27 febbraio 2008

Il Papa chiede congedi dal lavoro per chi ha un familiare malato. «Idea giustissima» secondo Cisl e Uil (Accattoli)


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Famiglia Cristiana: Pd-Radicali, un pasticcio

Dal Papa «ferma condanna dell'eutanasia»: salvaguardare la vita in ogni momento

Il settimanale attacca: intruglio veltroniano in salsa pannelliana.
Il Pontefice si appella alla società e alla «scienza medica». Poi chiede congedi dal lavoro per chi ha un familiare malato «Idea giustissima» secondo Cisl e Uil


Luigi Accattoli

CITTÀ DEL VATICANO — Benedetto XVI fa risuonare due moniti che gli sono abituali: la vita va salvaguardata «in ogni momento del suo sviluppo», l'«eutanasia diretta» merita una «ferma e costante condanna etica».
Il papa teologo parla a un convegno internazionale sui malati terminali organizzato dalla Pontificia Accademia per la vita e certo non pensa alle nostre liste elettorali ma di esse tratta Famiglia Cristiana con un editoriale intitolato «Pasticcio veltroniano in salsa pannelliana», che critica l'inserimento nelle liste del Partito democratico di candidati radicali e di Umberto Veronesi, qualificato come «autore di una sorta di manifesto per la libera scelta di morire».
Il papa parte dalla segnalazione della condizione di abbandono in cui si trovano tante «persone anziane e sole» che «in prossimità della morte» finiscono oggettivamente con il subire «spinte eutanasiche pressanti ». E qui viene l'affermazione più forte: «A questo proposito colgo l'occasione per ribadire, ancora una volta, la ferma e costante condanna etica di ogni forma di eutanasia diretta».
«Si tratta — argomenta il papa — di assicurare il sostegno necessario attraverso terapie e interventi medici adeguati, individuati e gestiti secondo i criteri della proporzionalità medica, sempre tenendo conto del dovere morale di somministrare (da parte del medico) e di accogliere (da parte del paziente) quei mezzi di preservazione della vita che, nella situazione concreta, risultino ordinari».
«Per quanto riguarda, invece, le terapie significativamente rischiose o che fossero prudentemente da giudicare "straordinarie", il ricorso ad esse— precisa il papa — sarà da considerare moralmente lecito ma facoltativo».
Infine la richiesta più nuova in bocca al papa, quella di una specie di congedo dal lavoro per assistere un familiare morente: «Solitamente si riconoscono dei diritti specifici ai familiari al momento di una nascita; in maniera analoga, e specialmente in certe circostanze, diritti simili dovrebbero essere riconosciuti ai parenti stretti al momento della malattia terminale di un loro congiunto». E l'idea trova subito il consenso di Cisl e Uil.
Una «moratoria dell'obiezione di coscienza» in materia di aborto è proposta dalla rivista MicroMega con un articolo del ginecologo Carlo Flamigni e con un testo firmato da tredici donne (da Natalia Aspesi a Rossana Rossanda) che definiscono «oscena la proposta di moratoria sull'aborto» e ne propongono un rovesciamento in vista del superamento dell'obiezione di coscienza.

© Copyright Corriere della sera, 26 febbraio 2008

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