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LA PAPAMOBILE A 360 GRADI
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DISCORSI MESSAGGI ED OMELIE DEL PAPA IN FRANCIA
Storica visita del Pontefice nel santuario francese in occasione delle celebrazioni giubilari per i 150 anni delle apparizioni mariane
Il Papa ieri a Lourdes: «Prego per l’Italia»
Duecentomila i fedeli per la Messa celebrata da Benedetto XVI
Lourdes
Duecentomila fedeli per la Messa di Benedetto XVI nella “Prairie” del santuario di Lourdes in occasione del 150esimo anniversario delle apparizioni mariane. Tra la folla numerosissimi i giovani. Alcuni di loro hanno portato sull’altare la Croce della Giornata Mondiale della Gioventù.
E proprio ai giovani il Papa ha rivolto un altro accorato appello affinché possano scegliere con gioia la vita sacerdotale e religiosa.
Il Pontefice, nel corso della Messa, recitata in diverse lingue, ha così ripetuto quanto aveva detto durante l’omelia recitata sull’Esplanade des Invalides invitando i ragazzi a non aver paura di dire sì a Cristo, e ha chiesto che le comunità cristiane siano luoghi dove posano maturare solide vocazioni a servizio della Chiesa e del mondo.
Il problema del calo delle vocazioni e della diminuzione costante dei giovani sacerdoti è particolarmente sentito in Europa e in Francia e rappresenta un cruccio per la Chiesa universale in prospettiva futura. Come Maria, la giovane di Nazaret che senza esitazione disse il suo sì al Signore, lo stesso possono fare i giovani del nostro tempo. «Essa sentiva quanto era debole di fronte alla onnipotenza di Dio», ha detto il Papa. Tuttavia disse sì senza esitare. Grazie al suo sì la salvezza è entrata nel mondo, cambiando così la storia dell’umanità». «A vostra volta, cari giovani - ha aggiunto Ratzinger - non abbiate paura di dire sì alle chiamate del Signore, quando egli vi invita a seguirlo. Rispondete generosamente al Signore! Egli solo può appagare le aspirazioni più profonde del vostro cuore».
D’altronde, è proprio volgendo lo sguardo a Cristo, ha aggiunto Benedetto XVI, che «ci renderà liberi per amare come egli ci ama e per costruire un mondo riconciliato. Perché, su questa Croce, Gesù ha preso su di sé il peso di tutte le sofferenze e le ingiustizie della nostra umanità. Egli ha portato le umiliazioni e le discriminazioni, le torture subite in tante regioni del mondo da innumerevoli nostri fratelli e nostre sorelle per amore di Cristo». Al termine dell’Angelus, dedicato alla figura di Maria, che conclude la messa di Lourdes concelabrata con il vescovo di Tarbes e Lourdes, Jacques Terrier e il segretario di Stato Tarcisio Bertone, e dove erano presenti anche tutti i vescovi francesi che poi nel pomeriggio hanno incontrato il Pontefice, Ratzinger ha rivolto una preghiera speciale ai pellegrini italiani presenti: «La Madonna vegli sempre su di voi, sulle vostre famiglie, specialmente sui malati e i sofferenti, e sull’intera nazione italiana».
Il Papa dice la sua su alcuni temi sensibili in Francia: é la prima volta che ha l’occasione di incontrare insieme tutti i vescovi francesi e non si lascia sfuggire l’opportunità di un giudizio articolato e diretto sullo stato della Chiesa in uno dei paesi più secolarizzati d’Europa.
Accolto da un caloroso applauso e dopo il saluto dell’arcivescovo di Parigi e presidente dei vescovi, cardinale André Vingt-Trois, Benedetto XVI, davanti a un uditorio attentissimo, ha spaziato da temi pastorali al compito dei vescovi di sostenere i propri preti, e dei preti di non farsi supplire. Nel paese con meno di 90mila matrimoni religiosi l’anno, appena un terzo di quelli civili, papa Ratzinger denuncia le leggi che hanno relativizzato la «cellula primordiale della società», troppo impegnate ad adattarsi a costumi e rivendicazioni di gruppi particolari che attente al bene comune. Ribadisce l’indissolubilità del matrimonio eterosessuale e aperto alla procreazione, con un no secco alla forma di benedizione di unioni illegittime diffusasi in alcune parrocchie francesi.
© Copyright Il Cittadino, 15 settembre 2008
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