1 settembre 2007
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PAPA, LA CHIESA NON E' CENTRO DI POTERE MA FARO LIBERTA'
Appello ai giovani: togliete questa etichetta
Loreto (Ancona), 1 set. (Apcom) - "E' difficile parlare a chi crede che Dio sia un padrone e che la Chiesa un'istituzione che limita la libertà e ci impone delle proibizioni": così Benedetto XVI ha risposto alla domanda di una giovane che ha chiesto come fare quando molti giovani vedono una Chiesa che giudica e si oppone ai loro desideri di amore.
"Dobbiamo far vedere - ha scandito il Pontefice parlando a braccio davanti a oltre 300mila giovani radunati nella spianata di Montorso - che la Chiesa non è un centro di potere, bisogna togliere queste etichette e dire che invece è una comunità e una compagnia in cui i problemi della vita di tutti sono vissuti con gioia e libertà".
PAPA/ NO ALL'AMORE USA-E-GETTA E A MENTALITA' EGOISTA
Crisi matrimoni e molti divorzi non siano trend irreversibile
Loreto (Ancona), 1 set. (Apcom) - L'invito del Papa ai giovani a non seguire "un amore 'usa-e-getta', passeggero e ingannevole, prigioniero di una mentalità egoista e materialista" ma a seguire "l'amore vero e profondo". Parlando a oltre 300mila giovani radunati nella spianata di Montorso, Benedetto XVI si è soffermato sul tema dell'amore.
"Nel più intimo del cuore - ha sottolineato Papa Ratzinger nel discorso finale della veglia con i giovani - ogni ragazzo e ogni ragazza, che si affaccia alla vita, coltiva il sogno di un amore che dia senso pieno al proprio avvenire. Per molti questo trova compimento nella scelta del matrimonio e nella formazione di una famiglia dove l'amore tra un uomo e una donna sia vissuto come dono reciproco e fedele, come dono definitivo, suggellato dal 'sì' pronunciato davanti a Dio nel giorno del matrimonio, un 'sì' per tutta l'esistenza. So bene - ha aggiunto il Pontefice - che questo sogno è oggi sempre meno facile da realizzare. Attorno a noi quanti fallimenti dell'amore - ha ammonito Benedetto XVI -. Quante coppie chinano la testa, si arrendono e si separano! Quante famiglie vanno in frantumi! Quanti ragazzi, anche tra voi, hanno visto la separazione e il divorzio dei loro genitori!".
Di fronte a queste situazioni, il Papa ha assicurato ai giovani: "Vi sono accanto e preghiamo perché la crisi che segna le famiglie del nostro tempo non diventi un fallimento irreversibile. Possano le famiglie cristiane, con il sostegno della Grazia divina - ha concluso il Pontefice - mantenersi fedeli a quel solenne impegno d'amore assunto con gioia dinanzi al sacerdote e alla comunità cristiana, il giorno solenne del matrimonio".
IL PAPA AI GIOVANI: NON ABBIATE PAURA DI SOGNARE GRANDI PROGETTI
"Siete la speranza della Chiesa in Italia"
Loreto (Ancona), 1 set. (Apcom) - "Non dovete aver paura di sognare ad occhi aperti grandi progetti di bene e non dovete lasciarvi scoraggiare dalle difficoltà": è un vibrante appello quello che Benedetto XVI lancia ai giovani, radunati nella spianata di Montorso per l'Agorà dei Giovani 2007.
"Cari giovani, costituite la speranza della Chiesa in Italia", ha esordito il pontefice a lungo applaudito dagli oltre 300mila giovani che affollano la distesa. "A tutti vorrei giungesse questa mia parola: il Papa vi è vicino, condivide le vostre gioie e le vostre pene, soprattutto condivide le speranze più intime che sono nel vostro animo e per ciascuno chiede al Signore il dono di una vita piena e felice, una vita ricca di senso, una vita vera".
Il monito del Pontefice è forte: "Non abbiate paura", scandisce, "ci sono forse sogni irrealizzabili quando a suscitrarli e a coltivarli nel cuore è lo Spirito di Dio?". "Purtroppo oggi, non di rado - rileva il Papa - un'esistenza piena e felice viene vista da molti giovani come un sogno difficile, e qualche volta quasi irrealizzabile. Tanti vostri coetanei guardano al futuro con apprensione e si pongono non pochi interrogativi". Ed è qui che si alza l'invito del Papa: "Lasciate che questa sera io vi ripeta: ciascuno di voi se resta unito a Cristo, può compiere grandi cose. Ecco perché, cari amici, non dovete aver paura di sognare ad occhi aperti grandi progetti di bene e non dovete lasciarvi scoraggiare dalle difficoltà. Cristo ha fiducia in voi - prosegue - e desidera che possiate realizzare ogni vostro più nobile ed alto sogno di autentica felicità. Niente è impossibile per chi si fida di Dio e si affida a Lui".
