10 luglio 2007

ECCO LA VERA FACCIA DI MELLONI


Vedi anche:

SPECIALE: IL MOTU PROPRIO "SUMMORUM PONTIFICUM"

IL TESTO DEL MOTU PROPRIO (in italiano)

LA LETTERA DEL SANTO PADRE AI VESCOVI PER PRESENTARE IL MOTU PROPRIO.

Messa tridentina: la parola a Baget Bozzo

Messa tridentina: la reazione del rabbino Laras e la risposta di Don Paolo Padrini

IL PAPA A LORENZAGO: I VIDEO DI SKY

Qualche "chicca" offerta dal Papa all'arrivo a Lorenzago

IL PAPA IN CADORE: LO SPECIALE DEL BLOG

Il Papa a Lorenzago: cronaca e curiosita'

Rassegna stampa del 10 luglio 2007 [Il Papa a Lorenzago]

Aggiornamento della rassegna stampa del 10 luglio 2007 [Il Papa a Lorenzago]

Messa tridentina: lo stile di Benedetto XVI

Messa tridentina: il commento del card. Lehmann e l'intervista di Fabio Colagrande al teologo Vitiello per Radio Vaticana

Radio Vaticana intervista Mons. Amato sul documento della congregazione per la dottrina della fede

Il Concilio Vaticano II non ha cambiato la dottrina della Chiesa

"L'intervista" rilasciata dal Papa all'arrivo a Lorenzago

(nella foto il giovane teologo, prof. Joseph Ratzinger, perito conciliare)

Riportiamo questo articolo di Paolo Rodari che ha potuto intervistare Melloni.
Non so che cosa dire, cari amici: quando si arriva ad affermare cio' che dice Melloni e quando si offende in tal modo il Papa, non c'e' piu' nulla da commentare o su cui riflettere.
Quando si arriva a tirare in ballo il fratello del Papa per colpire Benedetto XVI non c'e' piu' ragione di rispondere. Dobbiamo essere "superiori". Quando si rimprovera a Papa Benedetto di essere andato ad Assisi ed in Turchia, non c'e' nulla da controbattere.
In sintesi: chi offende e denigra in tal modo Benedetto XVI non merita nessuna replica, ma solo qualche precisazione: la Messa che il Papa celebra al mattino non e' quello di Pio V ma quella di Paolo VI. Se Melloni avesse visto il documentario (che comunque trova qui), si sarebbe accorto che Benedetto dice Messa in italiano, quindi...
Le schitarrate hanno fatto bene alla Chiesa? Ma si', infatti le nostre parrocchie sono strapiene di fedeli...vero Melloni?
Piu' questo storico parla e piu' io applaudo alla decisione di Papa Ratzinger.
Come siamo caduti in basso, caro Melloni...
Un ringraziamento speciale a Paolo Rodari per avere riportato il il “mellonian-pensiero”.
Mi scuso con i fedeli legati al Messale tridentino. Riporto questo articolo per far capire a tutti chi e' Melloni, ma mi scuso per certe espressioni che egli ha usato. Certo che questi "cattolici democratici" sono democratici solo con chi la pensa come loro...
Si ricordi, il caro Melloni, che e' Ratzinger, e non certo lui, uno dei padri del Concilio. Ricordero' questo articolo quando Melloni osera' criticare di nuovo il Papa per le sue presunte ingerenze politiche. Quando fa comodo, il Pontefice deve essere pluralista, quando non fa comodo, deve comportarsi come un accentratore di potere.

