7 dicembre 2007

"Spe salvi", Marina Corradi (Avvenire): Benedetto ci dice di non avere paura della "cosa ignota", la vita eterna!


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ANALISI ACUTA SUL NOSTRO OGGI

PAURA DEL PARADISO, DICE IL PAPA

MARINA CORRADI

«Vogliamo noi davvero vivere eternamente? Forse oggi molte persone rifiutano la fede per­ché la vita eterna non sembra loro u­na cosa desiderabile. Non vogliono affatto la vita eterna, ma quella pre­sente, e la fede nella vita eterna sem­bra, per questo scopo, piuttosto un ostacolo. Continuare a vivere in eter­no – senza fine –appare più una con­danna che un dono. La morte, certa­mente, si vorrebbe rimandare il più possibile. Ma vivere sempre, senza un termine – questo, tutto sommato, può essere solo noioso e alla fine insop­portabile ».
Paura del Paradiso, potrebbe essere il titolo di queste righe. Paura del Pa­radiso di una generazione educata a vivere nel presente, a vivere qui e o­ra, e incline a rifiutare con inquietu­dine le promesse che impegnino 'per sempre'. Il sempre, l’eternità spa­ventano gli uomini abituati al nostro tempo di precari affettivi e lavorativi, dove nulla è garantito, ma, anche, tut­to ogni volta è da rifare, secondo le e­sigenze e il gusto del momento. Il cul­to dell’attimo fuggente, dell’emozio­ne da cogliere e sfruttare prima che scivoli via, lascia poco spazio alla pro­messa cristiana di vita eterna. Il Pa­radiso? Deve essere oggi, ora, subito, risponderebbero molti dei ragazzi in giro per le nostre città il sabato sera, se qualcuno glielo domandasse.
Ma la cosa singolare è che quelle ri­ghe in cui si accenna all’eternità vis­suta come una condanna le scrive Be­nedetto XVI, al decimo capitolo del­la Spe salvi.
Con una immedesima­zione profonda nel sentire di noi gen­te normale, credente con i suoi taci­ti dubbi, oppure già da tempo lonta­na. Una pagina scritta come uscendo dai Palazzi Vaticani, come ascoltando i pensieri segreti di borghesi in cam­mino in un corteo funebre, o un dia­logo fra pensierosi liceali, quando un professore avesse voglia di suscitare certe domande. L’eternità, che misu­ra spaventosa, se proiettata sull’uni­ca vita di cui noi abbiamo esperien­za, «più fatica che appagamento», di­ce il Papa. Certo, non vogliamo mo­rire, ma «vita eterna» ci induce il so­spetto di un prolungarsi indetermi­nato di 'questa' vita, l’unica che sap­piamo – e l’idea non ci affascina.
Per spiegarsi il Papa si richiama ad A­gostino, per il quale la vita eterna è semplicemente «felicità». Ma poi, quasi temendo non basti, spiega an­cora, come immaginando gli occhi perplessi dei suoi lettori, nell’anno 2007: questa vita promessa è la tota­lità che ci abbraccia, l’immergersi pieno nella totalità dell’essere, «l’es­sere semplicemente sopraffatti dalla gioia».
Non sappiamo a quanti catechisti sa­rebbe venuto in mente di spiegare ai propri ragazzi che la promessa non è di un triste nebbioso infinito, ma di una pienezza che non possiamo im­maginare. Nulla da Benedetto è dato per scontato: nemmeno che gli uo­mini, a sentir dire di vita eterna, ab­biano un sussulto più di inquietudine che di attesa.

Quella vita promes­sa è una 'cosa' ignota, dice il Papa: e «questa 'cosa' ignota è la vera 'spe­ranza', e al contempo la causa di tut­te le disperazioni come pure di tutti gli slanci positivi o distruttivi verso il mondo autentico e l’autentico uo­mo ».

È l’attesa dunque, che abbiamo inci­sa addosso, di una vita non toccata dalla morte e dal dolore; e però anche, nella impossibilità terrena di otte­nerla, il desiderio tradito che genera rabbia, violenza, e la fasulla rivolu­zione di sistemi sociali che promet­tano giustizia, qui e ora. Ma la pro­messa è altra, di tutt’altro, di un o­ceano che non può stare dentro i no­stri pensieri finiti. La 'cosa' ignota è la vera speranza. Ci dice il Papa di non averne paura.

© Copyright Avvenire, 7 dicembre 2007

3 commenti:

mariateresa ha detto...

guarda che roba Raffaella:
http://www.oecumene.radiovaticana.org/it1/Articolo.asp?c=172034

E' una gran bella cosa.

Anonimo ha detto...

Mi vedi saltare fino al soffitto? eheheheheheh

paola ha detto...

bellissimo articolo Paola