20 novembre 2007
Messa tridentina: Avvenire commenta le accuse al cardinale Poletto
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Poletto e la Messa in latino, una polemica che non c’è il tema
L’arcidiocesi di Torino respinge con fermezza quanto diffuso da un sito internet e ripreso da «La Stampa»: «Notizie false e calunniose»
DA TORINO
MARCO BONATTI
Un vescovo dialoga con i suoi preti dei primi anni di Messa, durante le giornate di formazione per il clero giovane. Parla del «Motu proprio» sui riti della Messa nella Chiesa latina; in- quadra il tema e fornisce indicazioni sull’attuazione pastorale. Qualche frase di quei colloquio finisce su un sito internet che pubblica, distorcendole e commentandole in modo calunnioso, le parole del vescovo.
Settimane dopo un quotidiano riprende le «informazioni» contenute nel sito, non si sente in dovere di compiere alcuna verifica delle notizie e le «spara» vistosamente, all’interno di un servizio dedicato ai «dissapori» che esisterebbero tra i vescovi dopo la promulgazione del «Motu proprio».
Ecco la storia, basta aggiungere i nomi: il vescovo è il cardinale Severino Poletto, che incontrò i suoi preti giovani il 2 ottobre scorso a Pianezza; il sito è «unavox. it», il quotidiano è «La Stampa» di Torino, nell’edizione di domenica scorsa.
La Curia di Torino, nella stessa giornata di domenica, ha smentito con fermezza quanto riportato da «La Stampa» (da cui si attende la pubblicazione della rettifica). «L’arcivescovo di Torino cardinale Severino Poletto – si legge nel comunicato – parlando ai preti dei primi dieci anni di ordinazione, ha illustrato gli orientamenti pastorali che il Santo Padre Benedetto XVI con il Motu Proprio 'Summorum Pontificum' ha dato a riguardo del rito della Santa Messa e lo ha fatto con il massimo affetto e rispetto per la persona del Papa e in totale comunione con il suo Magistero, e, naturalmente, senza mai pronunciare le parole assurde e ingiuriose che gli sono state attribuite» A Torino la Messa secondo il rito di san Pio V viene regolarmente celebrata ogni domenica e da molti anni nella chiesa della Misericordia, secondo le indicazioni dell’Indulto stabilito, a suo tempo, da Giovanni Paolo II. «Siamo profondamente dispiaciuti – commenta ancora il testo della Curia – che vengano riprese e pubblicate senza alcuna verifica notizie false e calunniose diffuse da siti internet notoriamente di parte».
Commenta monsignor Dario Berruto, responsabile della formazione del clero torinese e presente all’incontro del 2 ottobre con i preti giovani: «Partirei da una premessa che ritengo basilare: la fedeltà indiscussa del cardinale Poletto nei confronti del magistero del Papa. In questi anni tutto il presbiterio di Torino potrebbe testimoniare questo dato senza nessuna ombra o sospetto. Per quanto riguarda l’incontro con i preti giovani e parlando del 'Motu proprio' l’arcivescovo ha invitato i presenti non a una disobbedienza, ci mancherebbe, ma ad un oculato discernimento per la sua applicazione concreta. Questo è stato il succo del suo intervento. Va da sé che in un discorso confidenziale con i suoi preti un vescovo possa anche esprimersi con una certa libertà. È vero che c’è stato l’accenno al fatto che 'la liturgia non può essere una stravaganza personale', ma l’arcivescovo questa espressione la riferiva ai preti giovani e certamente non stava dando dei consigli al Papa che per fortuna nostra il suo mestiere lo sa fare».
Che ci siano, dentro e fuori la Chiesa, persone e gruppi che vivono di provocazioni, insinuazioni e calunnie non è una novità. Ma stupisce non poco che giornalisti seri e di solito bene informati pubblichino notizie e giudizi così gravi e pesanti senza le doverose verifiche. Viene da pensare che quel che «fa notizia» sia il contrasto tra i vescovi e il Papa sul «ritorno » della Messa in latino. Anche quando la notizia non c’è.
Fantasiosa la cronaca di un incontro col clero giovane. Il cardinale, sottolinea una nota, è in totale comunione con il magistero del Papa.
© Copyright Avvenire, 20 novembre 2007
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3 commenti:
e che poteva dire il quotidiano dei vescovi?
poletto non ha mai smentito.qualcuno si chiede il xchè?il buon tosatti ha vuotato il sacco a una settimana dall'incontro fra poletto e il papa per la nomina dei cardinali.
non poteva non smentire.
Che molti vescovi siano contrari al Motu Proprio del Santo Padre è sotto gli occhi di tutti, i giornalisti non si inventano niente in questo caso. Voglio citare a riguardo il discorso (questo vero perchè l'ho sentito con le mie stesse orecchie)che Mons.Luigi De Magistris ha fatto Domenica 11 Novembre durante l'omelia (stava celebrando la messa in latino nella chiesa di Gesù e Maria al Corso).Ebbene le sue parole confermano proprio questa "ribellione" nei confronti del Papa, che come lui ha evidenziato, sono delle "cose ignobili" e "provengono da molte parti della Chiesa, anche da persone molto vicine al Regnante Pontefice". Ha proseguito dicendo che questi prelati dovrebbero "andare dal Papa ad implorare il suo perdono" (cito a memoria per quello che mi ricordo).Se non le sa un uomo di Curia come lui queste cose...Concludo dicendo che questa ribellione mi lascia molto addolorato e incredulo...spero davvero che il Cardinal Poletto non sia uno di questi prelati...
Tutto ciò è molto triste e non succederebbe se non fosse in atto una delle più immotivate e aspre rivolte di alcuni vescovi e preti contro il Magistero e contro moltissimi fedeli. Tra veleni e smentite e l'unica cosa certa è, purtroppo, questa.
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