PAPA/ ABBRACCIO COMMOSSO CON PADRE BOSSI: GRAZIE SANTITA'
Il missionario italiano sul palco di Montorso per Agorà Giovani
Loreto (Ancona), 1 set. (Apcom) - Un caloroso abbraccio, qualche scambio di battute, un breve saluto: è stato padre Giancarlo Bossi, il missionario italiano rapito nelle Filippine per 39 giorni, a dare il via alle testimonianze sul palco di Montorso, per l'Agorà dei Giovani 2007.
"Grazie Santo Padre che mi ha portato sempre nella sua preghiera - ha detto visibilmente commosso il missionario - grazie a tutti questi giovani che hanno sostenuto la mia esperienza".
PAPA/ ARRIVERCERCI AI PAPABOYS: APPUNTAMENTO FRA UN ANNO A SIDNEY
Voglio esserci,prego perchè sia possibile insieme a tanti di voi
Loreto (Ancona), 1 set. (Apcom) - Il Papa invita i giovani radunati nella spianata di Montorso all'appuntamento della Giornata Mondiale della Gioventù di Sydney il prossimo anno.
"Fin d'ora - ha detto il pontefice concludendo il suo discorso davanti a oltre 300mila ragazzi - vorrei dare a voi giovani appuntamento a Sidney, dove tra un anno si terrà la prossima Giornata Mondiale della Gioventù".
"Lo so - ha proseguito il Pontefice - l'Australia è lontana e per i giovani italiani è letteralmente all'altro capo del mondo. Preghiamo perché il Signore che compie ogni prodigio conceda a molti di voi di esserci. Lo conceda a me, lo conceda a voi. È questo uno dei tanti nostri sogni che questa notte pregando insieme affidiamo a Maria".
IL PAPA AI GIOVANI: LA DROGA E' UNA TRUFFA E UNA MENZOGNA
Loreto (Ancona), 1 set. (Apcom) - "La droga è una menzogna, una truffa, perchè non allarga la vita, ma la distrugge": lo ha sottolineato il Papa parlando a braccio agli oltre 300mila giovani radunati nella spianata di Montorso per la grande veglia dell'Agorà.
"La sete di infinito che é nei nostri cuori - ha sottolineato il Pontefice - ci dimostra proprio la realtà della droga: l'uomo vuole allargare lo spessore della vita, avere più della vita, avere l'infinito, ma la droga è una menzogna, una truffa, perché non allarga la vita, ma distrugge la vita".
Loreto/ Il Papa a quasi 400 mila giovani: "La vostra missione è cambiare il mondo"
Quasi 400mila giovani hanno accolto il Papa a Loreto. Folla che dopo l'invito di Ratzinger a cambiare il mondo, che è proprio "la missione della gioventù", lo ha applaudito e festeggiato sulla piana di Montorso per l'Agora 2007.
"Non dovete aver paura di sognare ad occhi aperti grandi progetti di bene - ha aggiunto Benedetto XVI - e non dovete lasciarvi scoraggiare dalle difficoltà". Ancora nell'omelia, il Papa ha sottolineato con forza il valore del matrimonio, proposto ai giovani come realizzazione del "sogno di un amore che dia senso pieno al proprio avvenire". "Guardando a Maria - ha aggiunto Benedetto XVI - seguendola docilmente scoprirete la bellezza dell'amore, non però di un amore usa-e-getta, passeggero e ingannevole, prigioniero di una mentalità egoista e materialista, ma dell'amore vero e profondo".
Veglia cominciata alle 18. Benedetto XVI è arrivato in elicottero intorno alle 17:15 all'eliporto di Montorso. Ad accogliere il Papa a nome del governo, il vice premier Francesco Rutelli. Insieme a lui anche il presidente della Conferenza Episcopale Italiana, mons. Angelo Bagnasco. La veglia di preghiera e riflessione è cominciata alle 18.
Le domande dei giovani. Il rapporto con Gesù Cristo, con la fede, con la Chiesa, ma anche con la società, al centro delle prime domande rivolte dai giovani al Papa. Interrogativi sul "silenzio di Dio", su una Chiesa "che giudica i giovani", ma anche sul dramma di chi vorrebbe inserirsi nella società, cercare il proprio posto con lo studio, il lavoro, e si sente "periferico", escluso per nascita. "Nel progetto divino il mondo non conosce periferie", ha assicurato il Pontefice. Per evitare di restare "ai margini della società e della storia", occorre comprendere che "la grandezza della nostra vita sta nello scoprire di essere amati e proprio per questo chiamati ad amare".
La mancanza di speranza nel futuro sembra intrecciarsi, nelle domande selezionate dagli organizzatori di Loreto e presentate al Papa, con la mancanza di speranza sul proprio destino ultimo, che solo la fede può dare. Benedetto XVI ha ricordato che anche Madre Teresa, come risulta dalle sue lettere, recentemente pubblicate, soffriva per "il silenzio di Dio": "Anche Madre Teresa, con tutta la sua carità, la sua forza di fede, soffriva del silenzio di Dio". Un momento di commozione c'è stato quando una ragazza, Ilaria, ha raccontato il proprio dramma personale legato all'anoressia.