Raffaella


Melloni gira le spalle a papa Ratzinger

di Paolo Rodari

«Ho letto con attenzione le motivazioni che Benedetto XVI dà ai vescovi circa la pubblicazione del Motu Proprio “Summorum Pontificum” che liberalizza l’antico rito - la messa in latino “spalle al popolo” - rivisto da Giovanni XXIII nel 1962 e nonostante non abbia motivo di dubitare delle sane intenzioni del papa, queste stesse non mi convincono. Il papa sostiene che liberalizzare l’antico rito va nella direzione di unire la Chiesa perché in questo modo si risponde a quei fedeli che hanno vissuto come una ferita l’accantonamento dell’antica liturgia: fedeli che prendono il nome di lefebvriani ma anche più semplicemente di “tradizionalisti”. Ma ciò che a mio avviso il papa non riesce a vedere è che col Motu Proprio è gran parte dell’episcopato che viene scontentato, il tutto nel nome di un compromesso (quello coi cosiddetti “tradizionalisti”) che non posso che definire “mal riuscito”».
Pungente fino a fare male. Capace di una critica decisa anche quando l’oggetto del suo criticare è nientepopodimeno che il capo supremo della Chiesa cattolica, Alberto Melloni non smentisce la sua indole - oltre che di storico - di watchdog (ovviamente secondo il suo punto di vista) della Chiesa cattolica quando accetta di parlare con "il Riformista" della decisione di Ratzinger di lasciare piena libertà ai fedeli di chiedere ai propri parroci (e non ai vescovi) la possibilità di avere in parrocchia la celebrazione in latino “spalle al popolo”, quella che si avvale del Messale di san Pio V rivisto nel ’62.
Dalla Bologna teatro di quel movimento cultural-religioso che mosse i suoi primi passi grazie al lavoro di Giuseppe Dossetti e poi di Giuseppe Alberigo, Melloni è completamente se stesso quando deve commentare una delle decisioni del pontificato di Benedetto XVI tra le più difficili quanto a gestazione.
«Il papa - dice - sapeva bene delle riserve che avevano molti vescovi, anche francesi. Sapeva e sa bene che i cosiddetti lefebvriani, assieme a tutti tradizionalisti che celebrano l’antico rito, rappresentano lo 0,001 per cento del numero totale dei cattolici. Sapeva bene che su 5000 vescovi, soltanto due o tre oggi usano il Messale di san Pio V. Eppure, nonostante i numeri insignificanti, ha voluto mettere in campo un’azione che neppure Giovanni Paolo II ha mai fatto».
E ancora, ecco servito il “mellonian-pensiero”: «Secondo me il papa ha agito come uno di quei professori del liceo che quando ha di fronte dei casi “disperati”, decide di dare loro un 6 politico per promuoverli nonostante non se lo meritino. Ecco, il papa col Motu Proprio dell’altro giorno ha voluto dare ai lefebvriani un 6 politico in liturgia: promossi nonostante tutto».
La critica di Melloni entra prima nel cuore del concilio di Trento, poi in quello del Vaticano II, senza sconti di alcun tipo: «Il concilio di Trento volle andare contro il soggettivismo e il relativismo propri del protestantesimo ma oggi, tornando al rito tridentino, è proprio il relativismo (il fatto che ognuno possa partecipare alla messa che vuole) che viene messo in campo. Quanto al Vaticano II, poi, credo che Ratzinger contraddica in questo modo la lettura che egli diede nel famoso discorso del 22 dicembre 2005. Qui parlò della necessità di leggere il Vaticano II in continuità con la tradizione passata e non come una rottura, ma chi ha tradito la Chiesa e quindi ha creato una frattura sono stati proprio gli scismatici lefebvriani, mica altri».
È sul Vaticano II (sua esegesi, sue conquiste e suoi risultati) che Melloni spazia con più ironia: «Diciamolo chiaramente - spiega -: è grazie al Vaticano II che la fede ha potuto continuare a essere trasmessa. È grazie alle messe celebrate magari con tanto di “schitarrate” strampalate, con le chiese illuminate da neon “da Ipercoop” e in luoghi dall’architettura forse non proprio ortodossa, che quella poca fede che è rimasta nel popolo è stata salvaguardata. Cosa hanno fatto, invece, gli scismatici lefevbriani per la fede della Chiesa? Poco o niente. E adesso che il papa concede loro questo Motu Proprio ecco che rispondono con un comunicato come se avessero ottenuto una vittoria dopo anni di resistenza e di lotta».
E ancora: «D’altronde, al di là dei lefebvriani, questo Motu Proprio è un gesto tutto ratzingeriano: è lui che, come ha ben testimoniato un video girato da Rai Uno all’interno del suo appartamento, celebra la messa “spalle al popolo”. Cosa che fa anche suo fratello, don Georg. Comunque, fra tre anni, quando i vescovi saranno chiamati a scrivere le loro impressioni circa la messa in pratica del Motu Proprio, tireremo le fila di questa decisione. Del resto, questo è un po’ il pontificato delle decisioni e delle contro decisioni: si critica Assisi e poi si va ad Assisi; si va a Ratisbona e poi si ripara in Turchia».

