4 settembre 2008

Il Papa a Cagliari: curiosità, menù e mobilitazione (Saddi e Girau)


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VIOLENZE ANTI-CRISTIANE IN INDIA: RACCOLTA DI ARTICOLI

Primo, secondo e contorno a prezzi fissi: l'offerta sarà valida per il prossimo fine settimana

Sui tavoli del centro arrivano i menu del Papa

BEATRICE SADDI

L'offerta dei ristoratori: da 12 a 30 euro per un pasto completo
Si chiameranno i “Menu del Papa” e per tre giorni, il 5, 6 e 7 settembre, in 15 ristoranti cagliaritani, si spenderanno da 12 a 30 euro.
Si chiameranno i “Menù del Papa” e per tre giorni, il 5, 6 e 7 settembre, in 15 ristoranti cagliaritani, si spenderanno da 12 a 30 euro. L'iniziativa è dell'assessorato comunale alle Attività Produttive.
Si tratta del Ristorante e Vineria Enò, vico Carlo Felice, che per il pranzo propone primo, secondo con contorno e calice di vino a 15 euro, mentre per la cena primo, secondo con contorno e dessert a 20 euro. Ristorante Italia, via Sardegna 30, antipasti di mare, primo a scelta, grigliata mista, contorno e dessert a 30 euro. Ristorante La Gobbetta , via Sardegna 23, primo, secondo con contorno e dessert da 15 euro e menù degustazione con antipasti, due primi, grigliata mista di pesce o di carni con contorno più dessert 30 euro. Su Culu Infustu , via Sardegna, antipasti, primo e secondo con contorno 25 euro. Sa Schironada in via Baylle 77, primo, secondo con contorno e dessert da 15 euro, Pappa e fui , via Barcellona 2/a, primo, secondo con contorno e macedonia da 15 euro, Trattoria Piccolo Ristoro, via Sardegna 64, menù degustazione tipico terra e mare con antipasti misti, due primi, grigliata mista di pesce o di carni con contorno, dessert, vini della casa e amari inclusi, 30 euro. Ristorante Dal Conte, in via Cavour 83, antipasti di mare, primo, secondo, contorno e dessert, vino della casa 25 euro, Paladar havana Vieja, via Porcile 17, menù con specialità cubane da 12 euro. Per il corso Vittorio Emanuele, Cafè regio propone bruschetta, bibita, caffè a 6 euro. Il Cigno , primo, secondo, contorno e acqua a 15 euro, La damigiana invece offrirà degustazione con tre antipasti, fregole e arselle, arrosto pesce misto. Oppure bistecca o filetto di cavallo, contorno sedano, 1/4 vino o 1/2 acqua, caffè e amaro a 22 euro. Il Fanà di corso Vittorio Emanuele 163, antipasti, insalata di mare, salmone con verdure, palombo con melanzane e zafferano, per i primi fregola asciutta con frutti mare, trofie di Capoterra calamari e zucchine, come secondi grigliata mista di spigole, orate gamberi, verdure, sorbetto al limone, semifreddo al croccante di mandorla, vino della casa, caffè a 30 euro. Aderisce a prezzi ridotti anche Il Baretto di via Mameli.
«Abbiamo coinvolto gli operatori delle vie del percorso papale per accogliere i pellegrini», spiega l'assessore alle attività produttive Paolo Carta.
Gianluca Mureddu, del consorzio centro storico, e Fulvio Zedda, presidente dell'Asco, hanno subito «notato grande disponibilità dei ristoratori che offriranno anche servizio, coperto, acqua e caffè».

