15 novembre 2007

Pubblicato il "Documento di Ravenna" sul dialogo fra Cattolici e Ortodossi


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Esce ufficialmente il documento congiunto cattolici-ortodossi

Città del Vaticano, 15 nov. (Apcom) - Pubblicato ufficialmente il 'Documento di Ravenna', discusso ed approvato all'unanimità dalla commissione mista internazionale per il dialogo teologico tra cattolici e ortodossi (riunita a Ravenna dall'8 al 14 ottobre) sulla questione del 'primato petrino', ovvero la supremazia del vescovo di Roma sugli altri Patriarchi.

E proprio questo punto, precisato nel paragrafo 41, è il nodo cruciale del documento, "un passo in avanti" nel dialogo cattolico-ortodosso, come l'ha definito ieri il cardinale Walter Kasper, presidente del Pontificio Consiglio per l'Unità dei Cristiani. "Entrambe le parti - si legge nel documento finale - concordano sul fatto che Roma, in quanto Chiesa che 'presiede nella carità', secondo l'espressione di Sant'Ignazio d'Antiochia (Ai Romani, Prologo), occupava il primo posto nella taxis, e che il vescovo di Roma è pertanto il protos tra i patriarchi. Tuttavia essi - prosegue il testo - non sono d'accordo sull'interpretazione delle testimonianze storiche di quest'epoca per ciò che riguarda le prerogative del vescovo di Roma in quanto protos, questione compresa in modi diversi già nel primo millennio".

Un passo in avanti nel processo del dialogo anche se il cammino è lungo. "Siamo consapevoli delle molte questioni difficili che restano da chiarire - spiega ancora la nota - ma è nostra speranza che, sostenuti dalla preghiera di Gesù: 'che tutti siano uno perché il mondo creda', ed in obbedienza allo Spirito Santo, ci sarà possibile avanzare sulla base dell'accordo già raggiunto".

"Il documento - si legge nel sito del Pontificio Consiglio per l'Unità dei Cristiani - è emanazione di una Commissione e non deve intendersi come una dichiarazione magisteriale". Il testo, suddiviso in 46 paragrafi, firmato il 13 ottobre e dal titolo "Le conseguenze ecclesiologiche e canoniche della natura sacramentale della Chiesa", era stato pubblicato dal Patriarcato di Mosca, sul sito http://orthodoxeurope.org/ lo scorso 26 ottobre, dopo l'abbandono dalla riunione della delegazione del Patriarcato di Mosca in rottura con il Patriarcato di Costantinopoli.

"Perché essi siano una sola cosa", esordisce così il testo del documento. "Siamo consapevoli che il nostro dialogo prende un nuovo avvio in un mondo che nei tempi recenti è profondamente cambiato - prosegue il testo - il processo di secolarizzazione e di globalizzazione, come anche le sfide poste da nuovi incontri tra i cristiani ed i credenti di altre religioni, richiedono con rinnovata urgenza ai discepoli di Cristo di dare testimonianza della loro fede, del loro amore e della loro speranza". L'auspicio è di una piena "unità nelle relazioni" tra le due Chiese, affinché "possiamo servire insieme l'unità e la pace di tutta la famiglia umana".

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