7 settembre 2008
Cagliari: "Da mezza Europa per vedere il Papa" (Ruffi). Il popolo delle parrocchie (Atzeri)
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Da mezza Europa per vedere il Papa
Preghiere e confessioni in piazza. Pronte 120 mila ostie
MICHELE RUFFI
In piazza San Cosimo confessioni all'aperto, per i fedeli che domani vorranno ricevere la comunione di fronte al Papa.
Adina, ventottenne tedesca di Colonia, irrompe nel gazebo di viale Buoncammino con una domanda: «Sapete dirmi a che ora arriva il Papa?». Lo dice in un esperanto fatto di inglese con accento tedesco e un pizzico di italiano, imparato in una settimana di vacanza in Sardegna: «Ho saputo della visita del Pontefice, non voglio perderla».
In questi giorni di vigilia è una dei tanti turisti che hanno bussato alla porta dei papaboys , sotto gli stand distribuiti in Castello. «Molti ci hanno seguito nel percorso delle Beatitudini», racconta Daniele. Trentaquattrenne, abita a Quartu con la moglie, conosciuta durante un «percorso spirituale» che lo ha portato due anni fa in Canada, e ora a fare da guida durante il percorso-pellegrinaggio nel cuore di Cagliari, tra chiese e luoghi simbolici. Gruppi di trenta persone alla volta (ogni giorno ci sono cinque turni), per un cammino che inizia davanti al carcere e finisce di fronte alla Cattedrale. In mezzo, otto tappe intermedie tra piazza Indipendenza e il Bastione di Santa Croce intervallate da preghiere e riflessioni suggerite da un libretto distribuito alla partenza.
Dove si trovano cagliaritani, pellegrini arrivati da ogni angolo della Sardegna, turisti romani e stranieri. «In questi giorni abbiamo dato informazioni a molti inglesi, spagnoli e tedeschi», spiegano all'infopoint del Comune sotto la torre di San Pancrazio.
CONFESSIONI “EN PLEIN AIR”
Qualcuno è andato a confessarsi all'aperto, sotto gli alberi di piazza San Cosimo. Due sedie piantate nell'erba, all'ombra delle querce: sotto, un frate domenicano che ascolta gli ultimi peccati di chi domenica vorrà assistere all'Angelus di Benedetto XVI e ricevere la comunione.
LE OSTIE
Le ostie, che verranno consacrate domani durante la messa in piazza dei Centomila, verranno distribuite attraverso nove (o forse anche più) postazioni: in ognuna ci sarà un sacerdote, che poserà nelle mani dei fedeli una delle 120 mila particole preparate per l'occasione. Un'occasione «propizia e importante», secondo il segretario della Cisl Mario Medde, che ha sottolineato come «la visita di Benedetto XI a Cagliari avvenga in uno scenario caratterizzato da un aumento delle povertà. Quasi un quinto della popolazione sarda, più di 90.000 famiglie, vive in uno stato di profonda precarietà materiale. Diminuiscono gli addetti al settore agricolo, nell'industria si riducono gli spazi per i lavoratori dipendenti, preoccupano sia la disoccupazione giovanile sia quella di lunga durata, il caro vita falcidia i redditi dei pensionati, nell'Isola ancora più bassi rispetto alle altre regioni del Paese».
LE MOSTRE
E fino a domani si potranno ammirare le mostre legate alla visita del Papa, inaugurate da qualche giorno, come quella del Museo archeologico nazionale, intitolata “Il gesto della Preghiera nella Sardegna antica”, oppure quella di piazza San Cosimo (“Alla ricerca di San Lucifero, vescovo di Cagliari”). Al Lazzaretto di Sant'Elia, invece, ci sarà “Dal Colle una eco”, mentre al museo del Duomo (affianco alla cattedrale) è ancora visitabile l'esposizione “Un ponte tra Oriente e Occidente. I paramenti detti di Sant'Agostino”. Anche il sottopiano del Municipio, nel Largo Carlo Felice, rimarrà aperto per ospitare la mostra iconografica (in collaborazione con la Sovrintendenza artistica, con orario dalle 9 alle 22) “San Pietro, guida e fondamento della Chiesa. Testimonianze artistiche in Sardegna dal XVII al XIX secolo”. Al Comando Regione Carabinieri di via Grazia Deledda è stata inaugurata ieri l'esposizione “I carabinieri in Sardegna tra Fede e Fedeltà”. E come gli altri giorni, nella chiesa di Sant'Antonio in via Manno, si terrà l'adorazione eucaristica. Il sindaco Emilio Floris domani regalerà alla Madonna di Bonaria un rosario d'oro, per celebrare l'arrivo di Benedetto XVI.
Stanotte invece migliaia di papaboys canteranno e balleranno in uno stand della fiera. Musica fino (quasi) all'alba, in attesa di un Pontefice che sentono come punto di riferimento e chiamano, come se fosse un loro amico, B sedici .