© Copyright Il Riformista, 10 luglio 2007

Melloni...Melloni...Melloni...Lei mi sembra come uno di quegli studenti che, avendo preso un pessimo voto, danno al colpa al professore...

21 commenti:

euge ha detto...

Hai ragione Raffaella Melloni non merita repliche l'unico problema è che scrive per un giornale come repubblica se non erro, che è letto parecchio. In questi casi qualcuno dovrebbe intervenire perchè qui non si tratta di esprimere una diversa opinione, qui si tratta di offendere e di entrare nel privato a cui Ha diritto anche il Papa. Melloni lei ha mai sentito parlare di rispetto???? questa non è informazione ma è solo spazzatura........ Se qui c'è un padre del Concilio è solo Benedetto XVI non è certo lei; mi meraviglio come Melloni venga ancora intervistato!!!!!!!!!
Una vergogna senza precedenti!!!!!!!
Eugenia

mariateresa ha detto...

Trattasi di un altro babbeo. Supponente.
Naturalmente mentre verso i tadizionalisti a Benedetto viene rimproverata l'apertura, gli si rimprovererà domani l'affermazione dell'identità cattolica verso gli ortodossi e i protestanti. Insomma più comprensione verso di loro che verso i propri fratelli di fede, considerati dei disgraziati che era meglio vivessero in una riserva come gli indiani.
La fissa della Messa con i familiari poi non la capisco. In tutti i casi, a lui cosa gliene frega?E che rilevanza ha per il dibattito? Sembra una roba da serva.
Mi sembra di sognare.
Tutti questi interventi servono poi come autopromozione, ormai è diventato onnipresente, non vorrei trovarmelo anche dentro l'armadio di casa.
Ogni tanto mi piace riderci su.

Anonimo ha detto...

Ciao Euge, Melloni scrive spesso per "Il Corriere", il che e' ancora piu' "pericoloso"...

Anonimo ha detto...

Cara Mariateresa, una mia carissima amica mi ha insegnato a contare fino a dieci, venti, trenta...cento prima di reagire ad articoli come questo.
Hai perfettamente ragione: ridiamoci su', e' molto meglio :-)
La mia opinione e' semplice: quando si smette di attaccare una persona per le sue idee e si inizia ad offendere direttamente e personalmente un essere umano, allora, beh, c'e' solo una spiegazione: non si hanno argomenti convincenti.
Qualcuno dovrebbe spiegarmi perche' i fedeli tradizionalisti (se e' vero che sono cosi' pochi) danno cosi' fastidio a gente che invoca la democrazia nella Chiesa a seconda degli argomenti.
R.

mariateresa ha detto...

