Che strano! Ancora una volta Repubblica sceglie di dare grande spazio e risalto a chi intende contestare una visita del Pontefice. Fu cosi' per la Sapienza (fu proprio Repubblica a pubblicare la famosa lettera dei docenti) e sembra essere cosi' anche per Genova ma, cari signori, il clima e' cambiato.
Spero che ve ne rendiate conto.
Non verranno riportati gli articoli di Repubblica ma la sintesi di un'agenzia:
PAPA/ DOCENTI GENOVA ADERISCONO A MANIFESTAZIONI DISSENSO VISITA
Don Gallo contario: "l'arrivo del Pontefice non c'entra nulla"
Genova, 30 apr. (Apcom) - Anche alcuni intellettuali genovesi hanno aderito alla manifestazione per il "dissenso" prevista nel capoluogo ligure in concomitanza con l'arrivo di Benedetto XVI, il 17 e 18 maggio. Ne dà notizia l'edizione locale de "La Repubblica".
"I docenti di Lettere Antonio Gibelli e Nicolò Pasero - scrive il giornale - hanno firmato l'appello del Movimento studentesco, una delle sigle di universitari, tutti iscritti a Lettere, che con il Comitato studentesco, il gruppo Feedback di Scienze politiche e il gruppo Humpty Dumpty parteciperanno alle manifestazioni del prossimo 17 e 18 maggio. E' probabile che i docenti non partecipino al corteo, ma organizzino una lezione di storia, nelle ore in cui il papa sarà a Genova".
Nella stessa pagina, "La Repubblica" riporta una breve intervista a Don Gallo, il sacerdote genovese icona del movimento no-global, che prende le distanze dalla manifestazione anti-Papa. "Io amo la mia Chiesa - dice Don Gallo - e sono un prete del dissenso, e ho sempre ripetuto che la mia Chiesa deve accettare il dissenso, la critica. Ma l'arrivo del Papa non c'entra niente con una coscienza che deve esserci sempre".
Beh, sono solo due nomi che non fanno testo.
Quanto a Don Gallo, beh, e' un po' tardi per criticare le manifestazioni contro il Papa.
Occorreva fare e dire qualcosa prima.
R.
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7 commenti:
Non credo a una Sapienza bis, Raffaella. Il contesto è completamente diverso. Comunque, ricavo una volta di più l'impressione che certi cosiddetti "intelletuali" temano la potenza di un papa che fa pensare e nel contempo rilevo una certa tendenza ad approfittare di situazioni e personalità che creano facile notorietà a chi, normalmente, verrebbe ignorato.
Alessia
beh, almeno Don Gallo si è detto contrario alle contestazioni. Non è poco, considerando la sua storia.
Da Repubblica dobbiamo aspettarci le solite cose, hanno un tic nella redazione e non possono farci niente. E dire che in questi giorni,con quello che è accaduto, altre riflessioni sarebbero necessarie, qualche autocritica. Macchè. Avanti pure così.
Del resto hanno educato i loro lettori a questa intolleranza da anni, basta leggere i loro blog e le lettere. Noi, da parte nostra,continuiamo pure a usare Repubblica per incartarci il pesce, sperando che il pesce, ancorchè morto, non si indigni.
scusate, ma non facendo parte della schiera del dissenso anticlerical-intellettual-snob-radical-chic di questo paese e avendo smesso di leggere repubblica da un pò, non tutto mi è di facile comprendonio e in particolare non ho capito il significato di questa frase, forse perchè staccata dal contesto: "Ma l'arrivo del Papa non c'entra niente con una coscienza che deve esserci sempre".
A che coscienza si riferisce don Gallo?
Comunque, certo dissenso, in alcuni ambienti universitari sta creando solo "squadrismo" anticattolico. Comincino a ragionarci su, fior di intellettuali sedicenti antifascisti che protestano contro la partecipazione di Israele alla fiera del libro a Torino, oggi, mentre a Roma rispolverano i fantasmi della persecuzione ebraica di ieri per denigrare la vittoria politica avversa. A me paiono due facce di una stessa medaglia e l'intolleranza evidentemente non ha colore.
Comunque, dissentano pure, mi auguro solo lo facciano in pace, senza violenza, garanzia che gli esponenti dei gruppi sociali non sempre danno
"Ma l'arrivo del Papa non c'entra niente con una coscienza che deve esserci sempre". Anch'io cara gemma fatico forse per incapacità intelletive, a capire di quale coscienza si stia parlando! Come al solito Repubblica e vittima dei suoi tic redazionali come dice mariateresa come sentono parlare di Papa e di contestazioni, eccoli pronti e solerti a riempirci pagine del loro quotidiano........ Purtroppo, così va il mondo!
Auguriamoci che tutto si svolga indipendentemente, dalle colonne di Repubblica, in un clima che permetta di dissentire ma, che consenta a chi desidera di incontre, vedere ed ascoltare il Papa in santa pace! Vi ricordo che anche in spagna si temevano contestazioni ma, il tanto discusso Zapatero, fu in grado di evitare qulsiasi disordine.
Dimenticavo: una domandina a Don Gallo: La visita del Papa non centra ...... benissimo allora perchè manifestare e dissentire forse anche in maniera grossolana, violenta e volgare proprio nei giorni della sua visita???????????
Ma Bagnasco non potrebbe sospendere quel vecchio citrullo? Quando celebra l'Eucarestia omette il passo: in comunione con il nostro papa Benedetto, il nostro Vescovo Angelo...... chissà se ci pensa, o meglio se ci crede in quel che dice. Mah
Don Marco si sentiva la sua mancanza cosa devo dirle????? Ha ragione se lo potessi fare lo sospenderei io di persona!!!!!!!!
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