17 dicembre 2007

Mons. Piero Marini: "La riforma liturgica del Concilio è stata affossata dalla Curia romana"


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Adesso Monsignor Piero Marini spara a zero: "La Curia romana contro il Concilio Vaticano II"

CITTA’ DEL VATICANO - In un libro pubblicato per ora solo in inglese e presentato venerdì a Londra, Monsignor Piero Marini, che per 20 anni e fino all'ottobre scorso ha ricoperto il ruolo di cerimoniere pontificio, spiega come, a suo dire, la riforma liturgica voluta dal Concilio Vaticano II sia stata osteggiata e progressivamente affossata dalla Curia romana.
Il volume, 'A challenging Reform' (Una riforma che pone sfide), e' stato stampato dalla Liturgical Press, e presentato al pubblico a Westminster, nella residenza del Cardinale di Londra, Cormac Murphy O'Connor, davanti un nutrito drappello di dignitari vaticani, tra cui anche il Nunzio in Gran Bretagna, Monsignor Faustino Sainz Munoz. Dell'evento riferisce il sito internet del ''National Catholic Report''. ''La riforma liturgica (del Concilio Vaticano II) non era intesa o applicata solo come riforma di alcuni riti'', ha detto Monsignor Marini durante la presentazione. ''Era la base e l'ispirazione degli obiettivi per cui il Concilio era stato convocato''. ''L'obiettivo della liturgia - ha proseguito, sempre secondo quanto riferito dal sito - non era altro che l'obiettivo della Chiesa e il futuro della liturgia e' il futuro della Chiesa''.
A fare gli onori di casa, lo stesso Cardinale arcivescovo di Londra che ha ricordato il lavoro ventennale di Marini nell'organizzare i riti e le Messe papali per Giovanni Paolo II e, negli ultimi due anni e mezzo, per Benedetto XVI. Nel suo libro, l'ex cerimoniere racconta la battaglia interna alla Curia romana sull'applicazione delle riforme liturgiche del Vaticano II. Il presule, che durante il pontificato di Wojtyla organizzo' Messe con scenografie, canti, danze, preghiere mutuate dalle varie culture del mondo, ha lasciato il suo posto in ottobre a Monsignor Guido Marini, casualmente suo omonimo; adesso Piero Marini e' divenuto Presidente del Comitato pontificio per i congressi Eucaristici internazionali e nei prossimi mesi terra' una serie di conferenze negli Stati Uniti per parlare del suo libro. Per ora nessuna presentazione e' prevista a Roma.

© Copyright Petrus (articolo ripreso anche da "La Libertà")

Su una cosa sono d'accordo: il futuro della liturgia e' il futuro della Chiesa! Trovo veramente "singolare" (per usare un eufemismo) che un membro della Curia romana si scagli contro i suoi "colleghi" presenti e passati.
Non a caso non e' prevista alcuna presentazione del libro a Roma
...
R.

14 commenti:

mariateresa ha detto...

cara, con tutto il rispetto per Petrus credo che la notizia sia stata data con un eccesso di enfasi. Non che non sia vera, ma naturalmente c'è modo e modo di darla. L'articolo di Allen sul National Catholic Repoter cui si fa riferimento è questo, così ognuno si può fare un'idea
http://ncrcafe.org/node/1496
Naturalmente anche quella di Allen è un'interpretazione.
Le idee di Marini si conoscono e si conoscevano.Poi ognuno può vedere in questo libro maggiore o minore intento maligno.
Io vedo sempre il bicchiere mezzo pieno.

ondeb ha detto...

Il problema è che le opinioni e i gusti personali di mons. Marini in materia di liturgia sono spesso diventate "legge"; così, senza conoscerlo (quindi potrei anche sbagliarmi) non mi sembra persona molto incline alla collaborazione e all'ascolto degli altrui pareri.

Se c'è modo e modo di dare le notizie, c'è pure modo e modo di essere maestro delle celebrazioni liturgiche.

Absit iniuria verbis.

Un salutone.

Anonimo ha detto...

http://www.papanews.it/dettaglio_approfondimenti.asp?IdNews=4487#a



Rule, Britannia!
di Baronio

Rule, Britannia! Britannia rules the waves!
Britons never shall be slaves!