penso che sinceramente, cara Raffaella, il timore sia che le richieste per la vecchia messa siano molte. Alcuni che sono contrari l'hanno detto sinceramente. Perchè allora si porrebbero non pochi problemi, il primo a carattere organizzativo, non c'è dubbio, l'altro si può sintetizzare nella domanda come mai tanta gente richiede la vecchia messa e qui le risposte potrebbero essere spiacevoli.
Mi ha fatto sorridere un giornale francese che invitava i vescovi a difendere eroicamente la riforma liturgica. Addirittura, cosa prevedono, l'assalto delle masse?
Per quello che riguarda invece il documento di oggi della Congregazione per la dottrina della fede, ho trovato questa ANSA che mi è parsa corretta

http://www.ansa.it/opencms/export/site/notizie/rubriche/altrenotizie/visualizza_new.html_152863174.html

lo segnalo perchè non è che in ANSA siano così devoti. E' comunque una riflessione, dopo i primi lanci e i primi titoli che hanno già istericamente girato nelle prime ore. Nauseabonda La Stampa che come primo commento ha segnalato un giornale egiziano con analisi si fa per dire da camicia di forza.
Che pazienza, ragazzi.

Anonimo ha detto...

Grazie della segnalazione, Mariateresa. Sei veramente una preziosa fonte di informazioni. Mi sembra che l'Ansa sia stata corretta. Il sito di Repubblica, come sempre, fa l'uovo fuori dal cestino e La Stampa...hai detto tutto!!!
Il punto e' uno solo: perche' i piu' giovani sono cosi' attratti dalla Messa tridentina a cui non hanno mai assistito? Come mai persone che oggi hanno dai 40 anni in giu' non vedono l'ora di poter assistere ad una celebrazione di cui non sanno nulla (almeno finora)? Su questo occorrerebbe riflettere e non attaccare il Papa perche' ha dato una seconda possibilita' a tutti.
Raffaella

euge ha detto...

Sono d'accordo con te Mariateresa su due cose ...... la prima è senza dubbio la pazienza!!!!!!!!!!!! La seconda è che anch'io penso che il timore che i fedeli scelgano in maggioranza il rito tridentino fa paura perchè allora vorrebbe dire che dal Concilio in poi molte cose non hanno funzionato lasciando che tutto andasse a rotoli, pur di compiacere la cosidetta modernità.
Grazie Raffaella per avermi corretta hai ragione la cosa è veramente grave in questo caso.
Eugenia

Luisa ha detto...

Povero Melloni, finirà per ispirarmi solo compassione tanto sta ridicolizzandosi.
E non tanto perchè è ostile al Motu Proprio è a causa dei suoi argomenti, così indegni di un uomo che si vuole intellettuale e che presumo intelligente.Sta perdendo proprio il suo latino, il caro Melloni!
Apparentemente Papa Benedetto ha il dono di fare perdere a Melloni il controllo delle sue emozioni con conseguente annebbiamento delle sue facoltà intellettuali.
Non si può capire altrimenti che Melloni osi dire, fra l`altro, che le ghitarre nelle chiese hanno contribuito a tenere viva la fede...;)....o le sue intrusioni offensive nell`intimità della vita del Papa, coinvolgendo persino Georg Ratzinger !
Vuol veramente dire essere a corto di argomenti se si è obbligati ad andare a cercarli in un supermercato durante i saldi di fine stagione!

francesco ha detto...

ora che melloni non la pensi come la maggior parte di quelli che frequentano questo blog è chiaro, ma non mi pare che dice cose campate in aria... certamente i riferimenti - malevoli e gratuiti - sulla vita privata del papa e del fratello sono di cattivo gusto...
ma al di là della presentazione di rodari (ma perché intervistare uno con cui non ci è d'accordo?) le osservazioni che fa sono interessanti e attente, da ottimo storico della chiesa come è melloni (ad esempio è molto vera l'osservazione che il MP sembra dar ragione a persone scismatiche - vedi il comunicato stampa di felley - o che poco hanno avuto a cuore la comunione ecclesiale e l'ermeneutica della riforma - basta andare sul sito di una vox per rendersene conto! -)
in termini liturgici e canonici la decisione del papa pone grosse riserve come già ho osservato... e rischia di creare fratture... certamente - e ahimè melloni non lo nota - il papa apertamente dice che è a conoscenza di questi problemi e delle possibili conseguenze e fa appello alla saggezza dei vescovi...
però un po' più di rispetto per le opinioni altrui - specie quando sono argomentate e non vengono dal primo arrivato - non guasterebbe, no?
francesco

Anonimo ha detto...

