26 febbraio 2008
Finalmente la verità!Il presidente Bianco (FNOMCEO) alla fine ammette: "Documento mai votato". Aspettiamo che media e politici si scusino con Avvenire
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Pillola Ru486, scontro fra camici bianchi
di Francesca Angeli
Molti medici italiani, non soltanto quelli cattolici, sconfessano il documento presentato dal presidente della Federazione degli ordini dei medici, Amedeo Bianco.
Quella relazione, accusano, non è mai stata discussa né messa ai voti e non rappresenta in alcun modo le convinzioni della maggioranza dei camici bianchi.
Questa volta dunque sono i medici, non il quotidiano dei vescovi Avvenire, a smentire la relazione diffusa da Bianco un paio di giorni fa con la quale l’Ordine dei medici, a nome di tutta la categoria, aveva preso posizioni molto critiche nei confronti della legge sulla fecondazione assistita e invece molto favorevoli alla pillola abortiva Ru486 e anche a quella del giorno dopo.
Da quel documento prendono le distanze gli Ordini dei medici di tutta la Lombardia e non solo. Si confessa sconcertato e anche preoccupato il genetista Bruno Dalla Piccola, presidente dell’associazione Scienza & Vita insieme con Maria Luisa Di Pietro. «Per me il giuramento di Ippocrate ha ancora valore. Un medico deve operare sempre nell’interesse del paziente.
La medicina deve curare e lenire - dice Dalla Piccola -. Mi fa paura una medicina che diventa distruttiva. Mi fa paura un Ordine dei medici che apre un varco in questa direzione». Dalla Piccola a nome di Scienza & Vita ha diramato una nota nella quale si sottolinea «la profonda amarezza per quanto sta accadendo» e la sorpresa per la diffusione alla stampa «di un documento della Fnomceo che non è stato sottoposto al voto di tutti». Dalla Piccola poi considera gravissimo «il tradimento del nostro essere medici da parte della Federazione degli ordini oltre che la mancata considerazione dei dati scientifici e delle evidenze cliniche in materia di aborto chimico, pillola del giorno dopo e diagnosi preimpianto». Insomma sono tanti i camici bianchi che, spiega la Di Pietro, non ritengono affatto che la Ru486, sia «più rispettosa e meno rischiosa per la salute della donna». Oppure che la pillola del giorno dopo possa essere catalogata come prevenzione dell’aborto. «Io che sono un genetista so bene che cosa è la diagnosi preimpianto - puntualizza Dalla Piccola -. Si seleziona l’embrione per distruggere poi quello scartato. Non è prevenzione dell’aborto, per me è aborto. Le cose vanno chiamate con il loro nome».
Anche l’associazione Medicina & Persona sconfessa quel documento e arriva a chiedere le dimissioni di Bianco da presidente della Federazione. Il presidente Fnomceo viene accusato di «scambiare il proprio ruolo istituzionale di rappresentanza di una categoria professionale in un pulpito elettorale».
L’associazione, impegnata da anni soprattutto sul fronte dell’assistenza ai prematuri, parla di «un ennesimo tentativo, condotto contro ogni regola di democrazia e contro il contenuto stesso del Codice deontologico della professione, di trasformare i desideri di Bianco, Panti (Antonio presidente dell’Ordine dei medici di Firenze, ndr) e altri amici nel pensiero dei medici italiani».
Davanti alla levata di scudi dei suoi stessi colleghi Bianco si appella a un equivoco dovuto «all’ingenuità ma non alla disonestà». «Non volevamo mettere in atto nessun golpe, non abbiamo diffuso alcun falso documento - si difende ora Bianco -. Abbiamo forse peccato di ingenuità nel credere di poter contribuire serenamente al dibattito in corso. Da parte nostra non c’era l’intenzione di far passare quel documento come espressione di un pensiero unico di tutto il mondo medico. E comunque non capisco dove sia lo scandalo».
© Copyright Il Giornale, 26 febbraio 2008 consultabile online anche qui
Ah, non si vede lo scandalo...
Attendiamo con ansia le scuse dei media che hanno titolato "I vescovi contro i medici" e amenita' varie.
