Martini
Osservatore Romano: "Laici e religiosi insieme per rilanciare la scuola cattolica"
Benedetto XVI: «La Chiesa accolga le donne che si pentono di avere abortito» (Il Messaggero e Libertà)
Documento vaticano sulle scuola cattolica: il commento di Radio Vaticana
Beatificazione di Rosmini: il commento di Mons. Fisichella
SCUOLA CATTOLICA: SERVONO INSEGNANTI PREPARATI E TESTIMONI COERENTI
Messa tridentina: Avvenire commenta le accuse al cardinale Poletto
«Fuga dall’ora di religione? No, scappano dalla scuola»
BANGLADESH: PRESIDENZA CEI STANZIA 2 MILIONI DI EURO (OTTO PER MILLE!) E INVITA ALLA PREGHIERA
Risarcimento record in Alaska per le vittime dei preti pedofili
Ranjith contro gli abusi liturgici. Mentre Enzo Bianchi sulla “Rivista del Clero”… (di Sandro Magister)
Fedeltà al Concilio: l'intervista dell'Osservatore Romano a Mons. Ranjith su Messa tridentina, liturgia e formazione dei sacerdoti
La rivolta silenziosa (riunioni riservate e telefonate ai siti cattolici) dei vescovi contro il motu proprio Summorum Pontificum
CHIESA E SCRITTURE
Con la terza edizione della Bibbia Cei una Parola per tutti
Betori: nuova traduzione, dodici anni di lavoro e molteplici apporti ecumenici e interreligiosi
DA ROMA MIMMO MUOLO
Dodici anni di lavoro preparatorio. Oltre 2.300 emendamenti da parte dei vescovi (due terzi dei quali accolti nella stesura definitiva), apporti di carattere ecumenico e interreligioso. Il tutto finalizzato alla stesura di una traduzione della Bibbia, «più sicura nei confronti con gli originali; più coerente nelle dinamiche interne; più comunicativa nei confronti della cultura contemporanea » e soprattutto «più adatta alla proclamazione nel contesto liturgico».
Così monsignor Giuseppe Betori ha presentato ieri a Roma il testo della III edizione della Bibbia della Cei, che sarà in libreria a partire da metà gennaio, nel formato «da chiesa» e nella seconda metà del 2008 in quello manuale.
Il segretario generale della Conferenza episcopale italiana ha preso parte, infatti, al Convegno nazionale dei delegati diocesani per l’ecumenismo e il dialogo, che in questi giorni sta prendendo in esame il tema «Parola di Dio ed ecumenismo ». E il rapporto è emerso chiaramente anche dal suo intervento. Specie quando il vescovo ha ricordato che «è stato chiesto un confronto sulla traduzione del Nuovo Testamento alla Federazione delle Chiese Evangeliche d’Italia», mentre «altre osservazioni, relative alla traduzione del Pentateuco, sono state richieste alla presiden- za dell’Assemblea dei Rabbini d’Italia».
La maggior parte del lavoro, naturalmente, è stata condotta da un gruppo di biblisti cattolici, che ha lavorato dal 1988 al 2000, sotto la guida del Consiglio permanente della Cei. Successivamente il testo è passato all’esame dei vescovi e quindi ha ricevuto – per espressa richiesta di papa Ratzinger – la recognitio
della Santa Sede anche nelle parti non destinate all’utilizzazione liturgica.
La nuova traduzione (che giunge dopo quelle del 1971 e del 1974 e si è resa necessaria in seguito alla pubblicazione della Nova Vulgata) ha cercato di mantenere «per quanto possibile – ha fatto notare Betori – una terminologia religiosa specifica, per cui si è deciso di lasciare termini come Verbo”, “Paraclito”, “Parasceve”». Corregge poi «inesattezze, incoerenze ed errori della traduzione del 1971-74», ma al pari di queste si preoccupa di rendere il testo in buon italiano, curando anche il ritmo della frase (ci si è avvalsi perciò della collaborazione di valenti italianisti).
Il vescovo ha presentato alcune delle più significative modifiche. Per il libro di Ester si è deciso di offrire sia la traduzione dal greco, sia quella dall’ebraico. Per il libro del Siracide, invece, si è scelto di tradurre il testo greco lungo. «Lungi da me, Satana», diventa «Va’ dietro a me, Satana» (nel vade retro, infatti, non c’è l’idea dell’allontanamento, ma l’invito rivolto da Gesù a Pietro a smettere di fare il 'Satana' e a porsi invece nel corretto atteggiamento del discepolo che segue il maestro). Così nel Padre Nostro l’attuale «non indurci in tentazione», diventa (ma solo nella proclamazione liturgica, non nella preghiera, che resta per il momento invariata) «non abbandonarci alla tentazione» che – ha spiegato Betori – «contiene sia la richiesta di essere preservati dall’entrare nella tentazione, sia di essere soccorsi quando si è nella tentazione». Così il saluto dell’angelo a Maria è stato tradotto con «Rallégrati, piena di grazia: il Signore è con te», rispetto al vecchio «Ti saluto, o piena di grazia» (anche qui la preghiera dell’Ave Maria resta invariata). Infine il passaggio del «rimprovero» di Gesù a Tommaso non è più: «Perché mi hai veduto, hai creduto: beati quelli che pur non avendo visto crederanno!», bensì «Perché mi hai veduto, tu hai creduto; beati quelli che non hanno visto e hanno creduto!».
© Copyright Avvenire, 21 novembre 2007
A proposito del "Rallegrati Maria", fra poco nel blog sara' trascritto un bellissimo intervento del Santo Padre, grazie al contributo di Luisa :-)
R.
LO SCENARIO
Apostolato biblico mai così forte in Italia
Mai nella storia si è assistito in Italia ad un così ampio movimento popolare nei confronti della Bibbia. Quasi tutte le diocesi hanno esperienze bibliche popolari ed oltre la metà dispone di un settore organico di promozione, chiamato Apostolato biblico. Lo ha ricordato ieri al Convegno dei delegati diocesani per l’ecumenismo don Cesare Bissoli, dell’Università Salesiana di Roma. Sulla stessa lunghezza d’onda anche il segretario generale della Società Biblica in Italia, Valdo Bertalot, secondo cui, «questa è una stagione di grazia, in quanto i cristiani di tutte le confessioni si ritrovano intorno alla Parola di Dio».
Numerosi, infatti, sono i progetti di traduzione interconfessionali e molto larga è la loro diffusione.
Tuttavia molto resta da fare. «Il contatto diretto e continuo con la Bibbia – ha ricordato don Bissoli – non raggiunge nemmeno il 10% della popolazione». Perciò bisogna continuare l’impegno. Anche nelle traduzioni. Attualmente, su 6.500 lingue parlate nel mondo, solo 500 hanno la versione completa della Bibbia, mentre altre 2.500 posseggono solo alcune parti dei due Testamenti.
© Copyright Avvenire, 21 novembre 2007
Etichette:
benedetto xvi,
betori,
cei,
commenti,
mass media,
papa,
ratzinger,
riflessioni
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
2 commenti:
Trovo molto bello a proposito del "rallegrati" il commento che il santo padre fece durante un'omelia in una parrocchia romana il 18 dicembre 2005. Marco
Grazie Marco :-))
Posta un commento