Caro Francesco, con queste ultime parole ti riferisci al Papa le cui opinioni non vengono rispettate e che non e' il primo venuto? :-))
Lo so...vado a limare la linguaccia...

mariateresa ha detto...

no, don Francesco, perchè qui di argomentato non c'è un bel niente. Solo luoghi comuni e offese. Perchè queste sono offese e non argomenti. Questi sono comandamenti di qualcuno che crede di averli ricevuti sul Sinai.
Ma la Chiesa c'è da prima di Melloni, e ,pur con tutti gli errori ( e non dico di no, anche con degli orrori) rimane viva e vegeta. Non è iniiziata col Vaticano II interpretato da lui, la Chiesa, c'è da 2000 anni.
E se resiste forse un motivo c'è.
E' l'esercizio di questa mania di grandezza di questo intellettuale dei miei stivali che non accetto.
Lui si dice da solo di avere ragione.
Io dico che quello che dice è opinabile e che è un paracarro qualsiasi, come me.

euge ha detto...

Cara Mariateresa e Luisa sono d'accordo con voi. qui non ci sono argomentazioni in questa intervista c'è solo una quantità indicibile di veleno. Non è ne da storico della chiesa, ne da giornalista ne tantomeno da padre del concilio come si definisce questo megalomane, attaccare ed offendere e soprattutto tirare in ballo il fratello e la famiglia del Papa che si esprime una diversa opinione questa è solo la forma più vile di attacco contro il Papa ed il suo magistero, nulla di più.....Beh ma c'è una frase che farà contento don francesco ......le schitarrate che rendono viva la fede!!!!!!!! no le schitarrate non la rendono viva la sviliscono e la banalizzano come tantissimi altri atteggiamenti che si tengono ripetutamente nelle chiese ad ogni celebrazione.Melloni sei proprio arrivato alla frutta ma, si può sapere perchè tutto questo odio inconsulto contro Benedetto XVI????????? se continuiamo di questo passo, sarà Melloni a dare direttive a Benedetto per la stesura dei documenti............ lui e il Concilio sono una cosa sola........
Mi dispiace Melloni ma, caschi male!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Divertente Mariateresa la definizione di paracarro rende bene il soggetto

francesco ha detto...

e vabbè raffae' il papa già lo mette in conto come ogni prete... figurati se sta dietro a tutto quello che gli dicono!!!
io - quand'ero parroco - delle critiche che mi facevano non mi interessavo proprio e anche ora... anche se essendo meno "pubblico" attiro meno le attenzioni delle buone lingue...
però!!! che fatica tenere la barra al centro in un blog!
;-P francesco

Anonimo ha detto...

Caro Francesco la tua risposta si commenta da sola!!!!!!!!!!!!!!

Anonimo ha detto...

Infatti avete imparato a difendervi benissimo da soli :-)

Luisa ha detto...

Francesco, anche mettendo il decoder per deciffrarla attraverso il suo spirito di contraddizione,certi argomenti finiscono per girarsi contro di lei : lei domanda un pò di rispetto per le opinioni altrui, specie quando sono argomentate e non vengono dal primo venuto.
Vorrei che lei facesse la stessa osservazione a Melloni , per il quale lei sembra nutrire stima e considerazione. Potrebbe domandare a Melloni di rispettare l`opera e il Magistero del Santo Padre che non sono comuni opinioni che vengono dall`ultimo arrrivato ma dal Sommo Pontefice che è la guida della Chiesa cattolica e dunque anche di Melloni, se Melloni è cattolico.
Melloni è a tal punto afflitto da un ego ipertrofizzato, da un`inflazione del suo io da dimenticare di chi parla?
Se vogliamo parlare di rispetto penso che Melloni debba prendere un corso accellerato di umiltà ed educazione, perchè sta veramente oltrepassando i limiti dell`accettabile, attaccandosi non solo al magistero di Benedetto XVI ma alla sua persona.

euge ha detto...