Vigilanza e sicurezza. A vigilare sulla incolumità del Pontefice e dei pellegrini ci sono un migliaio di uomini fra agenti di polizia, carabinieri e finanzieri, oltre a tiratori scelti e squadre cinofile. E' stato inoltre stabilito il divieto di sorvolo dello spazio aereo e uno 'scudo' protettivo di caccia intercettori ed elicotteri dell'Aeronautica militare.
Affari italiani
I Papa-boys invadono Loreto, in 400mila per Benedetto XVI
Il Pontefice si confronta con i ragazzi al mega-raduno dell'Agora e dice: «La vostra missione è cambiare il mondo»
LORETO
Una folla di 400mila giovani da ogni parte d'Italia e del mondo ha accolto il Papa sulla spianata di Montorso nella giornata dell'Agorà. Canti, appalusi prolungati e grida che scandivano il suo nome si sono susseguiti durante l'abbraccio del Pontefice che ha girato tra i settori con la «Papa-mobile», con accanto mons. Angelo Bagnasco, presidente dei vescovi italiani.
Gesù, la fede, la Chiesa e la società sono i temi al centro delle domande rivolte dai giovani al Papa che ha parlato a braccio incoraggiando i ragazzi ad «andare avanti» anche «in una situazione difficile». «Nel progetto divino - ha detto Benedetto XVI - il mondo non conosce periferiè». Per evitare di restare «ai margini della società e della storia», occorre comprendere che «la grandezza della nostra vita sta nello scoprire di essere amati e proprio per questo chiamati ad amare». «La società oggi - ha affermato il Pontefice - ha bisogno della solidarietà e che Cristo sia presente al centro del mondo. Il mondo - ha aggiunto - deve cambiare». «Andate, vivete, amate! Agli occhi di Dio ciascuno di voi è importante», ha esortato i giovani presenti. «Nessuno di voi pertanto si senta marginale; nessuna vita è senza importanza e senza senso; siete tutti veramente importanti, protagonisti perchè siete al centro dell’amore di Dio».
«Non dovete aver paura di sognare ad occhi aperti grandi progetti di bene e non dovete lasciarvi scoraggiare dalle difficoltà»: è vibrante l'appello quello che Benedetto XVI lancia ai ragazzi. «Cari giovani, costituite la speranza della Chiesa in Italia», ha esordito il pontefice a lungo applaudito dagli oltre 300mila giovani che affollano la distesa. «A tutti vorrei giungesse questa mia parola: il Papa vi è vicino, condivide le vostre gioie e le vostre pene, soprattutto condivide le speranze più intime che sono nel vostro animo e per ciascuno chiede al Signore il dono di una vita piena e felice, una vita ricca di senso, una vita vera».
Il monito del Pontefice è forte: «Non abbiate paura», scandisce, «ci sono forse sogni irrealizzabili quando a suscitrarli e a coltivarli nel cuore è lo Spirito di Dio?». «Purtroppo oggi, non di rado - rileva il Papa - un’esistenza piena e felice viene vista da molti giovani come un sogno difficile, e qualche volta quasi irrealizzabile. Tanti vostri coetanei guardano al futuro con apprensione e si pongono non pochi interrogativi». Ed è qui che si alza l’invito del Papa: «Lasciate che questa sera io vi ripeta: ciascuno di voi se resta unito a Cristo, può compiere grandi cose. Ecco perché, cari amici, non dovete aver paura di sognare ad occhi aperti grandi progetti di bene e non dovete lasciarvi scoraggiare dalle difficoltà. Cristo ha fiducia in voi - prosegue - e desidera che possiate realizzare ogni vostro più nobile ed alto sogno di autentica felicità. Niente è impossibile per chi si fida di Dio e si affida a Lui».
La Stampa.it
PAPA/ SALUTA BAGLIONI, DALLA, BOCELLI E I VERTICI RAI
A fine veglia breve incontro con chi ha realizzato l'evento
Loreto (Ancona), 1 set. (Apcom) - Benedetto XVI ha concesso un breve saluto ai vertici della Rai, agli artisti e ai volontari dell'Agorà, al termine della veglia con i giovani. Papa Ratzinger ha incontrato il direttore generale della Rai Claudio Cappon, il direttore di Rai 1 Fabrizio Del Noce, il vicedirettore di Rai 1 Claudio Donat Cattin, Bibi Ballandi, i registi Marco Brigliadori, Stefano Vicario, Giampiero Solari, ex assessore regionale alla cultura delle Marche.
Papa Ratzinger ha poi salutato gli attori Alessandro Preziosi, Bianca Guaccero, Fabio Fulco e Giancarlo Giannini, i cantanti Lucio Dalla, Claudio Baglioni, Andrea Bocelli, Giovanni Allevi e i quattro membri del gruppo 'Le Vibrazioni', oltre alla ballerina Eleonora Abbagnato. Saranno loro a dare vita questa notte alla serata-spettacolo dell'Agorà.
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