2 aprile 2008

Giovanni Paolo II: le testimonianze del cardinale Arinze e di mons. Oder (Radio Vaticana)


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Giovanni Paolo II: le testimonianze del cardinale Arinze e di mons. Oder

Il postulatore della Causa di Beatificazione di Giovanni Paolo II, mons. Slawomir Oder, ha consegnato in questi giorni alla Congregazione delle Cause dei Santi la cosiddetta Positio, la relazione che raccoglie tutti i documenti organizzati in modo sistematico e organico riguardanti il Pontefice. Quali novità escono da questo rapporto? Ascoltiamo mons. Oder al microfono di Fabio Colagrande:

R. – Possiamo dire che se qualcuno si aspetta qualche sorpresa, qualcosa di straordinario in termini di novità, che emerga da questo lavoro, forse potrebbe rimanere deluso. Invece, quello che appare è proprio il fatto che Giovanni Paolo II, è proprio così come lo abbiamo conosciuto: è stata una persona estremamente coerente, una persona straordinaria, ma in modo tale da poter dire che praticamente, proprio nella sua vita si è verificata l’ordinarietà della santità cristiana, non le cose clamorose, ma le cose ordinarie, vissute con straordinaria intensità spirituale, carità e amore per il Signore.

D. – Vuole dire che il suo profilo pubblico di Pontefice coincide con il suo profilo spirituale, personale, di uomo di fede, di sacerdote…

R. – Assolutamente sì. E’ un uomo di grande fede, è un testimone della fede eroica, ma è anche testimone di straordinaria carità, che ha saputo dimostrare nell’esercizio del suo ufficio di vescovo di Roma, di Papa. Un continuatore della missione di San Paolo nell’annuncio della Parola di Dio e di San Pietro, che esercitava il primato con carità e che portava la Parola di conforto ai fratelli nella fede, e anche di San Giovanni che ha vissuto una straordinaria intimità con il Signore: tutto questo ha saputo trasmetterlo a noi.

E ora ascoltiamo la testimonianza del cardinale nigeriano Francis Arinze: Giovanni Paolo II, nel 1985, lo aveva chiamato a guidare il Pontificio Consiglio per il dialogo interreligioso, creandolo cardinale nello stesso anno. Nel 2002 lo nominava prefetto della Congregazione per il culto divino e la disciplina dei Sacramenti. Giovanni Peduto gli ha chiesto quale ricordo abbia di Papa Wojtyla:

R. – Egli era come l’amore di Dio, la misericordia di Dio, specialmente verso le persone più bisognose. Sono sempre rimasto colpito, quando lui era più giovane, dopo ogni grande celebrazione in Piazza San Pietro, scendeva non tra gli ambasciatori o i cardinali: abbiamo rispetto per tutti loro! Anche durante tutti i suoi viaggi apostolici, ha sempre trovato il tempo per i piccoli, gli ammalati, gli ospedali ... Non dimentico quando è venuto in visita in Nigeria: aveva ordinato 92 sacerdoti a Kaduna, ha battezzato tante persone, ma lui aveva trovato il tempo per gli ammalati. Era la manifestazione della Divina Misericordia! Non è stato un caso che il Signore l’abbia chiamato all’altra vita proprio nella festività della Divina Misericordia ...

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2 commenti:

Anonimo ha detto...

ciao
forse sei in grado di soddisfare la mia curiosita..
so che ratzinger aveva un gatto,sai dirmi come si chiama?
grazie

Anonimo ha detto...

Il gatto dei vicini di casa del Papa (in Baviera) si chiama Chico.
Non so come si chiami il micio che probabilmente il Pontefice ha nel suo appartamento...
Ciao