Grazie Luisa hai reso più che bene l'idea

Eugenia

Anonimo ha detto...

Vista l'aria che tira, domani non sarà sufficiente lucidare le tastiere del computer, ma occorrerà munirsi di elmetto e giubotto antiproiettile!!!Cerco di buttarla in ridere, ma francamente ne ho piene le scatole di storici frustrati e di giornalisti livorosi che gettano palate di fango nei loro celebratissimi editoriali domenicali. E che dire di tanti vaticanisti o pseudo tali che - poveretti- sono costretti a contorsioni da circo di Pechino, pur di soddisfare il governante o l'editore di turno? E che dire di tanti sacerdoti? E' ovvio e giusto che coesistano opinioni differenti, ci mancherebbe... non mi sembra che Papa Benedetto stia "lobotomizzando" il clero, ma arrivare a considerare una giornata di lutto la pubblicazione di un documento che da' più "visibilità" al rito tridentino, mi sembra francamente ridicolo! Spero che il Monsignore della CEI in questione, nonostante la sua fama di liturgista, si renda conto di che razza di problemi ha veramente la Chiesa. Altro che lacrime! Infine ho uno scoop per te, Raffaella. Il nuovo Prefetto del Culto Divino e della disciplina dei Sacramenti, con delega straordinaria per l'Interpretazione Soggettiva del Concilio Vaticano II (dicastero nuovo di zecca) sarà...........avete già indovinato! Scusate la lunghezza del post. p.s Domani è S. Benedetto. Tanti auguri Santo Padre, da chi le vuole veramente bene. Grazie Raffaella
Sonia

Anonimo ha detto...

Grazie a tutti e un bentornata a Sonia :-))
Chi puo' essere il nuovo prefetto ? :-))

Francesca ha detto...

