5 agosto 2008

L'arcivescovo Rowan Williams traccia le conclusioni della Conferenza di Lambeth (Radio Vaticana)


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L'arcivescovo Rowan Williams traccia le conclusioni della Conferenza di Lambeth

Con le conclusioni dell’arcivescovo di Canterbury Rowan Williams è terminata ieri pomeriggio la Conferenza di Lambeth, l’incontro decennale di tutti i vescovi anglicani del mondo. Quest’anno l’importante appuntamento ha visto la Comunione anglicana discutere su due questioni cruciali: l’ordinazione episcopale di donne e omosessuali. Sui contenuti dell’intervento dell’arcivescovo Williams Paolo Ondarza ha intervistato l’inviato di Avvenire a Canterbury Andrea Galli:

R. – Williams ha ribadito la sua soddisfazione per come sono andati i lavori di questa Conferenza di Lambeth, la soddisfazione anche per l’evitato “scisma” che molti temevano alla vigilia, e anche per le evitate contestazioni frontali, sia ai temi sia ai relatori della Conferenza sia a Williams stesso. Quindi, da una parte un risultato positivo e dall’altra parte, però, quello che molti sottolineano è il fatto che i veri problemi sono stati – diciamo così – un po’ rimandati nel tempo. La struttura della Conferenza di Lambeth sembrava disegnata apposta per evitare discussioni aperte sui temi caldi o comunque risoluzioni definitive. Infatti, per la prima volta non ci sono state votazioni e quindi non abbiamo dichiarazioni ufficiali, se non la sintesi dei dibattiti che sono avvenuti nei lavori di gruppo. Quindi un po’ tutto viene rimandato nel tempo e il problema è che i nodi in realtà restano intatti ...

D. – Quindi, si è evitato lo scisma ma restano alcuni punti su cui si è divisi ...

R. – Assolutamente! Ovviamente, quello più visibile, più eclatante è quello che riguarda l’omosessualità ma anche questo, appunto, è un po’ la punta di un iceberg. In realtà, le distanze tra varie province anglicane sono più ampie, vanno al di là di questo singolo tema; riguardano proprio una visione anche dell’anglicanesimo in rapporto con la sede di Canterbury, le questioni legate all’evangelizzazione ... Quindi direi che l’omosessualità è il tema che ha monopolizzato anche l’attenzione dei media, ma i problemi sono più ampi. Quella resta un po’ la spia e anche il tema più eclatante e più visibile.

D. – E che dire in merito alla questione cruciale, anche, dell’ordinazione episcopale delle donne ...

R. – In realtà, questo è un tema molto sentito da noi cattolici e anche, ovviamente, dagli "anglo-cattolici" che però restano una minoranza: non piccola, ma una minoranza all’interno della Comunione anglicana. In realtà, l’ordinazione delle donne al sacerdozio e anche al ministero episcopale sta diventando una posizione maggioritaria e la tendenza che si percepisce è che diventerà anche una posizione comune della Comunione anglicana. Quindi, ecco, l’ambiente che resta più deluso e frustrato da tutto ciò è la minoranza "anglo-cattolica".

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1 commento:

Anonimo ha detto...

In tutti i resoconti che ho letto su Lambeth, mi e'sembrato che ci fosse un candidato di pietra, il papa. Comunque Williams mi sembra piuttosto presuntuoso che nemmeno ringrazia per l'aiutino avuto dal papa stesso. Avessero un Maltese che gli fa le pulci questi anglicani abbasserebbero le penne...Fra gli anglofoni, oggi ho letto che Allen si candida a prendere il posto di Messori e scrivere il Ratzinger Report parte II, in quel di Bressanone http://ncrcafe.org/node/2030. Troppa grazia! Saluti, Eufemia