26 agosto 2008

La Chiesa resti vigile (Volontè). "Viaggio" fra teologi delle miss e "Porziuncole" clonate


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Su segnalazione di Eufemia leggiamo:

LA CHIESA RESTI VIGILE

di Luca Volontè

BENE Bagnasco, ottimo Maggiolini, la Chiesa cattolica vive nella dimensione pubblica della propria fede e quindi non può che interessarsi della organizzazione e della vita della polis, cioè occuparsi della politica, bene comune e cosa pubblica. Bene, ma se i chierici si occupano di tutta la sfera pubblica ai laici lasciamo quella delle anime? Io dico, ci si occupi di tutte le dimensioni della vita, comprese quelle che metterebbero in buon ordine anche taluni atteggiamenti estemporanei dei rappresentanti chierici. Due casi, il mons. Carnevali di Gallarate (Va) e il don Rungi di Mondragone (Cs). Il primo ha talmente preso alla lettera l’invito del card.Tettamanazi di andare incontro ai musulmani durante il ramadan che ha concesso loro di usare taluni spazi della parrocchia.
Per pura coincidenza negli stessi giorni è stato arrestato l’imam di Varese. L’altro, è un sacerdote talmente ‘passionista’ da vantarsi di un concorso internet sulla suora più bella, con tanto di foto, attitudini personali...
Sconcertante, ma nulla se lo confrontiamo con l’incoscienza attribuita al Cardinale Levada, prefetto della Congregazione della Fede, in sostituzione di Ratzinger dal 2005.
Il sincretista Carnevali, allievo di Martini e Tettamanzi e il ‘Merigliani in tonaca’ a confronto non sono nulla. A San Francisco, già diocesi di Levada, il vicesindaco ha clonato la Porziuncola di Assisi e pretende che il prefetto della Dottrina cattolica si rechi laggiù con una ‘bolla’ delle indulgenze, clonata da quella del ‘Perdono d’Assisi’.
Amareggerebbe che non solo si sopportassero atteggiamenti estemporanei, ma pure che si lasciasse passare ogni interpretazione simoniaca del cardinale Levada. Il quale conosce bene la dottrina sulle indulgenze e il divieto assoluto della compravendita di indulgenze e saprà bene valorizzare e indirizzare gli sforzi di San Francisco per onorare il Santo Poverello di Assisi: fermo e audace difensore della Fede.
Quindi si è fatto benissimo a valorizzare e approfondire con ampio risalto le parole del cardinale Bagnasco, un ‘angelo fiero’ del suo compito, ma è bene segnalare anche gli sforzi che la gerarchia deve compiere per evitare scandali e atteggiamenti inacettabili. Di stravaganze sono piene zeppe tutte le altre religioni, la fede cattolica non lo è e si prega di non ridicolizzarla.

Parlamentare Udc

© Copyright Il Resto del Carlino, 25 agosto 2008

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