8 ottobre 2008
Il viaggio in Russia dell'arcivescovo di Napoli: "Un pellegrinaggio del cuore" (Osservatore Romano)
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Il viaggio in Russia dell'arcivescovo di Napoli
Un pellegrinaggio del cuore
Crescenzio Sepe
Arcivescovo Metropolita di Napoli
Non si può mettere piede in Russia senza provare l'emozione di trovarsi nella terra del martirio e della speranza. Martirio e speranza sono state le due dimensioni chiave della visita che ho compiuto, per tre giorni nella capitale, su invito del Patriarca di Mosca e di tutte le Russie, Alessio ii. Più che un viaggio è stato un pellegrinaggio del cuore.
La cordialità dell'accoglienza ha avuto certo la sua parte, ma non basta a spiegare, da sola, una sintonia che ha avuto, innanzitutto una sua prima chiave di accesso: la lettera che il Santo Padre ha voluto affidarmi per Alessio ii.
Nel momento in cui Papa Benedetto l'ha consegnata nella mie mani, sapevo di non andare a Mosca a mani vuote. Se il messaggio del Papa ha spianato la strada, un'altra porta regale mi si è spalancata subito davanti per entrare nel cuore di quella grande chiesa: il pellegrinaggio al santuario dei nuovi martiri della Chiesa ortodossa.
La sofferenza, ma anche la resistenza e la testimonianza dei credenti, negli anni della persecuzione comunista, sono un grande patrimonio di santità della cui eredità la Chiesa russa è custode. Da questo lascito scaturisce un messaggio di fede e di amore per il Vangelo fondamentale per tutti i cristiani e per il mondo intero.
In Russia ci siamo inchinati reverenti di fronte all'innumerevole schiera di nuovi martiri, che hanno sofferto nel tempo della persecuzione a opera di un regime senza Dio. Ho voluto recare in dono al Patriarca di Mosca una particola del cranio delle reliquie del patrono della Chiesa di Napoli, il santo martire Gennaro. Alessio ii nell'antico monastero di San Danilo, ha accolto e venerato il reliquiario, che ha poi portato sull'altare, dove sarà custodito. Il Patriarca ha voluto ricordare che san Gennaro, venerato anche dalla Chiesa russa e santo della Chiesa indivisa, è simbolo delle "buone relazioni tra le nostre Chiese".
La conversazione con il Patriarca - il quale ha manifestato sentimenti di amore fraterno e di stima nei confronti del Santo Padre - si è centrata sulla situazione in Europa, un tema sul quale si è registrata, più volte, profonda sintonia tra il Papa e il Patriarca, sulla base della necessità di orientamento e di radici comuni. Lavorare insieme e con coraggio per dare anima e un futuro all'Europa rappresenta non solo una prospettiva ma un obiettivo concreto che unisce gli sforzi della Chiesa di Roma e della comunità ortodossa.
Il Patriarca ha anche voluto rinnovare i sentimenti di riconoscenza della Chiesa russa per la sollecitudine manifestata nei confronti dei fedeli del patriarcato di Mosca che vivono a Napoli, per i quali è stata eretta dal Santo Sinodo della Chiesa ortodossa russa la parrocchia di Sant'Andrea apostolo.
Durante la conversazione con il Patriarca, come pure nei due calorosi incontri che abbiamo avuto con il metropolita Cirillo, i nostri autorevoli interlocutori hanno espresso un sentito apprezzamento per le ottime relazioni con la Chiesa cattolica italiana, la quale mostra una disponibilità fraterna nel favorire la cura pastorale dei fedeli del patriarcato di Mosca che sono emigrati per lavorare e vivere in Italia.
La testimonianza della Chiesa italiana, che, radicata nel suo popolo, riesce a rispondere alle sfide della società consumista conservando e ravvivando la fede della sua gente, costituisce per la Chiesa russa un sostegno spirituale di fronte alle sfide del nostro tempo. La concordanza di posizioni tra le nostre Chiese su alcune delle principali questioni del mondo contemporaneo è risuonata più volte come un importante terreno di incontro e cooperazione.
Il Patriarca ha parlato della visita come di una nuova fase nei rapporti tra le due Chiese. Se i passi avanti si costruiscono e si misurano anche sulla speranza, quella di Mosca - viene da concludere - è parsa davvero una buona strada.
(©L'Osservatore Romano - 8 ottobre 2008)
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