© Copyright L'Unione Sarda, 6 settembre 2008
Il popolo delle parrocchie
ALESSANDRO ATZERI
L'esercito pacifico dei fedeli della dieci diocesi sarde si ritroverà domani a Cagliari per festeggiare l'arrivo del Papa in Sardegna. Un'occasione unica e solenne che convoglierà migliaia di persone nel capoluogo. In questi mesi, sin dal primo annuncio, in tutte le parrocchie dell'Isola la visita è stata preparata con cura e preghiera. Perché nessuno vuole mancare all'evento storico.
ALES Il fermento è grande: ad Ales Papa e Bonaria sono un binomio indissolubile. Nei mesi scorsi a conclusione della "pellegrinatio Mariae", al santuario cagliaritano sono arrivati tanti fedeli a bordo di 27 pullman per la celebrazione conclusiva presieduta dal vescovo monsignor Giovanni Dettori. E se questo è un fatto recente, tutti ad Ales ricordano la folta presenza per Paolo VI e Giovanni Paolo II.
ALGHERO-BOSA Nella diocesi guidata da monsignor Giacomo Lanzetti l'attesa è stata accompagnata da momenti di preghiera. Molti giovani raggiungeranno Cagliari già oggi per la veglia che precederà la visita di Benedetto XVI.
CAGLIARI Il capoluogo si prepara ad accogliere il terzo papa pellegrino a Bonaria in grande stile. Diverse le mostre organizzate per l'occasione, a cominciare da una itinerante in Sardegna sul momento della preghiera nell'arte antica. C'è poi spazio per quelle su Pietro, su Lucifero e una, in collaborazione con i Carabinieri, sui legami tra l'Arma e il Vaticano. Si possono vedere anche i paramenti di sant'Agostino, recentemente restaurati. Dopo i concerti e la serata all'anfiteatro per il kolossal teatrale "Divina Commedia", realizzato da monsignor Marco Frisina, la giornata odierna è dedicata alla veglia di riflessione alla Fiera.
IGLESIAS La diocesi guidata da monsignor Zedda è in linea con le altre. Nelle parrocchie si sono svolti incontri preparatori: catechesi e momenti di preghiera perché i fedeli siano pronti all'appuntamento con il Pontefice.
LANUSEI Le adesioni sono partite lentamente, ma alla fine la richiesta nelle parrocchie è aumentata. Nei giorni immediatamente precedenti l'arrivo del pontefice nelle parrocchie si sono svolti tridui di preparazione, mentre oggi ci sarà una veglia per essere spiritualmente uniti a quella cagliaritana.
NUORO All'arrivo del Papa ha dato molto risalto il settimanale diocesano "L'Ortobene" invitando i parroci a sostenere l'evento anche con la consegna di materiale illustrativo. Dal Nuorese arriveranno a Cagliari non meno di duemila pellegrini: «Alle parrocchie - spiega don Giovanni Carta, direttore de L'Ortobene e delegato diocesano per la solenne visita - sono stati inviati i libretti curati dal comitato promotore dove ci sono indicazioni per studi e approfondimenti (la figura del Papa, il significato delle chiavi e della navicella) e momenti di preghiera».
ORISTANO Tutte le parrocchie dell'Oristanese hanno raccolto l'invito dall'arcivescovo Ignazio Sanna per un cammino di preparazione. Nelle messe sono state inserite nella preghiera dei fedeli intenzioni particolari per il Pontefice. Il comitato promotore ha inviato sussidi per la preghiera e la catechesi, mentre un altro sussidio è stato inviato per l'incontro con i giovani. All'appuntamento cagliaritano gli oristanesi saranno numerosi.
OZIERI Le parrocchie hanno raccolto centinaia di adesioni. Momenti di preghiera e catechesi hanno animato la diocesi guidata da monsignor Sergio Pintor.
SASSARI L'arcidiocesi guidata da monsignor Paolo Atzei ha sentito particolarmente l'anno mariano che culminerà con l'arrivo del Papa. Già nei mesi scorsi c'è stata la visita del simulacro della Madonna di Bonaria: «Ci sono stati momenti di grande fede - spiega monsignor Antonio Loriga, vicario generale della arcidiocesi - quando la Statua è stata portata anche da noi a Sassari, Ittiri, Bonorva e soprattutto Osilo, dove sul colle di Bonaria a 800 metri c'è un santuario, l'unico in Sardegna dedicato proprio alla Madonna di Bonaria a una altezza così elevata».
TEMPIO-AMPURIAS Massiccia la presenza a Cagliari della Chiesa gallurese. Le iscrizioni dei parrocchiani superano il migliaio: numero che, ovviamente, non tiene conto dei tanti pellegrini che si recheranno a Bonaria per conto proprio. Anche nella diocesi di Tempio sono state molte le iniziative di preghiera e di preparazione per un evento che si svolgerà a Cagliari, ma che coinvolgerà l'intera Chiesa sarda nel nome della patrona.
© Copyright L'Unione Sarda, 6 settembre 2008
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