22 luglio 2008
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La soddisfazione del cardinale arcivescovo di Madrid Rouco Varela per la decisione del Papa
Una grazia per il Paese e per l'Europa
dal nostro inviato Gianluca Biccini
"Una straordinaria grazia di Dio per la Chiesa in Spagna". Così il cardinale Antonio Maria Rouco Varela, pastore dell'antica arcidiocesi della capitale iberica, ha commentato, domenica mattina, l'annuncio del Papa che la sede della prossima Giornata Mondiale della Gioventù sarà Madrid.
Sull'altare allestito all'ippodromo di Randwick a Sydney, Benedetto XVI ha appena celebrato la messa conclusiva della XXIII Gmg, rendendo ufficiale una notizia che circolava da giorni. La soddisfazione è evidente sul volto del porporato spagnolo, quando dice al nostro giornale di considerare quello del Pontefice "un gesto di grande benevolenza per tutto il Paese, che per la seconda volta, unico al mondo se si esclude Roma, ha questo onore".
Si tratta infatti di una sorta di ritorno alle origini, nella patria del Cammino di Santiago de Compostela, dove dal 19 al 21 agosto 1989 si svolse la iv Gmg con la presenza di Giovanni Paolo II. Ed è, dopo la parentesi australiana di questi giorni, un ritorno nella vecchia Europa. L'arcivescovo di Madrid preferisce soffermarsi sugli aspetti pastorali.
"Alla nostra Chiesa che è viva e continua a fiorire - ha detto - questo appuntamento darà un nuovo dinamismo missionario e apostolico. Al mondo offrirà la visione di quel patrimonio di fede condiviso che è l'anima della Spagna". Questo significa - ha subito aggiunto - "che cercheremo la cooperazione delle autorità civili e di tutti gli spagnoli". Senza tralasciare il Pontificio Consiglio per i Laici, motore organizzativo di tutte le Gmg. "Siamo certi che avremo la stessa positiva collaborazione che ho potuto apprezzare ai tempi della Giornata di Santiago de Compostela".
La Gmg giunge nell'arcidiocesi madrilena quasi a coronamento della missione giovani nella famiglia, durata due anni che ha coinvolto anche le due diocesi suffraganee di Alcalá de Henares e Getafe. "Sono - afferma il porporato - Chiese giovani, frutto della suddivisione territoriale avvenuta nel 1991 con territori dismembrati proprio dalla nostra arcidiocesi, ma continuiamo a svolgere un prezioso lavoro pastorale in spirito di comunione e di collaborazione".
Il cardinale Rouco Varela ha riferito di aver chiesto di poter ospitare la Gmg subito dopo Toronto 2002. Poi ne ha parlato con Benedetto XVI dopo Colonia 2005. "Il Papa ha accolto benevolmente la nostra richiesta, vista anche l'importanza della lingua spagnola nelle comunità cattoliche latino-americane e dell'America del Nord".
L'aspetto geografico, del resto, ha inciso su questa Gmg di Sydney a causa della distanza e dei conseguenti costi. La Spagna essendo in Europa è vicina all'Africa e facile da raggiungere anche dall'Asia e dalle Americhe.
Per quanto riguarda poi i contenuti della Gmg 2011 l'arcivescovo di Madrid ha anticipato che si sta lavorando sullo schema del precedente compostelano. Allora il tema fu "Io sono la Via, la Verità e la Vita" (Giovanni, 14,6) ed era fortemente legato alle modalità del Cammino: "È a Santiago - ha spiegato - che nacque in Spagna la "categoria" del pellegrinaggio, come un'esperienza di viaggio alle radici della nostra fede, che è al contempo spirituale e culturale".
Infine un riferimento ai giovani consacrati sui quali il cardinale Rouco Varela sembra puntare molto per l'appuntamento della prossima Gmg. "Abbiamo - ha concluso - una fioritura di vocazioni alla vita contemplativa specie nei monasteri femminili. Valga per tutti ricordare Cerro de los Angeles, il carmelo fondato nel 1924 da santa Maria Maravilla de Jesus, canonizzata da Giovanni Paolo II durante l'ultimo viaggio in Spagna, Plaza de Colón il 4 maggio 2003. Lo volle edificare accanto al monumento al Sacro Cuore di Gesù. Sarà un punto di riferimento per i giovani della prossima Gmg come lo sarà la cattedrale dell'Almudena a Madrid. Ai nostri santi insomma, chiederemo il sostegno nella preghiera".
Sulla stessa lunghezza d'onda anche monsignor Gregorio Roldán, delegato della pastorale giovanile dell'arcidiocesi madrilena, che parla di un "desiderio divenuto realtà", e assicura l'impegno del suo Paese e della sua Chiesa per l'evento, perché "è tipico della Spagna avere a che fare con tanti giovani generosi". Per il vescovo di Cartagena, monsignor Juan Antonio Reig Pla, la Gmg a Madrid "è una buona notizia non solo per la Spagna, ma per l'Europa e per la Chiesa intera. I nostri problemi - ha aggiunto - come Paese e continente, sono simili ad alcuni dei quali il Papa ha parlato in Australia, per cui lo aspettiamo con fiducia e la sua parola sarà importante per noi anche per avere indicazioni nel portare avanti l'evangelizzazione delle nuove generazioni e delle famiglie".
(©L'Osservatore Romano - 21-22 luglio 2008)
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