19 novembre 2007

AMBIENTE/ NUOVO APPELLO PAPA: SERVE SUSSULTO MORALE TUTELA TERRA


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Allarmi:esaurimento risorse,scioglimento ghiacciai, emissioni CO2

Città del Vaticano, 19 nov. (Apcom) - Ancora un appello-abientalista di Benedetto XVI. "Esaurimento delle risorse nel pianeta, scioglimento rapido dei ghiacciai, aumento delle emissioni di gas con effetto serra, incremento delle catastrofi naturali ed emissione eccessiva di CO2. Sono questi alcuni dei segnali di allarme che ci invitano ad un sussulto morale in favore della terra". E' quanto afferma Papa Ratzinger in un messaggio inviato, tramite monsignor Fernando Filoni, sostituto alla Segreteria di Stato, ai 4 mila partecipanti alle Settimane Sociali di Francia, che si sono concluse ieri a Parigi dopo aver riflettuto per quattro giorni sulle sfide dell'ambiente.
Il Papa "apprezza" il fatto che "i cristiani chiamino non solo i dirigenti delle nazioni ma tutti gli attori della vita sociale e tutti i cittadini" a "prendere coscienza" della responsabilità sui temi dell'ambiente. "Sono sempre i paesi più poveri a subire le conseguenze più gravi di ciò che in gran parte è causato dal comportamento del mondo industrializzato e dalla fiducia, spesso eccessiva, per il progresso scientifico e tecnologico", ammonisce il Papa, che lancia un appello affinché si mettano in atto progetti che "permettano una migliore ripartizione delle risorse naturali e dei beni della terra, uno sfruttamento misurato delle foreste e delle riserve biologiche". Benedetto XVI chiede soprattutto ai Paesi ricchi di "non sfruttare indebitamente le risorse dei paesi in via di sviluppo". "Si tratta - si legge nel messaggio - di principi elementari di giustizie e di equità e della destinazione universale dei beni della terra".


Messaggio del Papa alla Settimane Sociali di Francia dedicate all’ambiente. Benedetto XVI chiede “un sussulto morale in favore della Terra”

“Vivere diversamente per uno sviluppo sostenibile e solidale”: è stato il tema affrontato nelle Settimane sociali di Francia, chiuse ieri a Parigi e suggellate da un Messaggio del Papa, inviato ai 4 mila partecipanti. Il servizio di Roberta Gisotti:

Le ‘malattie’ della Terra che preoccupano la comunità scientifica, ma anche i popoli per l’impatto che hanno nella vita di tutti i giorni, e per le possibili ricadute sulle prossime generazioni. Al centro del dibattito per tre giorni a Parigi i sistemi di produzione del mondo industrializzato che penalizzano i Paesi più poveri e che avanzano anche nelle economie emergenti e gli stili di vita occidentali impregnati di consumismo ormai insostenibile e che conquistano anche i Paesi in via di sviluppo.

“Un sussulto morale in favore della terra”, chiede Benedetto XVI nel messaggio, inviato a suo nome da mons. Fernando Filoni, sostituto per gli Affari generali della Segreteria di Stato, evidenziando “alcuni segnali di allarme”: “esaurimento delle risorse nel pianeta, scioglimento rapido dei ghiacciai, aumento delle emissioni di gas con effetto serra, incremento delle catastrofi naturali”.

Nel messaggio, si ricorda che “sono sempre i Paesi più poveri a subire le conseguenze più gravi di ciò che in gran parte è causato dal comportamento del mondo industrializzato e dalla fiducia, spesso eccessiva, per il progresso scientifico e tecnologico”.

Il Papa auspica progetti che “permettano una migliore ripartizione delle risorse naturali e dei beni della terra, uno sfruttamento misurato delle foreste e delle riserve biologiche”.

Chiede soprattutto - il Santo Padre - ai Paesi ricchi di “non sfruttare indebitamente le risorse dei Paesi in via di sviluppo”, sottolineando che “si tratta di principi elementari di giustizia e di equità e della destinazione universale dei beni della terra”.

“Le vostre riflessioni – conclude il messaggio rivolto ai partecipanti alle Settimane Sociali di Francia - sono chiamate a suscitare una nuova speranza perché il Pianeta possa continuare a nutrire gli uomini che vi abitano”.

A Parigi hanno colloquiato teologi, filosofi, economisti, scienziati di varie discipline arrivando ad un documento finale dove si punta ad educare le nuove generazioni ai temi dell’ambiente, a cambiare i modi di produzione e di consumo alimentare, ad agire anche sul modo di vivere delle persone, specie nei centri urbani e a chiedere maggiore responsabilità ecologica alle imprese.

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