6 settembre 2007

Creazione dell'embrione-chimera: l'opinione dello scienziato e del teologo


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IL MEDICO

Flamigni: è soltanto un esperimento I rischi? Bisogna fidarsi della scienza

A. Bz.

MILANO — Gli inglesi, di fronte alla scarsità di ovuli umani per la ricerca, pensano a creare chimere, gli italiani, che queste ricerche non le possono nemmeno immaginare, buttano via centinaia di ovuli congelati.
«Mi stupisco — commenta Carlo Flamigni di Bologna, uno dei più noti esperti di riproduzione umana e attualmente membro del Comitato di Bioetica nazionale — che i ricercatori italiani non si siano ancora messi in contatto con gli inglesi per proporre questa alternativa ».

Gli inglesi avevano a suo tempo autorizzato la donazione di ovociti...

«Sì, ma nessuno pagava le donne, venivano rimborsate soltanto le spese. Risultato: nessuna donazione».

E lei propone l'impiego degli ovuli umani congelati in alternativa a quelli di mucca o di coniglio.

«E' un peccato non utilizzarli. In Italia è proibita la conservazione degli embrioni, così si congelano gli ovuli. Con metodi diversi, sia lentamente sia rapidamente come consentono oggi le tecniche più moderne. E l'afflusso di ovuli nelle banche è costante, proprio perché vengono lasciati da donne che hanno già avuto figli con la fecondazione in vitro o anche per vie naturali ».

Professor Flamigni, a parte questo suo suggerimento, che cosa pensa della proposta inglese di creare ibridi uomo-animale?

«E' una decisione positiva. E' sempre positivo quello che fa progredire la scienza. Ed è importante che si studi come si può riprogrammare il Dna umano ».

Molti però temono che questi esperimenti possano portare alla creazione di «bambini su misura ».

«E' quello che gli inglesi chiamano slippery slope, il pendio scivoloso: c'è sempre chi pensa che qualche ricercatore possa deviare dalla corretta via della ricerca. Tutte le volte che il mondo scientifico si trova di fronte a esperimenti complessi, ci si immagina il peggio. Ma la gente deve fidarsi della scienza perché i ricercatori hanno comunque un obbligo nei confronti della società ».

Forse qualcuno pensa che mescolare cellule umane e animali possa costituire un'umiliazione per il genoma umano.

«Non si conoscono ancora i meccanismi, ma alcuni esperimenti suggeriscono che, quando si trasferisce un nucleo umano in un ovulo di animale, le cellule che si formano perdono, con il tempo, qualsiasi traccia di Dna animale. Comunque qui stiamo parlando di esperimenti di laboratorio, non di uso clinico. E nemmeno della creazione di embrioni. Del resto le autorità britanniche hanno fissato un termine di 14 giorni, dopo il quale l'ibrido viene distrutto. Sono stati proprio gli inglesi a suggerire questo limite di 14 giorni come periodo prima del quale si parla soltanto di pre-embrione e non di embrione vero e proprio e lo hanno sempre tenuto in considerazione fin dai tempi delle leggi sulla fecondazione in vitro».

© Copyright Corriere della sera, 6 settembre 2007


IL TEOLOGO

Sgreccia: mostri creati e poi uccisi Sistemi da campi di concentramento

Alessandra Mangiarotti

MILANO — Monsignor Elio Sgreccia, presidente della Pontificia accademia per la Vita, è categorico: «La creazione di embrioni uomo-animale a scopo di ricerca è un atto mostruoso che offende la dignità umana. Perché il risultato di questo processo non è un uomo, bensì un misto tra uomo e animale».

Monsignore, mesi fa lei aveva messo in guardia dall'oltrepassare una «frontiera finora sempre bandita».

«E quella frontiera, l'incrocio di specie diverse, con il via libera del governo britannico è stata oggi superata. Finora era stata bandita dal campo delle biotecnologie, e non soltanto dalle associazioni religiose. Perché in questo modo la dignità umana viene compromessa, offesa. Attraverso queste fecondazioni si possono creare delle mostruosità».

Le autorità hanno però imposto la distruzione degli embrioni- ibridi entro il quattordicesimo giorno dalla loro creazione.

«Appunto, hanno dato l'ordine di sopprimerli entro il quattordicesimo giorno (quello che considerano il confine tra pre-embrione ed embrione vero e proprio) proprio perché c'è la consapevolezza che il risultato a cui si va incontro è una mostruosità».

Il fine dichiarato di questo tipo di sperimentazioni è però quello di curare malattie come l'Alzheimer e il morbo di Parkinson.

«Il procedimento che è stato approvato è ripugnante dal punto di vista emotivo, ma è anche irragionevole: perché anche se i fini che si vogliono perseguire sono nobili, non si può ricorrere in alcun modo a mezzi ignobili. Diversamente siamo all'etica machiavellica, che persegue fini buoni con mezzi cattivi, applicata alla ricerca scientifica».

Vale a dire?

«Mi dispiace dover ricorrere all'esempio, ma sperimentazioni che comportano la soppressione di embrioni le si sono viste solo nei campi di concentramento. Per questo si è arrivati al codice di Norimberga, poi a quello di Helsinki che vietano queste cose. Eppure...».

Eppure siamo arrivati a un via libera che va in questa direzione?

«Ci troviamo di fronte a un rovesciamento etico. Anzi: con questo via libera, ci poniamo completamente al di fuori dal campo etico e umano, e senza un motivo. Perché non si capisce quali possano essere i vantaggi politici ed economici che spingono ad investire in ricerche nate per debellare malattie che possono essere più efficacemente aggredite con studi condotti attraverso cellule staminali adulte. Per curare l'Alzheimer e il morbo di Parkinson non c'è alcun bisogno di andare a creare un ibrido uomo-animale. Ci sono le cellule staminali adulte, come quelle del cordone ombelicale, per poter far fronte a queste frontiere. In questo modo si sottraggono solo soldi a sperimentazioni più efficaci ».

Il governo britannico ha detto di essere andato incontro alle richieste della comunità scientifica.

«Il governo britannico ha ceduto di fronte alle richieste di un gruppo di scienziati certamente senza morale. Ora è necessario che la comunità scientifica tutta si mobiliti quanto prima. Il mondo della scienza ma anche i singoli Stati cambino direzione e non si lascino sopraffare da studi le cui conseguenze non sono state calcolate ».

© Copyright Corriere della sera, 6 settembre 2007

1 commento:

Utnapishtim ha detto...

Le conseguenze delle ricerche sulle staminali: noi possiamo ipotizzarle, gli scienziati possono calcolarle, chiunque può giudicarle, nessuno può evitarle.
Perdonate questa premessa un po' tranchant, ma ritengo che, al di la di ogni ragionevole dubbio, gli scienziati (per meglio dire: i tecnici genetisti) svolgeranno la loro funzione e porteranno avanti la loro opera fino alle estreme conseguenze. E' un processo che è veramente impossibile arrestare. Se la politica o la religione pensano di potersi metter in mezzo, esse so marginalizzeranno nei confronti delle realtà in cui queste ricerche si sviluppano.
L'inghilterra ha sempre avuto una vocazione imperialista, e sa benissimo che con queste ricerche il suo potere si accrescerà enormemente in futuro. Laddove anche l'inghilterra opponesse resistenza state certi che le multinazionali troverebbero il modo per condurre le stesse ricerche al di fuori della legalità, o magari in qualche paese ove la legalità è ancora un concetto "chimerico". Come possiamo opporre resistenza? Ritenete che ci sia una strada?