Ho seguito il consiglio dell'amica di Raffaella e ho contato: uno, due, tre, quattro, cinque... dieci...venti... trenta..... non vi dico fino a che numero sono arrivata...!!! ma vi dico che la rabbia non si è placata....!!!!!!!!
Melloni.... Melloni.... carissimo Melloni...ma si rende minimamente conto di quanto ogni giorno che passa sia sempre più preda di un odio davvero feroce???!!! Ma che cosa le ha ma fatto il cardinale Ratzinger, ora Benedetto XVI, perché lei lo debba odiare così tanto??? Sembra che come lo sente anche lontanamente nominare non solo veda rosso ma anche alla sola vista delle sue più lievi sfumature lei davvero perda la testa.
E' semplicemente inammissibile il comportamento di questo personaggio che davvero non saprei dove collocare, visto che qualunque titolo sarebbe inappropriato perché presupporrebbe un minimo di contegno e lui ne è chiaramente sprovvisto, non solo questa persona ha toccato i livelli più bassi del comportamento umano, capisco che non si possa essere sempre sulla stessa lunghezza d'onda del pensiero del Pontefice ma arrivare ad attacchi e offese di questa bassezza è davvero grave soprattutto per una persona che ricopre chiaramente un livello visivo,che scrive su uno dei quotidiani di maggior lettura,che insegna all'università..insomma certe persone non dovrebbero permettersi di scendere a simili bassezze. E poi come già qualcuno ha fatto notare il rispetto è dovuto a tutti anche ai peggiori nemici, li puoi controbattere ma su argomenti inerenti la tua critica non puoi portare il discorso su un piano personale col solo e unico intento di offedere e attaccare gratuitamente. Va bene che Ratzinger a simili colpi bassi, o meglio bassissimi, c'è abituato e certamente non gli presta nè orecchio nè gli darà il minimo spazio del suo prezioso tempo, ma insomma una frenata a questo pazzo furioso gli va data, non si può offendere le persone così e restare impuniti, il discorso vale per tutti ma penso sia davvero inammissibilie se tutto quest'odio e veleno viene gettato impunemente in faccia al Santo Padre,al capo della chiesa, che non a caso è un esempio di comportamento corretto, mai offensivo, sempre nel rispetto di tutti. Forse nei fumi dell'ira Melloni ha completamente dimenticato chi sia Ratzinger oggi e continua a vedere in lui solo
l'oggetto del suo odio continuando a dimenticare che anche i nemici vanni rispettati.
Vorrei davero potergli gridare in faccia un benedettissimo "BASTA!" gli argomenti sono davvero finiti gli specchi su cui arrampicarsi per attaccare Ratzinger sono davvero tutti sdrucciolevoli non ha realmente più alcun appiglio cui attaccarsi caro Melloni, è davvero arrivato il momento di deporre l'ascia di guerra anche perchè poi potrebbe finire per farsi male da solo... sembra che veda i fantasmi di Ratzinger ovunque e il suo solo scopo sia abbatterli tutti ma si ricordi sono solo allucinazioni dovute al suo terribile stato d'animo, il male più puro porta a queste visioni sa??? BASTA si tolga dal cuore tanto odio non le fa bene e soprattutto le stravolge la mente quindi vede solo realtà distorte e non è più nemmeno in grado si leggere perché sa per capire Ratzinger le sembrerà poco ma da sempre basta solo leggere, eh si leggere i suoi scritti, i suoi discorsi, leggere nei suoi occhi, nei suoi gesti, perfino nel suo cuore quando lui lo lascia vedere e mi creda se lo potesse fare anche lei avrebbe un giovamento enorme perchè se lei al momento è il miglior rappresentante di quanto male sa fare l'odio più puro e infondato Ratzinger è da sempre il rappresentante di quanto bene faccia l'amore la gioia la fede in Gesù Cristo e di quanto ragione e fede siano in un'armonia realmente celestiale al punto da creare solo cose meravigliose.....!!!!
Pregherò per la sua anima e la sua mente perché è palese che ne ha davvero bisogno!!!!! Che il Signore nella misericordia del Suo essere amore possa illuminarla e portarla sulla retta via che mai come nel suo caso è smarrita!!!!
Non mi soffermo sulle sue allusioni sui viaggi di Sua Santità ad Assisi e in Turchia perchè è altrettanto palese che la sua visione è stata al solito una visione completamente distorta davvero l'odio sa appannare il cuore e la mente delle persone.... ma... siamo poi sicuri che il nostro Melloni sia mai stato dotato di cuore e mente...???!!!!
Può sembrare un'offesa ma visto a che punto siamo credo sia solo una domanda per niente scontata!!!!
Francesca

euge ha detto...

Cara Francesca, anche contanto fino a 1000 la rabbia verso le stupidaggini e le offese che Melloni spara contro Benedetto XVI dalle pagine del Corriere, sono veramente inqualisficabili ed ingiustificabili. Qui come già ho detto in qualche altro post, non si esprime un diverso modo di vedere ma solo tanto di quell'odio che non riesco neanche io a comprendere; quello che mi preoccupa è qche questo tizio insegna ma, che cosa insegna ??????? come si può odiare il Papa in tutti i modi ed in tutte le maniere possibili ed immaginabili???????????? Mello ni la prossima volta che le capiterà di attraversare le porte del vVaticano, ma , frmncamente spero che questo non accada, eviti di stringere la mano a Sua Santità non ne è minimamente degno!!!!!!!!!
Eugenia