Nella migliore tradizione degli esiliati, ci giunge dalle remote plaghe d’Inghilterra la notizia che Mosnignor Piero Marini, già Maestro delle Cerimonie del Papa ed ora Presidente del Pontificio Comitato per i Congressi Eucaristici Internazionali, non ha mancato di ribadire la propria tetragona ostilità a chi – dopo i suoi oltre quattro lustri di dittatura dello squallore liturgico – osa nientemeno che mettere in dubbio gli eccessi del postconcilio nelle celebrazioni. Orrore! Perché tutto questo risuonare d’organo e di gregoriano, questi troni d’oro, questo brillar di broccati, questo baluginar di mitrie gemmate? Dove sono gli stracci di plastica multicolore? Dove le danze di seminaristi africani en travesti? Dove i ritmi tribali che accompagnavano le funzioni del Vicario di Cristo in mondovisione? La perfida Albione, anche in tempi remoti, si è sempre prestata a far da nutrice agli eretici, ai sediziosi ed ai rivoluzionari che nel nostro Paese avrebbero trovato più adatta accoglienza nelle patrie galere; negli anni Settanta vi si rifugiavano estremisti di destra e terroristi, talvolta beneficiando di insperato successo altrimenti immeritato. Ed ora questa vocazione ad esser ricettacolo dei più accaniti paladini del progressismo antipapale: dopo la pro-Nunziatura di Teheran per il padre delle peggiori abominazioni liturgiche partorite con l’inganno e la frode, anche Londra entra in lizza ed apre le porte dell’Arcivescovado per accogliervi un prelato che non fa più parte della Curia Romana, il figlio spirituale dell’indimenticato Monsignor Bugnini, del quale non cessa di sventolar le memorie. Il libello dell’ex Maestro, A challenging reform, è uscito in lingua inglese come certi pamphlet carbonari. Lo sfrontato j’accuse contro la Curia suona al tempo stesso come un pietoso Cicero pro domo sua, perché l’opera dell’omonimo successore, Monsignor Guido Marini, pur essendo solo all’inizio, non dà adito a dubbi: la liturgia cattolica, e principalmente la liturgia papale, deve tornare ad esser modello ed esempio di dignità e di solennità, interpretando nei riti quell’ermeneutica della discontinuità con la quale la Santità di Nostro Signore si appresta a riprendere il timone della barca di Pietro dopo decenni di sbando dottrinale e morale. Non è chi non veda il filo rosso che unisce gli zelatori del progressismo liturgico ai caudatari del progressismo teologico: il loro padre è il medesimo, e fu omicida sin dal principio. Agitare lo spauracchio del Concilio Vaticano II non serve che ad enfatizzare una sconfitta: oltre vent’anni di barbarie non hanno cancellato la memoria della romanitas liturgica, ed i timidi cenni di ritorno alla millenaria civiltà espressa dai riti papali suonano come una condanna di quell’arrogante protagonismo di un Arcivescovo in cotta e croce pettorale tanto pronto ad umiliare il vegliardo Giovanni Paolo II con osceni costumi circensi, quanto a mettersi in mostra ostentando la grimasse da mai soddisfatto maestrino di multiculturalità. Stupisce nondimeno che il Nunzio in Grand Bretagna, Monsignor Faustino Sainz Munoz, abbia voluto conferire al pietoso teatrino mariniano l’improbabile carisma dell’autorevolezza: pare fuori luogo che l’Arcivescovo di Londra ed il rappresentante del Papa in terra anglicana abbiano potuto accogliere sotto il proprio tetto il Vescovo ribelle e presenziare ad una conferenza in cui egli attacca senza riguardo il Romano Pontefice. Di certo non mancheranno due riservatissime righe da parte della Segreteria di Stato per rimettere nei ranghi l’ingenuo presule e l’incauto diplomatico. Quanto all’autore del libello – del quale sono ben noti i panegirici e le generose turificazioni del proprio operato –, sarà meglio che prenda a pigione un bilocale con vista sul Tamigi e non si faccia vedere in Vaticano se vuole evitare di arrossire dopo aver detto e scritto tante inasettazze contro la Curia romana; ma soprattutto che rinunzi una volta per sempre alla ridicola ambizione d’esser nominato Arciprete della Basilica di San Pietro al posto del Cardinale Angelo Comastri.

euge ha detto...

E' innegabile che a Mons. Piero Marini, bruci il benservito da parte di Benedetto XVI ma, la liturgia è una cosa seria è non può e non deve essere accumunata alle feste di piazza, alle casule che non sono casule ma, sembrano le tenute spaziali di super eroi vedi l'ultima casula indossata da Benedetto XVI nel viaggio in Austria sembrava pronto per un ballo in discoteca........... ma per favore! E poi la solita storia trita e ritrita del concilio non rispettato...... Ma insomma dico io li volete leggere o no gli atti del Concilio prima di riempire giornali e libri cambiandone il senso a vostro piacimento oppure no? Andate a leggere cosa dice della liturgia e soprattutto del latino e vi renderete conto che da nessuna parte c'è scritto di usare musica beat, di usare bonghi, maracas e quant'altro e non c'è scritto che sono d'opbbligo casule al limite della decenza. Nulla di tutto questo. Se questo è successo per 26 lunghi anni non è detto che debba durare anzi io spero che cessi lo snaturamento della liturgia qualunque essa sia perchè è ora di capire una volta per tutte che la messa è una cosa seria. Vero Mons. Marini? ( Piero )

Anonimo ha detto...

ma in missione, magari a dare una mano a quelli come padre Bossi non ci va più nessuno?
Tutti monsignori dediti alla scrittura, gli uomini di chiesa?

brustef1 ha detto...

Ondeb, condivido totalmente il contenuto e lo stile del tuo intervento. D'altra parte, basta vedere quali sono i risultati della "modernizzazione" british style: un paese pressoché scristianizzato, con una buona parte di clero e fedeli anglicani che vorrebbero convertirsi al cattolicesimo e islamici di terza generazione che si convertono invece al terrorismo. Se poi mons Marini trova ascolto e accoglienza proprio lì, vuol dire che tutte le riserve sul suo conto sono giustificate.

brustef1 ha detto...

