13 novembre 2007

Nuovo lezionario liturgico: il commento dell'Osservatore Romano


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Il nuovo Lezionario liturgico della Conferenza episcopale italiana

Un punto d'incontro tra Vangelo e mondo della cultura

Fabrizio Contessa

Un punto d'incontro tra Vangelo e mondo della cultura, tra l'antico linguaggio della Scrittura e quello, spesso così distante, dell'arte contemporanea. Anche questo sarà il nuovo Lezionario liturgico realizzato dalla Conferenza episcopale italiana (Cei). Il testo diverrà obbligatorio dal 2010, ma già a partire dalla prossima prima domenica di Avvento, il 2 dicembre, le parrocchie, gli oratori e le comunità religiose italiane potranno utilizzarlo nelle loro celebrazioni.
Ultimato un minuzioso lavoro di revisione linguistica, richiesto nel Duemila dall'Istruzione Liturgiam authenticam, l'opera si caratterizza principalmente però per un testo che vuole essere ancora più fedele all'originale e al tempo stesso di più facile ascolto e percezione da parte dei fedeli. Spariscono, ad esempio, termini desueti come "Mammona" sostituito da un più comprensibile "ricchezza", o "buontemponi" in "dissoluti". Cambia anche il Padre nostro, non però nella preghiera durante la Messa, ma solo nella proclamazione della Lettura biblica: "Non ci indurre in tentazione" diventa "non abbandonarci nella tentazione".
"Si tratta - ha spiegato monsignor Giuseppe Betori, segretario generale della Cei - di un atto di obbedienza alla Santa Sede, laddove su impulso di Paolo VI e poi con l'attuazione di Giovanni Paolo II, è stata pubblicata la Nova Vulgata, e quindi un'edizione rinnovata del testo latino tipico della liturgia, da cui trarre le letture per le celebrazioni liturgiche. Quindi siamo stati invitati a produrre delle traduzioni che fossero fondate sul testo della Nova Vulgata rifacendosi ai testi originali da cui la Nova Vulgata stessa aveva tradotto".
I primi volumi, quelli relativi al ciclo domenicale e festivo per gli anni A, B e C, sono stati presentati lunedì 12 novembre da monsignor Betori. "Il Lezionario si pone in continuità con gli antichi libri liturgici per la proclamazione della parola di Dio - ha spiegato -. Di essi eredita la preoccupazione di presentarsi in una forma nobile, ben curata, dignitosa, arricchita dalle opere del genio umano".
I diversi volumi sono corredati, infatti, dalla riproduzione di ben ottantasette opere espressamente realizzate da importanti artisti italiani contemporanei, cattolici, ma non solo, che illustrano le pagine bibliche più significative dei vari tempi dell'anno liturgico. Si tratta di una trentina di autori, alcuni assai rinomati, come Mimmo Paladino, Arnaldo Pomodoro, Costantino Ruggeri, che gratuitamente hanno messo a disposizione le loro opere.
Il progetto - affidato al coordinamento di Mariano Apa, Giuseppe Billi, Andrea dall'Asta e Crispino Valenziano - sarà comunque completato entro il 2008 e prevede la pubblicazione di altri sei volumi, tre dei quali dedicati al ciclo feriale: uno per Avvento, Natale, Quaresima, Pasqua; uno per il Tempo ordinario, anno I; e uno per il Tempo ordinario, anno II. Gli ultimi tre volumi riguarderanno invece le letture per le celebrazioni delle feste e delle memorie dei santi, quelle per le Messe rituali (celebrazione dei Sacramenti) e per le Messe votive. In quest'ultimo caso saranno previste, ad esempio, celebrazioni specifiche per impetrare il dono della pace e della giustizia, per la Chiesa, per le vocazioni, per il ringraziamento.
"Al termine del progetto - ha aggiunto monsignor Betori - si avrà anche una significativa pinacoteca di arte sacra contemporanea con la caratteristica peculiare di presentare opere ispirate direttamente al testo della sacra Scrittura utilizzato nella liturgia".
Si tratta comunque della prima volta che viene pubblicato un nuovo Lezionario liturgico che fa propri i criteri dettati dall'Istruzione Liturgiam authenticam della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti circa la traduzione nelle lingue moderne dei testi destinati alla liturgia. Sono state eliminate così alcune sviste letterali ed è stato approntato un testo di più immediata comprensione.
Con la pubblicazione del nuovo Lezionario si conclude un lungo iter intrapreso nel maggio del 2002. In quella data, infatti, l'Assemblea generale della Cei approvò la nuova traduzione della Bibbia per l'uso liturgico destinata a sostituire quella in uso dal 1974. L'Ufficio liturgico della Cei si è dunque dedicato alla redazione del Lezionario utilizzando appunto la nuova traduzione. Per quanto riguarda, invece, l'individuazione delle pericopi bibliche si è fatto riferimento all'editio typica altera dell'Ordo lectionum Missae pubblicata dalla Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti il 21 gennaio 1981. Il testo liturgico così redatto è stato poi inviato alla Santa Sede per ottenere la necessaria recognitio: il Decreto di approvazione porta la data del 12 luglio 2006. Infine, il varo da parte della Presidenza della Cei il 17 settembre 2007.

(©L'Osservatore Romano - 12-13 Novembre 2007)

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Vorrei fare un'osservazione a proposito delle illustrazioni di artisti contemporanei sul nuovo lezzionario. Se non vado errato si parla soltanto di artisti contemporanei. Mi sarebbe piaciuto che invece ci fossero state illustrazioni con opere di artisti del passato che so Giotto, Raffaello, ecc, ecc, insieme a opere di qualche artista contemporaneo.
Altro che continuità, qui mi pare che ci sia ancora una volta l'idea della discontinuità con solo opere contemporanee che tra 50 anni non saranno più contemporanee. Questa mancanza di amore per quello che hanno fatto gli artisti del passato non mi pare bella. Che ne pensate delle mie osservazioni? Dite la vostra grazie.

Anonimo ha detto...

sono perfettamente d'accordo!

brustef1 ha detto...

Mi spiace, ma io -e credo tanti altri- continuerò sempre a dire "ave Maria".