Avvenire ha detto la pura e semplice verita', cari signori. E' la grande stampa che ha sbagliato e non ha controllato la veridicita' di quel documento.
Siamo proprio messi male...
Aspettiamo anche le scuse dei politici che hanno preso per oro colato le parole di alcuni medici (non di tutti!).
Questa e' serieta'? Ma per favore!
R.
Ancora piu' esplicito sulla Stampa:
...
Ora, di fronte alla presa di posizione così netta da parte di alcuni, la Fnomceo avrà un ripensamento? Farà un passo indietro? «Assolutamente, no - risponde il presidente, Amedeo Bianco -, anche perché non abbiamo mai detto che il documento reso pubblico fosse stato votato».
Ma allora, che cos’è questo oggetto misterioso, non approvato, ma diffuso ai media? «La relazione d’indirizzo della nostra commissione deontologica. Poi sarà oggetto di valutazione nel nostro prossimo consiglio nazionale».
Perché, allora, mandarla ai giornali? E’ stata una mossa prematura? «Forse sì - ammette Bianco -, ma era nostro dovere far sentire la voce dei medici nel dibattito che stava montando su questi temi».
...
© Copyright La Stampa, 26 febbraio 2008
Incredibile...
R.
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5 commenti:
Cara Raffaella, temo che quasi nessun giornale (ovviamante nè Repubblica, nè il Corriere)pubblicheranno queste precisazioni, del resto a mio avviso alcuni di loro sapevano benissimo, quando lo hanno pubblicato, che quel documento non era stato votato all'unanimità.
L'obiettivo era lanciare i seguenti messaggi: "Chiesa contro medici" e/o "Chiesa contro scienza". Sono pessimista, putroppo non c'è niente da fare contro chi usa questi metodi di condizionamento e manipolazione delle coscienze.
Ciao Carla, hai ragione: solo La Stampa parla chiaro riportando la dichiarazione di Bianco.
Altri parlano solo di "scontro" fra medici...
Cari tutti,
sono sinceramente preoccupata per tutta questa situazione. Alle soglie della laurea non passa giorno in cui non si sentano dichiarazioni che fanno a pugni quantomeno con il Giuramento di Ippocrate oltre che con il buonsenso. Chi ci rimetterà purtroppo non saranno tanto i medici che si tireranno fuori da questo marcio sistema di pensiero, ma (come al solito) i più deboli: i malati.
Sulle dichiarazioni di Bianco stendo un velo pietoso. Affermare che le opinioni del documento sono quelle "dei medici" (ma allora perchè il documento non è stato ancora approvato?) e queste opinioni dovevano essre "fatte sentire nel dibattito" è semplicemente ridicolo.
A casa mia (a Catania), in queste situazioni si dice: "Pigghia bonu ppì tia" Ovvero: "Pensa per te!"
E Polis, che forse a Roma è il giornale più diffuso, del 25/2 dedica la pagina 12 alla questione. Per spiegarla bene afferma, con evidenza, che la pillola del giorno dopo impedisce l'ovulazione. Poi a pagina 23, titola Testaccio nel caos per la visita del papa, dando risalto alle macchine rimosse (poco più in là!) e che non c'era una grande folla. Questi giornali gratuiti, che si presume apartitici, danno l'illusione ai lettori di essere puntualmente informati e la gratificazione di non essere analfabeti, senza nemmeno spendere.Cordialmente, Eufemia
vivo a Roma, e l' "apartiticità" di "e-polis" (e anche di "metro") è una barzelletta. Però sono giornali ad ampia diffusione e quindi il potenziale danno che possono produrre è rilevante. Infatti, sono pochi coloro i quali capiscono di trovarsi davanti non ad una notizia, ma ad una manipolazione della realtà, al fine di orientare le opinioni e fabbricare il "consenso". Sono passat a Testaccio quella mattina, non ho visto assolutamente il "caos" di cui parla il quotidiano in questione. Ma a che servirebbe una precisazione? Ormai il danno è fatto. Riguardo certe "lamentele per i disagi di alcuni residenti a Testaccio", cui accennava anche "il Messaggero" (giornale però notoriamente più equilibrato) non dimentichiamo comunque chi è che in quel quartiere "detta legge" (non certo i salesiani di S. Maria Liberatrice!).
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