Mi riferivo, approvandolo in pieno, anche all'intervento di Anonimo. Quanto ai monsignori grafomani, il fatto grave è che impugnino il mouse soprattutto per difendere e ampliare le proprie posizioni di potere, non certo per regalarci capolavori di fede, filosofia e dottrina come la "Spe salvi" o il "Gesù di Nazareth"

paola ha detto...

Povera Chiesa attaccata da ogni parte dai suoi nemici,ma anche dall'interno,da chi ha affiancato lo stesso Papa,fino a poco tempo fa,comincio a pensare che Socci abbia ragione,l'abominio è dentro la stessa Chiesa,ma gli inferi non prevarranno Paola

euge ha detto...

Cara Paola questa è una parte della famosa sporcizia della chiesa di cui parlò un certo Cardinal Ratzinger!!!!!!! ed ora questo sudiciume si sta manifestando giorno dopo giorno alla luce del sole ed in modo sempre più temibile. Ma una cosa cosa ho sempre presente...... la scena in cui Cristo scacciò i mercanti dal tempio!!!!!! questi signori ecclesiastici che hanno tenuto banco per 26 anni compreso Mons. Marini che ora si scaglia impunemente contro il piatto in cui continua a mangiare, non devono dimenticare anzi tenete bene a mente questo episodio e meditate.........

Anonimo ha detto...

Pensavo che Damian Thompson fosse esagerato, ma ora non credo proprio. Mi pare che i "conciliaristi" si stiano organizzando per tempo per l'auspicato prossimo conclave, visto che ancora controllano la gran parte dei media. Proprio adesso che gli anglicani sono allo sbando, e si poteva forse farli tornare all'ovile, i vescovi inglesi fanno di tutto per remare contro. Persino la conversione di Blair viene sminuita e ancora vige nella tollerante Britannia il divieto per un cattolico di essere un potenziale erede al trono.Cordialmente. Eufemia

ondeb ha detto...

Ringrazio innanzitutto brustef per aver apprezzato il mio intervento.

Io, a dire il vero, non mi aspettavo da parte dei cattolici britannici questo "allontanamento", forse perché i cattolici britannici che conosco sono minoranza della minoranza, essendo quelli legati al rito antico...

Speriamo in tempi migliori, soprattutto a seguito della nuova nota sull'evangelizzazione.

Anonimo ha detto...

Secondo me Mons. Piero Marini ha fatto un grave errore a scrivere che "la riforma liturgica è stata affossata dalla Curia romana".
Io prego e spero che questi liturgisti come Mons. Piero Marini, Brandolini e company la smettano con le loro elucubrazioni. La liturgiè è adorazione a Dio, è senso del sacro, è inginocchiarsi davanti a Dio, fare inchini, prostrazioni e segni di croce... tutte cose che nel Nuovo Messale han cercato in tutti i modi di ridurre ed eliminare... come se noi uomini fossimo puri spiriti che possono amare Dio solo con la mente, senza paramenti, senza bellezza... insomma mi avete capito...
Signore libera la santa Chiesa da questi figuri, convertili e ferma il male che fin'ora hanno fatto...

Anonimo ha detto...

Il commento di S.E.R. Mons. Piero Marini è da tenere in alta considerazione visto il periodo di tempo nel quale era stato proferto...Un periodo con nuovi Prelati, tutti con le medesime caratteristiche: la stessa provenienza (Genova), seguaci del Card. Siri, conservatore, e per di più con note di ritorno forzato a certe Liturgie pressochè scomparse, anche se mai eliminate... Certamente la nuova Liturgia ha bisogno quanto mai di una stabilizzazione, troppi eccessi fra i fedeli che sì partecipano, ma molti non sentono più la forte Presenza di Dio nella Messa attraverso la Parola, la Eucarestia e la Koinonia... Se c'è bisogno di un'affermazione della Liturgia, non è facendo un passo indietro, ma affermando di più il Coordinamento Liturgico, sempre più lasciato ad "alcuni". Ma soprattutto sentire maggiormente la "Scechinnà ", la Presenza di Dio nel suo Popolo che ora può seguire il Rito Liturgico, perchè lo comprende e vi può partecipare attraverso il canto, la lettura e la preghiera....Non c'è sicuramente nessun affossamento, ma il pericolo c'era !!!

Anonimo ha detto...

Lasciare commenti negativi su S.E. Mons. Marini è voler affossare tutto il Vaticano II. Mons. Piero ha saputo introdurre nuove Liturgie aperte al popolo di Dio di facile comprensione con partecipazione totale attraverso i canti e le varie letture.... certamente rifacendosi sempre ai Sacri Testi. Forse qualche nostalgico voleva vedere la caduta della Porta Santa con la martellata del Santo Padre e caduta dei calcinacci ....come nel 1975...???? Oppure vedere un Conclave con tutti i Cardinali a porte chiuse con ceralacca, facendo uso di un bagno comune accanto alla Sistina ??? Ma per favore !!!!!
Grazie Mons. Piero !!!!!