© Copyright L'Unione Sarda, 1° settembre 2008

L’ARRIVO DI BENEDETTO XVI

Mobilitazione nella basilica da record

A Bonaria tre pontefici in 38 anni, la chiesa più visitata dai papi

Mario Girau

CAGLIARI. Record del mondo a Bonaria. Se si escludono alcune storiche chiese romane, la parrocchia del colle è la più visitata in assoluto dai Papi. Tre volte in 38 anni: Paolo VI il 24 aprile 1970; Giovanni Paolo II il 20 ottobre 1985 e, tra dieci giorni, Benedetto XVI.
Mobilitazione nelle diocesi per l’appuntamento del 7 settembre. Anche basilica e santuario, come il sagrato, sono diventati un cantiere. Mentre all’esterno del complesso mercedario lavorano circa 50 operai in tuta, all’interno si assiste alla carica dei volontari: sono decine, di tutte le età e categorie. Madri di famiglia in grembiule impegnate nella pulizia di tende e tappeti; impiegati e professionisti che regolano la circolazione in sacrestia, fanno i lettori, si dedicano a piccole manutenzioni. Alcuni sono addetti alla Madonna.
“Sono specialisti - dice padre Efisio Schirru - del trasporto in sicurezza del simulacro: sia quello feriale, che sta in basilica, sia quello storico del santuario”.
Volontari mobilitati dalle manifestazioni messe in cantiere e realizzate dai Mercedari per celebrare adeguatamente il centenario della Madonna di Bonaria, Patrona Massima della Sardegna: non meno di trecento per il periplo marino.
“Questo centenario - dice padre Efisio Schirru, segretario generale del comitato organizzatore mariano - e soprattutto la Madonna qui venerata hanno fatto il regalo più bello all’intera Sardegna: la venuta del Papa”.
“E’ la riprova - dicono alcuni volontari - del ruolo regionale che questo santuario ha sempre svolto, come attestato dalla storia religiosa isolana e come confermano il recente periplo dell’isola e la peregrinatio mariana che ha interessato fino a oggi 8 diocesi”.
“La visita del Papa - aggiunge padre Efisio Schirru - rappresenta il culmine delle celebrazioni dell’anno centenario. Abbiamo a lungo sperato che Benedetto XVI ci facesse questo dono, che i vescovi sardi hanno reso possibile con l’invito fatto al Sommo Pontefice durante la visita ad limina nel marzo 2007. Si è realizzato un sogno. Tutte le celebrazioni dell’anno centenario - iniziate il 16 settembre dell’anno scorso e che si concluderanno il 21 settembre 2008 - sono avvenute sotto il segno della visita papale: fino allo scorso dicembre coltivando una speranza, da Natale 2007 preparandoci all’evento”.
Il Papa viene in Sardegna. Ci ha pensato la Madonna di Bonaria a scaldare i cuori dei sardi con due manifestazioni di grande impatto popolare: la peregrinatio attraverso 8 diocesi e il periplo dell’isola. Appartiene ormai alla letteratura religiosa popolare l’immagine di un furgoncino verde-blu che, con la Madonna chiusa in una nicchia di plexiglass, percorre - tra febbraio e giugno - le strade interne dell’isola.
“Andava a raggiungere, informalmente, i suoi figli, come fa una mamma”, dice padre Efisio. La pietà popolare, in quei giorni, ha raggiunto vertici altissimi, che hanno sorpreso sacerdoti e vescovi. In qualche paese i parroci hanno dovuto tenere la chiesa aperta tutta la notte, per consentire la venerazione del simulacro. In un piccolo centro della diocesi di Ozieri, scoperto il furgone con la Vergine parcheggiato in una strada secondaria, mentre i sacerdoti consumano il pranzo, spontaneamente, i fedeli in un “fai da te” religioso improvvisano rosari e canti mariani. In una località della provincia di Nuoro, esclusa dal tour mariano, ma attraversata dal corteo, i frati trovano la strada infiorata mentre il prete con paramenti liturgici, accompagnato da tutto il paese, attende l’auto con la Madonna per una cerimonia fuori programma. A Nurallao, Ussana e Monastir la Vergine venuta dal mare dimentica la sua origine marinara e si fa trasportare in processione da un giogo di buoi. “Una devozione mariana che ha riscaldato i cuori e accentuata l’attesa - aggiunge padre Efisio Schirru - della visita papale”.
Il pellegrinaggio marino e mariano dal 13 al 20 maggio scorso ha portato nei porti di Portovesme, Oristano, Portotorres, Olbia, Golfo Aranci e Arbatax non meno di 50 mila fedeli”.
Fioccano le prenotazioni per assistere alla messa papale. Da Oristano sono una ventina le parrocchie che si sono organizzate col bus (Oristano B.V. Immacolata, Abbasanta, Busachi, Gesturi, Ghilarza, Laconi, Meana, Neoneli, Norbello, Ovodda, Pardu Nou, Samugheo, Siamaggiore, Siamanna, Siapiccia, Silì, Sorradile, Tonara, Ulà Tirso, Villanovafranca, Villaurbana, Zeddiani).
Duecento pellegrini, in prevalenza giovani, raggiungeranno Cagliari in treno. Provengono da Oristano, Marrubiu, Donigala, Tramatza, San Vero Milis, Milis, Nuraxinieddu e Cabras.

© Copyright La Nuova Sardegna, 1° settembre 2008

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